Difficoltà nella gestione della sfera sociale

Chiara

Salve. Richiedo l’aiuto di un esperto, di qualcuno che possa prendersi carico del mio problema. Sono una ragazza di 20 anni, sono iscritta al secondo anno di università e ho deciso di rivolgermi a voi poiché l’entità del mio disagio non mi permette di vivere un’esistenza degna di questo nome.
Io al momento provo disinteresse (eufemismo) per il resto dell’universo.

Non provo nessun interesse a trascorrere del tempo con altre persone, anzi mi sembra di fare un torto a me stessa e di sprecarlo, in questo modo, il tempo; provo un senso di pietà nei confronti di chi mi circonda, niente risulta per me interessante, nulla per cui valga la pena disturbarsi.

Nessuno per cui valga la pena anche solamente di infilarmi i jeans ed uscire di casa e parlarci. Non riesco a provare stima per nessuna delle persone che mi circondano.

Inizialmente nei rapporti umani tendo ad interessarmi all'altra persona, ma nel momento in cui le mie aspettative superano puntualmente ciò che l'altro ha da offrirmi, la sua conoscenza smette ai miei occhi di essere interessante o stimolante e diventa mediocre e per nessun motivo meritevole della mia attenzione.

Al tempo stesso nei momenti di riflessione ed introspezione inizio a riflettere e mi sento sola nell’universo intero, mi rendo conto della mia difficoltà nei confronti delle relazioni umane, relazioni che non ho mai compreso, di cui non conosco il funzionamento e che per una vita intera mi hanno solo deluso.

A parte rare eccezioni ho la sensazione che in generale le altre persone siano capaci per natura a intrattenere relazioni spontanee e più o meno sane con altri o quantomeno che non provino disagio a rapportarcisi.

La mia esistenza oscilla continuamente tra il mio disinteresse verso chi mi circonda e il mio bisogno di circondarmi di qualcuno con cui condividere qualcosa di sincero.

Ad oggi nonostante i ripetuti tentativi di prendere in mano la situazione nulla sembra migliorato. Vorrei avere da voi uno spunto di riflessione, un'indicazione riguardo un'eventuale affezione dell'animo o patologia esistente che possa causare i sintomi appena descritti.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve Chiara

lei è molto giovane e si deve prendere carico assolutamente di questo sua disagio relazionale.

Se si aspetta una diagnosi, non è possibile farla con i pochi elementi che ha fornito e senza un colloquio clinico.

Io direi che deve chiedere un aiuto psicologico per stare meglio. Le consiglio uno psicoterapeuta esperto di relazioni, per es. ad orientamento sistemico-relazionale che la può aiutare anche a capire da dove viene questo modello, questo sconforto e questa delusione.

Se volesse una prima seduta on-line, mi contatti pure nuovamente. Buon pomeriggi