Incapacità di avere una relazione

Melis

Salve, vorrei iniziare dicendo che in 20 anni non ho mai avuto un ragazzo, solo storie durate qualche mese (ed è già dire tanto) con solo due ragazzi. L'ultima finita da poco è durata circa sette mesi e ne sono uscita parecchio male e nel corso della stessa sono andata in depressione: ero totalmente dipendente, ma facevo di tutto per non darlo a vedere perché mi faceva sentire terribilmente debole, e sono atrivata a fare alcune cose che non sono decisamente da me solo per attirare l'attenzione di questo ragazzo. Infatti lui spesso era ambiguo quando gli chiedevo che tipo di rapporto avessimo, mentiva in continuazione anche se non ce n'era bisogno e non si capiva mai se gli piacessi o meno, sembrava andare a intermittenza. Quest'esperienza mi ha altamente scosso, piangevo almeno quasi tutti i giorni e non mi sentivo mai abbastanza in tutti i miei tentativi per farmi apprezzare e finivo con lo spendere tutte le mie energie/attenzioni verso di lui senza mai vederle ricambiate, un incubo che avevo il terrore non finisse più. Molte volte avrei voluto chiudere, ma non riuscivo a staccarmi da lui, fino a quando un paio di mesi fa ce l'ho fatta, scoprendo anche che senza di lui sto molto meglio e che non mi manca per niente. Tutto quello che mi è rimasto è molta rabbia e delusione e non riesco a perdonarmi per essermi fatta prendere in giro, mi fa sentire davvero stupida e vorrei solo cancellare tutto.
Da quando ho chiuso con questo ragazzo però in me è cambiato qualcosa. Se prima avevo un forte desiderio di avere una relazione e di sentirmi amata adesso se ci penso ho l'impressione che non me ne freghi più niente. Ho scoperto di stare così bene da sola e senza frequentare nessuno che mi viene voglia di continuare così per tutta la vita. Non riesco più a credere nelle relazioni e nell'amore, questo anche guardando cosa succede intorno a me, mi sembrano stronzate inventate per avere una scusa per non stare da soli e approfittarsi degli altri, ma con un contorno colorato di rosa per farlo sembrare meglio di quanto è.
Adesso ho conosciuto un ragazzo molto gentile, educato e simpatico. Abbiamo creato un bel rapporto di amicizia in poco tempo (ci siamo conosciuti in comitiva), ma oggi mi ha baciata e sono andata nel panico. Penso che non mi piaccia abbastanza nonostante il bellissimo rapporto che c'è e non ho intenzione di provare, mi spaventa troppo l'idea di poterlo ferire e non me la sento, in generale.
Questa cosa però mi ha fatto riflettere: tutte le volte che conosco qualcuno appena questo si rivela non disponibile mi sento immediatamente più tranquilla (salvo per la paura di prendermi e starci di nuovo nale, ma riesco a controllarmi e fare in modo che non succeda),mentre quando trovo un ragazzo gentile e un po' più serio no mi interessa e scappp spaventata, nonostante sotto sotto io una relazione la voglia e da sempre! L'ho sognata per così tanto tempo che ormai non ci credo neanche più considerando le esperienze che ho avuto, ma ripeto che anche guardandomi attorno non vedo certo situazioni migliori. Magari sono anche relazioni ufficiali ma che vanno avanti con tradimenti di mezzo, altra cosa che mi spaventa e che non accetterei mai, talmente tanto che per paura evito proprio la relazione in maniera più o meno cosciente, così come sto imparando a essere estremamente distaccata (cosa che in realtà non sono e mi fa anche un po' soffrire) per evitare di prendermi di qualcuno e sentirmi di nuovo presa in giro o semplicemente più debole rispetto all'altro e quindi vulnerabile e in un certo senso dipendente/manipolabile (il ragazzo di prima ad esempio sapendo che ero coinvolta ne approfittava alla grande per manipolarmi e manco me ne accorgevo).
Diciamo che sto riuscendi a costruirmi una sorta di equilibrio a cui tengo troppo, ma veramente troppo per metterlo in discussione per qualcuno, considerando quanto sono stata male l'ultima volta. Mi sento così arrabbiata che non voglio permettere mai più a nessuno di farmi del male, quasi come se volessi cambiare ciò che ormai è già successo perché non lo accetto. Ma la verità è che, ripeto, l'unica cosa che vorrei è sentirmi amata e voluta bene davvero, vorrei vedere che qualcuno tiene davvero a me, ho bisogno di questa conferma ma ho troppa paura di scoprire che non succederà mai in un certo senso, quindi lascio perdere tutti a prescindere.
Grazie, cordiali saluti e buona giornata

3 risposte degli esperti per questa domanda

Salve

"l'unica cosa che vorrei è sentirmi amata e voluta bene davvero, vorrei vedere che qualcuno tiene davvero a me, ho bisogno di questa conferma". Mi sembra una giusta richiesta e un giusto desiderio che puoi costruire insieme a qualcuno senza aspettare che tu abbia tutte le conferme come se dovessero arrivare da chissà dove.L'amore, l'intesa profonda, la complicità nel volere le cose... è qualcosa che cresce e si alimenta giorno per giorno mettendo in comune, dando con schiettezza e accettando con semplicità. Soprattutto parlando,comunicando e ascoltando. Chiediti magari prima cosa vuoi e cosa ti appaga profondamente da un rapporto e poi avvicinati a qualcuno che ti interessa senza troppe remore o tentativi esagerati di compiacimento. Sentiti te stessa sempre ed esprimi con autenticità i tuoi pensieri e sentimenti. Una sana relazione va costruita insieme senza eccessive aspettative e senza trasformismi esagerati. Non c'è mai niente di preordinato per far funzionare un rapporto, ma tutto deve accadere come una realtà quotidiana che viene affrontata, discussa e accettata insieme.Bisogna mettere sul conto che a volte può non funzionare e bisogna ricominciare da capo. Questo è anche il bello e l'imprevisto della vita!

Buongiorno Melis,

noi entriamo in relazione con gli altri così come le varie parti di noi entrano in rapporto tra di loro e se non sappiamo ascoltarci e valorizzare noi stessi, non riusciamo a instaurare delle relazioni sane: i modelli relazionali li acquisiamo nei primi anni di vita.

Le indicherei di rivolgersi a un professionista della sua zona per cercare di capire meglio i suoi vissuti approfondendo la sua storia personale e famigliare: ciò consentirà di definire l'intervento più adeguato per lei.

Le tecniche migliori per lavorare su se stessi sono l'MDPAC (Metodo del Disegno Psicoemotivo per l'Analisi e la Consapevolezza), la Mindfulness, la coerenza cardiaca, le tecniche di rilassamento, l'EMDR, il training autogeno bionomico.

Cordiali saluti.

Buongiorno Melis,
lei afferma che nella sua relazione precedente era “totalmente dipendente” da lui, inoltre che spendeva “tutte le energie e le attenzioni verso di lui senza mai vederle ricambiate”. In una relazione funzionale l’alternanza tra momenti di dipendenza e di indipendenza è uno degli aspetti fondamentali, pur avendo lei sofferto molto, questa relazione dal suo racconto non sembrava assolutamente in grado di soddisfare i suoi bisogni e desideri emotivi.
Al contrario, la sua riscoperta di “stare così bene da sola e senza frequentare nessuno” non deve per forza essere vista come un elemento negativo, ma piuttosto un indice di maturità dovuto ad una nuova consapevolezza che una relazione, per essere soddisfacente per lei, deve avere determinate caratteristiche orientate alla realizzazione anche dei suoi bisogni, e non unicamente al soddisfacimento dei bisogni del suo partner. Allo stesso tempo è importante cercare di comprendere la sua modalità di vivere le relazioni per evitare di mettere sempre in atto meccanismi disfunzionali piuttosto che generatori di benessere.
Distinti saluti

 Flavia Ilaria Passoni

Flavia Ilaria Passoni

Monza e della Brianza

Flavia Ilaria Passoni offre supporto psicologico anche online