Incapacità di impegnarsi in una relazione

Vale

Buongiorno. Dalla mia adolescenza in poi mi sono sempre frequentata con qualche ragazzo. Il culmine della mia vita sentimentale è stata la mia relazione di 4 anni e mezzo con quello che pensavo fosse l’amore della mia vita. Io ero follemente innamorata e stare con lui mi aveva fatta sentire amata, completa e in pace il mondo, però poi con gli anni la relazione si è progressivamente rovinata fino a finire bruscamente. Lui mi criticava molto, mi comparava ad altre persone e mi gridava svalutando la persona che sono. Non ho mai elaborato il lutto della fine della relazione perché poi ho subito intrapreso una frequentazione con un altro ragazzo con cui mi trovavo bene a livello mentale però ero diventata molto distaccata e fredda a livello relazionale (prima ero molto affettuosa e accondiscendente). Di conseguenza, lui non era soddisfatto dalla nostra relazione e litigavamo spesso perché io non ero come voleva che io fossi. Così ho iniziato a percepire le relazioni come qualcosa di fortemente limitante…come se l’altro mi ponesse dei paletti alla mia libertà di essere e di vivere secondo le mie preferenze. Poi ho frequentato dei ragazzi ma il contatto fisico non lo sopporto, anzi quasi mi disgusta, trovo sempre delle piccolezze che mi infastidiscono. Se uno mi bacia io non provo niente se non un senso di repulsione e poi quando il ragazzo mi riscrive il giorno dopo lo ignoro completamente. Per non parlare del fatto che quando mi nominano la parola relazione mi provoca fastidio. L’unico ragazzo che ho apprezzato è stato uno molto più grande di me con cui ho un rapporto puramente fisico. Con lui avevo le farfalle allo stomaco e dopo i nostri incontri mi sentivo così energica e felice. Lui non mi ha mai parlato di relazioni, bensì abbiamo parlato delle nostre esperienze passate ed è come se lui fosse l’unico a capirmi e a non giudicarmi perché abbiamo vissuto cose simili. Solo che questo tipo qui è molto sfuggente ed evitante…un po’ come lo sono io adesso. Il mio problema è che l’’ubico con cui io voglia avere contatti fisici è lui nonostante so che è finalizzato a quello. Non capisco perché sono così prevenuta e così chiusa nella mia dimensione. Non riesco ad aprirmi, non riesco neanche a fare sesso senza impegno perché tutti mi disgustano tranne lui. Con lui ho sempre voglia di farlo, sono sempre a mille ed è l’unico per cui corro quando mi chiama. Sono molto triste perché sto ferendo e prendendo in giro delle persone però allo stesso tempo non riesco ad impegnarmi e non riesco neanche a dirlo apertamente perché ho paura di passare come la tipica ragazza insensibile e cattiva. Ho molta difficoltà ad essere sincera per la verità soprattutto quando si tratta di ferire qualcuno a parole. Non riesco a dire che uno non mi attrae così in faccia…preferisco sempre inventarmi scuse. Non ce la faccio più, l’unico modo per essere felice e tranquilla è quello di starmene da sola. Però allo stesso tempo spero sempre di trovare qualcuno che mi faccia battere il cuore come il mio ex perché amare e essere amati è davvero una delle cose più belle del mondo

3 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Vale, il suo racconto fa emergere la sua difficoltà a costruire una relazione sentimentale piena e soddisfacente, un rapporto in cui aprirsi con fiducia all'altro pur rimanendo se stessa. Si trova in un momento di blocco che pero' potrebbe rappresentare l'occasione per iniziare a guardarsi dentro e per capire che significato dare alle relazioni passate e presenti con questi uomini, di cui da un lato sembra avvertire il bisogno ma dall'altro le suscitano molta paura. Si faccia aiutare a sciogliere questo nodo, diventerà piu' libera nel fare scelte piu' consapevoli.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buonasera , 

Mi spiace stia vivendo questa situazione così faticosa e sofferente che le impedisce di vivere appieno le relazioni sentimentali . Sicuramente come da lei sottolineato il suo vissuto e le esperienze passate hanno in qualche modo minato il senso di fiducia da riporre negli altri . Vivendo a compartimenti stagni i rapporti interpersonali in qualche modo pensa di non poter essere più ferita. Questo muro difensivo le impedisce in ogni modo di trovare la felicità.  

Per potersi fidare degli altri deve ritrovare fiducia anche in lei . Potrebbe esserle utile un percorso di sostegno psicologico che le permetta di investigare ciò che in realtà lei vuole , e per affrontare con un approccio strategico relazionale questa situazione problematica che le impedisce di raggiungere una maggiore serietà e felicità. 

Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento .

Cordiali saluti 

Dott.ssa Tricarico Valentina 

Dott.ssa Valentina Tricarico

Dott.ssa Valentina Tricarico

Genova

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