Buongiorno, da qualche tempo sono assalito da mille dubbi sul come posso aiutare mia figlia a relazionarsi "meglio" con i suoi coetanei.
Sara ha 9 anni ed è sempre stata una bimba timida ed introversa fuori di casa, sia all'asilo che alla scuola elementare, fa fatica a relazionarsi con gli altri. In casa con le sue sorelle (lei è la più grande delle 3) è abbastanza espansiva, gioca, litiga e spesso è in competizione...mentre fuori casa ha parecchie difficoltà. A scuola la tengono fuori dal gruppo e lei ne soffre molto, in questi anni di scuola elementare ha legato (relativamente) "solo" con una o due bimbe non italiane, che vivono un po' le stesse difficoltà.
Vi chiedo AIUTO, per favore, a capire anche un altro suo atteggiamento: tutti i giorni quando lei deve andare in bagno a farsi la doccia ha necessità di venirmi ad abbracciare e a darmi un bacino e non vuole che si chiudi la porta, ma solo socchiuderla. Un'altra sua "difficoltà" è quella di avere dei ritmi che spesso la portano ad essere sgridata (e qui ci sono tutte le nostre colpe), perché purtroppo la vita viaggia ad un ritmo veloce, gli orari della scuola, nel mangiare quasi sempre finisce mooolto dopo etc... Noi vorremmo che lei fosse più reattiva (perché questo l'aiuterebbe sempre, secondo noi, anche ad affrontare altre sue problematiche).
Come genitori siamo pronti a metterci in discussione, per darle un aiuto ad affrontare al meglio le varie problematiche, che la vita le pone davanti, ma forse ci mancano gli strumenti!
Vi ringrazio anticipatamente dell'aiuto, che eventualmente vorreste offrirci.
Salve, diciamo che per quanto riguarda la doccia, ci sarà qualche paura insita in questo suo comportamento, ma non la vedrei una preoccupazione, così come non vedo neanche il fatto di essere timida, un gran problema per la sua età. Le paure fanno normalmente parte della vita dei bimbi, la cosa importante è starle vicino e cercare di stigmatizzarle.
Chieda alla bambina che timore ha nel veder la porta chiusa mentre fa la doccia e per il resto provare ad aiutarla ad avere fiducia in se stessa, fatele capire che le cose che lei ha da dire sono interessanti come quelle degli altri, che sa essere simpatica come gli altri, stimolatela a stare con bimbi della sua età e non vi preoccupate, supererà le sue difficoltà col tempo. Sarà però, molto importante non forzarla, lasciare che faccia ciò che sente e non farle pesare la cosa. Altrimenti diventa un problema più serio. Sono a disposizione se volete anche on line. Cari saluti.
Catanzaro
La Dott.ssa Barbara De Luca offre supporto psicologico anche online
Gentile Andrea, da quanto descrive, sembra che la sua bambina sia un pò introversa e abbia qualche insicurezza, che manifesta con la ricerca di poche amiche, non molto integrate e con la richiesta di rassicurazioni (abbracci e baci prima di fare la doccia...etc).
Ci sarebbero molte domande da fare e comportamenti da osservare, per poter rispondere efficacemente alle sue domande. Tenga presente che i bambini imitano gli adulti più importanti che hanno intorno, e da essi, attraverso l'osservazione del loro comportamento, apprendono valori, credenze ed opinioni su sè stessi, sugli altri e sul mondo in generale.
Sgridarla spesso, perchè è lenta, non aiuta la sua autostima, piuttosto bisognerebbe insegnarle a livello pratico che esistono delle regole e delle conseguenze ai nostri comportamenti. E' necessario rendere i nostri bambini responsabili perchè questo migliorerà la loro autostima. Premiare con attenzioni, affetto o con la possibilità di partecipare a delle esperienze (meno con oggetti) i comportamenti positivi; ignorare i capricci e non cedere alle richieste di attenzioni negative (sgridarla o ripeterle più volte una stessa cosa).
Le attenzioni sono comunque attenzioni, anche se negative, però poi si insinua il pensiero di dover essere sgridata per avere attenzioni.
Vi consiglio di leggere due libri: " I No che aiutano a crescere" e "Un genitore quasi perfetto". Gli autori sono facilmente reperibili in rete. Se la lettura non dovesse bastare a fornire indicazioni utili, consiglio di rivolgervi ad un terapeuta della vostra zona, in particolare consiglio l'Approccio Breve Strategico.
Cari Saluti
Dr.ssa Simona Coscarella