Cambio regione ma lui non vuole

Claudia

Buongiorno a tutti, Ho 42 anni, sono pugliese e vivo in Veneto da 14 anni, sono una turnista ospedaliera. Ho 2 figli ( 12 e 4 anni) con un compagno che è della zona. È da tanto che cerco di inserirmi ma trovo solo che diffidenza e amicizie frivole ( solo per il caffè). Il mio compagno lavora dal lunedì al venerdì, va via al mattino e torna alla sera. Non ho mai avuto un sostegno e aiuti da parte della sua famiglia, anzi nei momenti di difficoltà mi hanno alzato proprio un muro. La situazione sentimentale con lui è altalenante, mi fa capire che non si fida più di tanto di me ed io con il tempo ho imparato a cavarmela da sola e a non fidarmi a mia volta ( ci sono state parecchie situazioni in cui, tipo acquisto di una casa, ha avuto paura e si è tirato indietro facendo crollare le mie aspettative, Oppure quando mi ha chiesto di sposarlo e poi ha cambiato idea). Adesso ,dopo tanti anni ho avuto un'opportunità di trasferimento nella mia regione, in cui avrei casa di proprietà, tanti aiuti e amici veri che conosco da una vita. Lui però non ha nessuna intenzione di trasferirsi, dice che non troverebbe opportunità lavorative e che non ha nessuna intenzione di accontentarsi. Questa cosa mi fa star male, anche perché io tempo fa ho fatto delle scelte anche in base a quello che poteva essere la mia vita con lui e quindi a " sopportare" il fatto di rimanere sempre sola e non avere aiuti. Adesso però non riesco più a tollerare questa situazione( lavoro, casa, bambini) e il pensiero di rimanere qui mi logora dentro. Il cambiamento è anche dettato dal fatto di avere una situazione economica più stabile e offrire qualcosa in più a me come persona e anche alla coppia( se decidesse di trasferirsi). Insomma, alcune volte mi chiedo se sto facendo la cosa giusta. Vi ringrazio per aver prestato un po' di attenzione alle mie perplessità.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Carissima,

grazie per aver condiviso la sua condizione.

A colpo d’occhio, leggendo il suo racconto, mi viene da pensare che lei abbia già preso la sua decisione.

Capisco che ci sono i figli e che la situazione non sia facile da gestire; ci sarebbero delle vie d’uscita ma bisogna essere entrambi d’accordo.

Il "no" del suo compagno al trasferimento diventa un "no" alla relazione e alla famiglia. Anche il fatto che le abbia chiesto di sposarlo e poi abbia ritrattato...

Forse potreste provare a parlarne con calma e apertamente, per capire meglio le posizioni di entrambi.

Soprattutto per dirsi, con franchezza, se c’è ancora un sentimento che aiuti a progettare un futuro insieme, o, diversamente, per lasciare l’altro libero di operare una scelta alternativa.

Solo con questa verità potrete poi spiegare ai vostri figli le motivazioni che vi spingeranno a operare un cambiamento, qualunque esso sia.

Spero di averle dato uno spunto di riflessione.

Considererei anche l’opportunità di farsi aiutare da un professionista, qualora non si riuscisse a trovare un obiettivo comune.

Le auguro il meglio e la saluto caramente

Dr.ssa Maria Laura Laurenti

 

Dott.ssa Maria Laura Laurenti

Dott.ssa Maria Laura Laurenti

Padova

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Buongiorno, la situazione di coppia che descrive è problematica, probabilmente lo è stata fin dall'inizio. Nella vs coppia è evidente che non vi è un progetto comune condiviso, forse non avete mai parlato veramente e pertanto non avete costruito l'intimità necessaria ad evolvere come coppia, che comprende anche valutare che decisioni prendere e che passi fare per il bene comune.

E' naturale che lei voglia dare voce al suo benessere psicologico e relazionale e desideri pensare finalmente a seguire i suoi desideri. Non va sottovalutato il vs ruolo di genitori, in ogni caso, e qui dovrete per forza confrontarvi e trovare un accordo per il bene dei vs figli.

Non so se è tardi per una terapia di coppia, quantomeno un confronto guidato da un professionista per mettere a fuoco se come coppia avete un margine di speranza di ricucire un rapporto che, dalle sue parole, sembra irrecuperabile.

Se non avete mai parlato, questo è il momento di farlo; con trasparenza e sincerità e rispetto per le istanze e le ragioni di ognuno di voi.

Resto a disposizione, se crede

Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti

Padova-Feltre e in modalità online

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Padova

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Salve,  immagino che la situazione non sia semplice perchè in questa fase della sua vita sta un pò tirando le fila delle decisioni e scelte prese nel passato e ne stà valutando i pro e i contro. Inoltre sta aprendo una riflessione anche mettendo al centro se stessa e le proprie paure ma anche desideri e aspettative. La coppia è in trasformazione: dopo i figli la relazione cambia così come state cambiando ed evolvendo voi come persone. Per riflettere sul futuro serve uno spazio emotivo  di accoglienza e comunicazione. Questo momento di " crisi" può essere un occasione e una risorsa per fare delle scelte che aumentino la serenità e il benessere di tutto il nucleo familiare. Un percorso di psicoterapia mirato a questi aspetti potrebbe aiutarla ad aumentare consapevolezza e sicurezza sui suoi desideri e possibili scelte future. Io resto a disposizione se volesse intraprendere tale percorso. Cordialmente dr.ssa Calderaro