Buonasera,
Mi ha colpito molto la sua scelta delle parole "la mia bimba non è figlia unica" mi ha fatto pensare che è come se dentro di lei in qualche modo sua figlia lo fosse...."unica". Questo spiegherebbe anche il motivo per cui lei sarebbe molto esigente, nel vederla unica immagino che si aspetterebbe delle cose particolari da lei, magari che fosse sempre nel giusto, o sempre buona e sensibile. Probabilmente sua figlia lo è davvero, un po per sua natura e un po per non deludere lei. Ma quando si amano così tanto i figli da vederli semplicemente perfetti, si rischia di non vederli davvero. Se si fatica ad accettare la pecca, come per esempio una minore socializzazione causata da una forte timidezza e insicurezza, l'immagine che si rimanda è la conferma di quell'insicurezza: non sei perfetta e questo mi spaventa.
Ma di che cosa ha esattamente paura Signora? Che sua figlia possa sentirsi sola? Glielo ha chiesto se ci si sente? E se ci si sente, che cosa le fa paura? Che sia colpa sua? Di non essere stata una buona madre, magari una madre perfetta?
Solitamente si ripongono nei figli i propri desideri e le proprie paure. Così mi viene da pensare che lei con questa piccola creaturina abbia tentato di essere la madre migliore del mondo, ci abbia proprio puntato sulla riuscita di questa impresa, dando implicitamente e involontariamente a sua figlia l'onere di rappresentare le sue capacità materne.
Ecco forse sua figlia è un po troppo sovraccaricata. Forse potrebbe ritrasferire il potere dell'azione su di lei, su sé stessa, non per colpevolizzarsi di qualcosa, ma per chiedersi che cosa realmente la preoccupa, quale "macchia" o "difetto" di sua figlia faticherebbe troppo di sopportare, quale macchia permette a sé stessa come madre. Se riuscisse a dire a sé stessa questo, se riesce a lavorarci (facendosi aiutare) allora forse sua figlia potrebbe sentirsi più libera di essere sbagliata, senza paura di preoccuparla o di sentirsi afflitta per i suoi difetti e magari ne gioverebbe anche suo figlio che poverino qui serve solo a rendere sua figlia meno unica.
Le relazioni ci mettono a confronto con noi stessi e sua figlia sembra aver una gran paura di come è. Io credo che la possa aiutare imparando per prima a guardare dentro sé stessa e non per cercarsi una macchia da pulire, ma per guardare le sue macchie e quelle di sua figlia e vederne la bellezza, riconoscendo come solo attraverso di esse potete essere ognuna unica nelle vostre imperfezioni.
Le auguro un buon lavoro