Sono appena stata lasciata dopo una relazione di 1 anno e 4 mesi per via di un litigio ricorrente. Infatti, in alcune occasioni pubbliche (soprattutto concerti), il mio cervello va in black-out e alcuni suoi atteggiamenti normali mi rendono ansiosa e si scatenano in me reazioni esagerate. Parlo di cose come lui che va a prendere una birra insieme ai miei amici senza dirmelo, mentre io sono con le mie amiche nella stanza affianco, e nella mia testa la prendo come un abbandono, per cui inizio a mettere il broncio e nervosa con lui, senza un perché. Lui si è stufato di queste scenate. Ora che ci siamo lasciati (sono passati solo 6 giorni) ho capito molto dei miei errori. Al di là del tornare con lui, che in questo momento è un aspetto secondario del mio "viaggio personale", ho capito che ho gravi problemi di autostima e insicurezza , che mi porto dietro fin da bambina. Penso di dover iniziare un percorso di terapia per potere capire ma intanto mi chiedevo se ci fossero degli esercizi per fare in modo di spegnere il mio cervello quando va in black-out per delle cose che, per logica so essere normalissime, ma che in quel momento mi fanno sprofondare in una crisi di ansia totale.
Grazie per l'eventuale risposta.
Ciao Dalila, un percorso terapeutico potrebbe esserti utile, Ti permetterebbe di lavorare su dinamiche che potresti attivare continuamente generandoti del malessere. Per quanto riguarda gli esercizi aspetta di intraprendere il percorso. Ci sono dei manuali di auto aiuto sull'autostima che aiutano ad individuare i pensieri "disfunzionali", che sono alla base di comportamenti inadeguati.
Hai fatto un passo importante che è stato quello di riconoscere una insicurezza, un'ansia esagerata, vedrai che un buon lavoro ti sarà certamente utile.
Resto a disposizione.
Rimini
La Dott.ssa Luigia Cannone offre supporto psicologico anche online
Gentile Dalila
mi sembra buono il tuo desiderio di essere supportata se senti che quello che stai vivendo ti crea sofferenza. Mi colpisce anche molto che attribuisci un inizio a quelle che tu definisci come bassa autostima e insicurezza.
Sicuramente per l’ansia può essere utile fare esercizi di respirazione per recuperare un po’ dell’ossigeno che si perde quando non solo la tua testa, ma tutto sembra andare in black out. Con l’aiuto di un professionista puoi imparare ad ascoltarti meglio e a capire cosa succede nel tuo corpo e nella tua mente.
Se avessi bisogno sarei felice di fare il “viaggio personale” di cui parli insieme a te.
Ti abbraccio
Buongiorno Dalila,
ci sono degli esercizi che aiutano la gestione dell'ansia e dello stress, ma non possono essere appresi ed utilizzati al di fuori di un contesto psicotereutico, poiché verrebbero banalizzati e penalizzati nel loro risultato e nel loro significato trasformativo.
Se desidera ulteriori informazioni, mi contatti. Troverà i riferimenti sul mio sito.
La ringrazio e cordiali saluti
Gentile Dalila, mi sembra che con molta consapevolezza stia affrontando il suo problema. Credo però, che al di là delle tecniche di controllo delle reazioni impulsive, che pur esistono, sia importante lavorare sulle ragioni che le causano. Importante sarebbe anche poter vedere quale potenzialità si nasconde nelle sue reazioni, potenzialità che, se indirizzate in modo costruttivo, potrebbero diventare sue alleate. Per far ciò credo sia necessario intraprendere un percorso di psicoterapia.
Un caro saluto.
Torino
La Dott.ssa Manuela Serra offre supporto psicologico anche online
Gentile Dalila,
dalle sue parole si coglie, accanto alla sua sofferenza e alla sua ansia, anche molta rabbia. Tutto ciò sembra rimandare a significati e contesti che non hanno a che fare specificamente con quella situazione e quella persona.
Le relazioni significative della nostra vita portano con sè una traccia importante che le accomuna: rispecchiano il nostro modo personale, che ha radici profonde, di sentire noi stessi e di attribuire un significato al nostro modo di stare con gli altri e all'atteggiamento di questi ultimi.
Dalla descrizione delle sue esperienze, emerge un significato di relazione che ha al centro i propri stati d'animo e l'ostacolo principale si trova nell'incontro con l'altro attraverso la reciprocità e la condivisione. Il "black-out" che descrive è un'esplosione di emozioni e pensieri che sono sì scatenati dalla situazione del momento ma rimandano ad un tentativo di attribuire in modo rigido un significato agli atteggiamenti della persona in questione.
Un primo passaggio di riflessione, che spero possa trovare utile, consiste nel considerare che esistono molteplici possibili spiegazioni e significati alla base del comportamento altrui, anche quando non appaiono così evidenti.
Cordiali saluti.