Eterno indeciso, come mi devo comportare?

Cristiano

Buonasera! Sono un ragazzo gay di 32 anni e sto vivendo una situazione esasperante da tre mesi e mezzo ormai. Un collega di lavoro (insegnante) coetaneo mi scrive a fine Marzo, con una scusa, per iniziare una conversazione che, tre giorni dopo, sfocia con la domanda " a te piacciono i ragazzi o le ragazze?". Io rispondo e da quel momento abbiamo vissuto un periodo di tre settimane circa fatto di messaggi importanti e chiamate, del tipo (da parte sua) "sei la mia priorità" " vado a lavoro perché ci sei tu" " mi vesto bene per te" " mi sento un 15enne con te, e la cosa un po' mi dà fastidio" " non riesco a guardarti in faccia". Ma anche fatti di " non ti voglio bene dai, non posso dirlo ora. Io do molto peso alle parole". Mi fece un cuore di carta che trovai nel mio armadietto. Dico fatto di messaggi e chiamate perché lui non ha mai voluto che ci vedessimo fuori dal lavoro, perché doveva restare concentrato e non voleva distrazioni. In pratica a lavoro non ci si parlava. Mi ha rivelato che mi odiava perché non lo salutavo né gli parlavo e che a Dicembre 2022 ha iniziato a chiedersi " il perché " di questo odio nei miei confronti, che non ritrovava in altri colleghi che non lo salutavano. Era curioso di conoscermi e così mi ha scritto. Io mi sono aperto con lui e mi sono confidato (dicendogli delle mie quasi zero esperienze con i ragazzi, di come sono fuori dal " mondo gay" non perché lo rifiuto ma perché non c'ho mai messo il naso). I giorni che seguirono sono stati belli, fatti di messaggi e chiamate. Gli piaccio fisicamente e mi ha detto più volte che sono bello. Ma improvvisamente attorno al 25 Aprile è cambiato tutto. Ha cambiato modo di scrivermi e ha deciso di interrompere la " conoscenza" perché << non poteva conoscere il suo stato d'animo e non vuole illudere le persone >>, ed è come se niente fosse mai successo. << Son stato preso dalla voglia di....>>. Così ha detto. Poi dopo qualche settimana è tornato a scrivermi (evitando sempre il mio sguardo) qualche messaggio e ci sono stati messaggi ambigui e oggettivamente provocatori, immagino per vedere come avrei risposto. Poi poco prima della fine della scuola mi chiama dicendo che secondo lui stiamo bene così che << non ha senso che ci parliamo e vediamo dopo la fine della scuola visto che non ci siamo mai parlati per tutto l'anno >>; ci sono state pause durante la chiamata, e io ho detto " ok va bene". Ci rivediamo l'ultimo giorno di scuola, non m stacca gli occhi di dosso. Facciamo aperitivo con tutti i colleghi ed è come se ci fossimo stati solo io e lui, parliamo come se ci fossimo sempre parlati e addirittura mi dice " se trovo casa ti do il mio appartamento in affitto visto che stai cercando ". Arrivo a casa e mi scrive " mi mandi sempre in confusione, mannaggia a te. Stavo pensando di provare a uscire con te, ma lasciamici riflettere su". Sembra che qualcosa si muova ma dopo un po' torna tutto come prima, con qualche occasionale momento di ritorno. Non so dove sbattere la testa, io sono molto preso. Ora la situazione è zero da parte sua. Lui è schivo di natura, molto selettivo, sa di essere intelligente e di avere un sex appeal, vuole sempre arrivare in alto ed è abituato ad essere lui il dominante, è un po' particolare nel modo di fare e di pensare (molto maturo e ha un'ottima dialettica). Io sto molto male per questa situazione. L'ultima frase sua? << Io scelgo molto bene le persone con cui contornarmi>> Cosa devo fare? Non mi merito tutto questo.

8 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno, mi dispiaceper il dolore che prova, immagino non sia facile trovarsi bistrattati fra un comportamento che dice una cosa e il successivo che lo nega. Quello su cui potrebbe essere interessante riflettere e osservare è cosa le sta impedendo al momento di scegliere altre persone con cui passare il tempo, dal momento che da parecchio tempo questa persona non sembra interessata a proseguire come lei desidera nella conoscenza reciproca. Non si tratta tanto del perché si comporta così lui, quanto piuttosto di cosa fa continuare lei a dargli retta. Un caro saluto.

In generale, penso che quando capita di imbattersi in relazioni di un certo peso, che sentiamo ci coinvolgono seriamente a livello emotivo e che ci hanno gratificato o potrebbero gratificarci,  non conviene avere fretta, perché non sappiamo se e quando potrebbero ripresentarsi congiunture simili e perché una parte del problema potrebbe essere dato dai nostri comportamenti. In quest'ultimo caso lo psicologo può suggerirle delle strategie di comunicazione e seduzione corrette.  Mi rendo conto tuttavia che sono passati dei mesi che le hanno dato anche sofferenza. Le consiglio comunque, prima di prendere scelte importanti, di provare le risorse della psicoterapia per gestire al meglio questo rapporto.

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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Buongiorno, da quanto scrive questa situazione la sta facendo soffrire molto e sarebbe opportuno capire cosa le stia accadendo, in particolare i motivi che la portano a rimanere sospeso e in attesa di un qualcosa che pare non arrivare a concretizzarsi. La decisione di iniziare un percorso di psicoterapia personale potrebbe essere una scelta adeguata per poter affrontare le difficoltà che sta attraversando e comprendere meglio come far fronte ai propri vissuti interni e agli aspetti relazionali, che se non affrontati rischiano di generarle ulteriore disagio.
Qualora volesse intraprendere un percorso con approccio psicodinamico mi rendo disponibile in presenza a Mestre (VE) oppure anche on line.

Un cordiale saluto
Dott.ssa Emanuela Peruzzo

Dott.ssa Emanuela Peruzzo

Dott.ssa Emanuela Peruzzo

Modena

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Carissimo ho letto la sua email, diciamo che a me non sembra che lei non sia deciso, forse sa bene cosa vuole e cosa prova per l'altra persona. Chi non è deciso sembra essere qualcun'altro. Pertanto lei in questa situazione si trova a soffrire, purtroppo. Se sente la necessità di parlarne con qualcuno e cercare di lavorare su di sè per stare meglio, io sono bel lieta di aiutarla.

Un caro saluto

 

Salve Cristiano,

ho letto le sue parole ed ho pensato che fosse molto intrigante comportarsi come il "mare", avvicinarsi, bagnare le punte dei piedi di chi sta fermo ad aspettare e ritrarsi repentinamente, senza mai sommergere completamente lo spettatore. Ovviamente lo spettatore è lei e il mare è il suo collega.

E' un tipo di frustrazione che, se da un lato fa stare male, dall'altro ti lega con un senso continuo di aspettativa.

Io credo che questo tipo di atteggiamento lei lo abbia capito, ma quello che dovrebbe conoscere è quanto vuole aspettare passivamente.

Un aiuto, una visione esterna e neutrale, un confronto con un terapeuta (anche online) potrebbe accompagnarla proprio in questo percorso di maggior consapevolezza.

Cordialmente

Dott.ssa Elena Rolfo

Buonasera Cristiano, 

Comprendo benissimo che la situazione non sia assolutamente ottimale e quindi di conseguenza indice di frustrazione ed emozioni contrastanti oltre a concorrere ad abbassare l'autostima. 

Leggo una forma velata di manipolazione da parte dell'altro che per caratteristiche personologiche probabilmente tende a tenere le redini della situazione: "della serie sono io vhe decido se frequentarci o meno" come se desse per scontato che tu ci sia già per lui. 

Consiglierei di provare a prendere le distanze e ignorare i suo alternarsi di attenzioni perché è quello che ti sta rendendo schiavo di lui in una sorta di dipendenza affettiva in questo caso "platonica". 

Un percorso personale per migliorare la tua parte assertiva sicuramente potrebbe aiutarti nella gestione di situazioni simili.

Un caro saluto e proteggiti.

Nadia Scupola

Dott.ssa Nadia Scupola

Dott.ssa Nadia Scupola

Padova

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Buongiorno sono la dotto.ssa Claudia Misneagu psicologa e psicoterapeuta in formazione approccio cognitivo comportamentale. Mi dispiace per la sua esperienza che sta vivendo e per le emozioni contrastanti che sta provando. Il suo collega che li scrive messaggi, sembra avere nei suoi confronti un atteggiamento ambivalente di avvicinamento/allontanamento, di conseguenza lei è confuso di fronte ad un tale comportamento. Se vuole approfondire questa relazione resto a disposizione, lavoro sia online che in studio privato a Piazzola sul brenta. 

Dott.ssa Claudia Mosneagu

Dott.ssa Claudia Mosneagu

Padova

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