Salve, ho una figlia di 23 anni che ai miei occhi non ha atteggiamenti da femmina, secondo me un po' per carattere ma anche perché non si piace io sono una madre molto bella e di solito i figli dovrebbero essere più belli di noi. Nel mio caso non è così. Mia figlia non mestrua regolarmente, abbiamo fatto controlli, a breve prenderà la pillola, ma nel frattempo ha preso peso ha peluria abbastanza evidente nel viso e pelle non pulita. Io sto male vorrei aiutarla ma non posso sempre essere io a stimolarla nel dire andiamo da una dietista, piuttosto che dall'estetista. Non accetto il suo aspetto, gambe grosse e cellulose, non ha un fidanzato ed è poco femminile. È un pensiero fisso per me, ci sto male non so che fare. Oltre è estremamente pigra, in questo periodo neanche lavora ....sono molto preoccupata. So che è una brava ragazza, mi sembra di percepire la sua voglia di volare ma è come se avesse una catena che le impedisce di agire.....grazie, scusate lo sfogo.
Cara Simona, le catene da cui liberarsi mi sembrano molte, da parte di entrambe. La ragazza ha necessità di "volare" come dice lei, ma con i suoi tempi e la giusta motivazione. I figli sono altro da noi, testimoni dei nostri sguardi e talvolta dei nostri giudizi, anche non detti. Per quanto lei cerchi di aiutare, qualcosa sta andando in contrasto con l'autostima e la libertà di essere di sua figlia. Sarebbe importante un percorso per entrambe per aiutarvi a sistemare dinamiche, automatismi e preconcetti. A volte un momento di stallo e' necessario per attuare un cambiamento. Saluti, Dott.ssa Ilaria Pavone (Fi)
Salve Simona ,
Credo che la chiave di tutto sia nell'utilizzo da parte sua dell'espressione "non accetto" .
Uno dei compiti evolutivi del giovane adulto, è proprio quello di emanciparsi dalle figure genitoriali. Solo può non essere facile per sua figlia emanciparsi ,"spiccare il famoso volo" se non ha alle spalle qualcuno che crede in lei e le lascia la libertà giusta per sperimentare .
Suggerisco di prendersi cura per prima cosa della sua "preoccupazione" come mai ,come lei stessa sottolinea, per lei questa situazione rappresenta un pensiero fisso? Provi ad esplorare questa sua condizione, magari attraverso un percorso terapeutico centrato su di lei
Il resto verrà da sè.
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Napoli
La Dott.ssa Simona Ilardo offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Simona,
Nel leggere le sue parole, dense di preoccupazione, mi sono chiesta come sta sua figlia, sia rispetto ai motivi che lei ha citato ma anche e soprattutto oltre questi. Chi è, nel profondo, questa ragazza? Cosa le interessa? A cosa dà valore? Perché preferisce non lavorare in questo momento? Cosa la rende pigra?
Credo che alcuni consulti psicologici, e in particolare il sostegno alla genitorialità, potrebbe aiutare lei a comprendere meglio cosa in questo momento porta sua figlia a sentirsi incatenata senza riuscire a spiccare il volo.
Un saluto
Dott.ssa Maria Pia De Sandro
Psicologa Psicoterapeuta