Mi presento: sono Mari Sol, 23y, laureata e autosufficiente. La mia vita si svolge quasi interamente a casa del mio ragazzo, 27, autosufficiente. Tutto rose e fiori se non fosse che mia madre non capisce che sono cresciuta. Ogni pomeriggio torno a casa sua per darle una mano con la pulizia, le faccende e la spesa (e lo faccio volentieri considerando che lavora molto). Il problema in sé è che mi ordina di fare le cose che vuole lei come quando vivevo qui ed avevo 15 anni, spesso non posso, magari non ho tempo e allora inizia il ricatto psicologico del "va bene, lo faccio da sola, tanto non sono stanca, tanto sono abituata, etc". Come posso spiegarle che io posso aiutarla molto volentieri ma deve rispettare anche la mia persona? Ci tengo a precisare che non riserva lo stesso trattamento a mia sorella da cui accetta con amore il no (non è gelosia perché non sono mai stata la sua preferita ma da questo ne ho tratto spesso vantaggio).