Salve,
sono una ragazza di 24 anni, studio legge e lavoro in un’enoteca da 4 anni.
Detta così sembra una cosa appagante, ma non lo è affatto.
Dovrei stare al quarto anno di università, ma devo ancora dare molti esami del primo anno, nonostante io ami la mia facoltà è come se studiare mi pesasse e non riuscissi ad andare oltre un tot di studio.
Il problema più grande in realtà è la mia socialità e il mio mantenere dei rapporti.
Mi spiego: quando mi lego ad una persona, tendo ad annientarla, nel senso che pretendo sempre tanto, troppo perché mi sento che al contempo do tutto all’altra persona. Questo accade soprattutto in amicizia.
Non ho più amiche, ho visto che vi erano atteggiamenti poco corretti e disinteressati e dunque ho attuato un rapporto altalenante con ognuna di esse.
Rapporto che sicuramente le ha stancate.
Ho avuto un’amica, che per anni è stata come una sorella, ma per errori suoi e miei, abbiamo chiuso ogni rapporto.
Usciamo insieme, nella stessa comitiva di amici, ma non ci guardiamo neanche in faccia.
La comitiva di cui parlo è composta da otto ragazzi, molto simpatici ma non può essere definito come un rapporto di amicizia, ma più di compagnia.
“Sto” con un ragazzo dolcissimo, carinissimo e che mi ama davvero, ma io non amo lui, che è a conoscenza di questo ma che ha accettato.
Andiamo a letto insieme ma so che non sarò mai innamorata di lui.
Sono innamorata del ricordo del mio ex, con il quale sono stata quattro anni.
Ripeto: innamorata del ricordo dei pochi e rari momenti belli, non più di lui.
Mi rifugio all’interno del mio lavoro per pensare ad altro, così facendo ho rovinato il rapporto con le mie amiche, cosa che non può più aggiustarsi.
Vorrei essere più colta, e invece mi sento tanto tanto ignorante.
Vorrei avere rapporti stabili, essere felice.
So che il problema è il mio atteggiamento che può risultare pesante e arrogante.
Tutto questo per tre mesi, adesso non ce la faccio più, mi sono isolata dal mondo e sento solo un forte mal di testa, una tristezza e angoscia infinita che si mescolano perfettamente alla rabbia e al rancore.
Vorrei una mano a capire come devo reagire..
Vi ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti.
Gentile Adriana,
Dalla sua richiesta si osserva attenzione e riflessione sia verso se stessa sia verso gli altri.
Cosa intende col tendo ad annientare una persona appena si lega?
Cosa le fa paura del voler bene a qualcuno ma forse avere poca fiducia nel fatto che lui o lei restino balla sua vita?
Le consiglierei un breve percorso di psicoterapia per conoscere meglio se stessa, per capire cosa accade quando si Lega ad una persona, per ritrovare la pian piano fiducia nel prossimo, per essere accolta, ascoltata e per ritornare a vivere la sua vita a 360'.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere alle domande.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo: Torino, Collegno e online
Torino
La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online
Gentile Adriana,
vorrei innanzitutto invitarla a riflettere sulla sua grande capacità di introspezione, autoanalisi e riflessione, è una grande risorsa che ha a disposizione.
Da quello che racconta credo sia fondamentale intraprendere un percorso psicoterapeutico, che possa aiutarla a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e dei processi che mette in atto, trovando la risposta agli interrogativi che si pone e imparando modi nuovi di relazionarsi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Patruno
Psicologa Clinica e dell'Età Evolutiva, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificato, Esperta in Psicologia Investigativa, Psicologia Forense e Psicodiagnostica applicata in ambito civile e penale
Roma
La Dott.ssa Martina Patruno offre supporto psicologico anche online
Salve Adriana,
si percepisce dal suo racconto un forte desiderio di intessere delle relazioni appaganti e basate sulla reciprocità e un certo grado di sofferenza nel sentirsi in qualche modo responsabile delle difficoltà che sta incontrando con le altre persone care.
Le sue parole sono simili alle parole che possono essere pronunciate da una persona stanca, triste e in collera con se e gli altri, probabilmente a causa delle varie delusioni vissute.
Nel suo post chiede "una mano a capire come deve agire", questo è un quesito molto importante e coraggioso, che può rappresentare l'inizio di un percorso di consapevolezza e cambiamento in meglio per Lei. A tal proposito, ha valutato la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per prendersi cura dei suoi desideri e paure? Migliorare se stessi e le proprie relazioni sono obiettivi complessi (richiedono il giusto spazio e tempo) e sono raggiungibili lavorando su se stessi insieme ad uno psicoterapeuta esperto.
Io aiuto (e ho aiutato) molte persone a star bene con se stesse e gli altri, se vuole venire a trovarmi lavoro anche a Latina. Oltre che a Isola del Liri (FR) e online. Può visitare il mio sito per farsi un'idea iniziale.
Se le interessano contenuti relativi alle relazioni con gli altri può seguire su Fb e Instagram "Psicologia delle Relazioni".
Un saluto
Dr.ssa Marzia Macciocchi
Psicologa Clinica, Psicoterapeuta Psicoanalista Relazionale
Dalla tua descrizione traspare una difficoltà nello scegliere prima di tutto le persone più adatte per te. L'impressione è che tu abbia investito una molteplicità di rapporti senza, forse, preventivamente approfondire il grado di compatibilità e di "prossimità esistenziale" tra te e loro, elemento fondamentale perchè le relazioni - in generale - possano funzionare.
Questo traspare anche dalla scelta del tuo partner attuale: perché impegnarsi in una relazione sentimentale di cui non si è soddisfatti?
Naturalmente queste sono solo delle impressioni basate sul tuo resoconto, ovviamente tutto questo merita ben altro approfondimento.
Un saluto. Dott. Paolo Dell'Omo