Mio figlio 22enne ha chiuso da anni con amici, ragazze, scuola, sport. Lavori occasionali e casa, chiuso in camera. Difficoltà per qualsiasi rapporto con persone e anche con noi. Non ride da anni, non è felice, tutto è solo un problema. Schiva il dialogo e non riesce ad aver più interessi nè progetti. Ha perso anche i pochi amici che aveva. Non sappiamo più come fare e come parlargli in quanto non accetta nessun dialogo. In passato approcci con psicologi tutti finiti presto e male.
Mia moglie ed io stiamo malissimo, lui è un bel ragazzo, sano ma è come che rifiuti la vita.Si stà chiudendo in una solitudine assurda. Abbiamo tentato con le buone e con le "minacce". Risultato : siamo 3 infelici.
AIUTO!
Gentile Claudio,
ho letto con attenzione le sue parole e la prima cosa che mi sentirei di consigliarle è senz'altro quella di provare, insieme a sua moglie, ad affrontare un percorso di coppia che vi aiuti a gestire la situazione con vostro figlio specialmente nel modo di tentare un dialogo costruttivo ed accogliente e di ascolto. Allo stesso tempo che vi permetta di esplorare il dolore che provate nel vivere "sotto lo stesso tetto", questa situazione di fragilità e dolore.
Avendo già tentato diversi approcci con professionisti però conclusi malamente, sarebbe opportuno indagare meglio su quali siano state le motivazioni che abbiano spinto il ragazzo a non continuare, e cosa in buona sostanza non abbia permesso a vostro figlio di sentirsi a proprio agio per costruire basi di alleanza terapeutica fondamentali all'interno di ogni approccio terapeutico.
Mi sentirei anche di suggerirle, magari proprio lavorando specificamente su questo insieme a sua moglie con un professionista della relazione, di accogliere il sentire di suo figlio, anche se doloroso. Anche se di difficile comprensione; anche se sembra porsi in antitesi con la vita che vi eravate immaginati per lui. Credo che solo lavorando sulla fiducia incondizionata e sul contenimento di questo stato di enorme sofferenza sarà possibile trasformarlo in qualcos'altro.
Se volesse approfondire la questione, si senta libero di contattarmi privatamente dalla pg dei miei contatti.
Le auguro una buona giornata, si faccia coraggio
Bologna
La Dott.ssa Chiara Cleopatra offre supporto psicologico anche online
Gentile Claudio,
capisco e percepisco la difficoltà, la paura e il dolore che possiate provare nel vivere questa situazione. Quello che le suggerisco, innanzitutto, è di affrontare insieme a sua moglie un percorso di psicoterapia, che possa aiutarvi in primo luogo a comprendere ciò che sta accadendo all'interno del nucleo familiare e specificatamente in vostro figlio, e ad apprendere inoltre come gestire e affrontare tutto questo, promuovendo un dialogo costruttivo, l'ascolto attivo ed empatico e una maggiore capacità di accogliere il sentire di vostro figlio, fungendo da contenitori emotivi per il suo vissuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Patruno
Psicologa clinica e dell'età evolutiva, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificato, Esperta in Psicologia Investigativa, Psicologia Forense e Psicodiagnostica applicata in ambito civile e penale
Roma
La Dott.ssa Martina Patruno offre supporto psicologico anche online
Gentile Claudio,
capisco la grande difficoltà in cui vi trovate, consiglio a voi due genitori un percorso di psicoterapia che possa aiutarvi a comprendere che cosa può essere successo a vostro figlio da portarlo ad un tale isolamento.
Comprendere che cosa possa essere successo alla vostra relazione.
Comprendere per potere cercare una qualche strada di incontro e di dialogo che possa aiutarlo a superare questa situazione.
Il confronto con un professionista non coinvolto nelle vostre dinamiche mi sembra indispensabile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Gurioli
Ferrara
La Dott.ssa Maria Gurioli offre supporto psicologico anche online