Come comportarci con nostro figlio adolescente

Alessandro

Salve, vorremo un consiglio su come dobbiamo comunicare con nostro figlio di 15 anni e come motivarlo a fare le cose che gli chiediamo di fare.
Alcuni esempi: ha poca voglia di studiare, probabilmente le materie che deve studiare non gli piacciono (la scuola l'ha scelta lui), ma d'altra parte non esiste una scuola dove le materie insegnate sono il rap o come vincere all'ultimo gioco di moda per Playstation, materie come matematica, italiano, storia, ci saranno in qualsiasi scuola.
Non risponde quasi mai alle nostre chiamate sul cellulare o ai nostri messaggi, risponde quando vuole o quando gli serve.
E' disordinato, non si prende cura delle sue cose, perde spesso oggetti anche costosi come smartphone, scarpe da ginnastica.
Gli chiediamo di mettere a posto il suo piatto dopo aver mangiato e spesso dimentica di farlo, gli chiediamo di abbassare le tapparelle di casa quando esce e noi non siamo in casa, puntualmente le troviamo alzate al nostro ritorno.
Non sappiamo se lo fa per pigrizia o perchè è con la testa tra le nuvole.
Il vero problema però è come comunicare con lui, questi continui comportamenti dopo un pò ci fanno inervosire e così finiamo per dirgli che non è responsabile, che è egoista, con il risultato che inizamo a litigare, ci allontaniamo emotivamente, ed il rapporto con lui peggiora. Credo che ormai alla sua età i rimproveri, il ripetere sempre le stesse raccomandazioni, tutto questo non serva più. Non sappiamo però cosa fare.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Alessandro

I comportamenti di suo figlio appartengono alla fase adolescenziale e le vostre risposte sono comune a tantissimi genitori.

Siete una famiglia con un figlio adolescente che deve riorganizzarsi per affrontare questa fase di passaggio, che riguarderà ancora svariati anni.

Se la situazione diventasse insostenibile per voi, vi consiglierei una psicoterapia familiare in cui affrontare le vostre difficoltà comunicative.

Mi faccia sapere. Buona serata

 

Gentile Alessandro,

Comprendo la sua difficoltà nel comunicare con suo figlio. In parte il suo comportamento è giustificabile con l'età che ha. In adolescenza si cerca di raggiungere un'autonomia dai genitori sia fisica, sia emotiva e spesso questo causa problemi al rapporto.

Detto questo è comunque fondamentale trovare un modo per comunicare e per ascoltare i bisogni dell'altro. Per questo motivo vi consiglierei di rivolgervi ad un professionista esperto in terapia familiare, lo scopo potrebbe diventare proprio quello di raggiungere un grado di comprensione fra tutti i membri della famiglia. Saper chiedere aiuto è molto importante e farà vedere a vostro figlio la vostra disponibilitànel sistemare le cose.

Resto a disposizione.

Salve Alessandro,

l’adolescenza costituisce un momento difficile sia per la persona direttamente interessata, ma anche per tutti coloro che sono in relazione con essa e, tra tutte le relazioni, è indubbio che quella tra i genitori ed i figli adolescenti sia la più complessa. Parlare con i figli alle volte sembra una vera e propria battaglia, soprattutto se sono adolescenti e questo fa sì che molti genitori si sentano frustrati, perché sentono che non riescono a comunicare con loro, e reagiscano con rabbia e insofferenza. Tuttavia, arrabbiarsi non serve se non ad aumentare la distanza. Per comunicare meglio con vostro figlio consultare uno specialista vi potrebbe essere di aiuto per instaurare un clima più disteso e di conseguenza più collaborativo con lui.

Spero di esserle stata di aiuto.