Buongiorno, mio figlio 10 anni è molto bravo a scuola è molto timido e insicuro, da sempre si crea un mondo suo ( anche se è con molti amici) e si stacca e parla e fantastica da solo, non sempre però. Quando gli diciamo di non fare una determinata cosa lui ascolta ma continua nel suo intento. Le maestre non hanno mai rilevato nessun problema, gioca molto da solo e a volte è molto arrogante con il fratello che ha 8 anni e noi genitori. Lo vorrei vedere più presente alla vita quotidiana e meno perso bel suo mondo. A chi mi posso rivolgere? Se può essere un problema. Grazie anticipatamente.
Buongiorno Paola
i bambini, sopratutto quando sono nell'età della transizione tra la scuola elementare e la scuola media, tendono a mettere in atto dei comportamenti, talvolta "da piccoli". L'identità del bambino inizia a formarsi e proprio in questo periodo delicato noi adulti possiamo favorire e accompagnare lo sviluppo dell'indentità stessa del bambino.
Ciò che le suggerisco è di rivolgersi ad un professionista psicologo, al fine di poterla aiutare in questo periodo di transizione, che non è soltanto del bambino, ma anche di voi genitori e talvolta può fare paura, può creare scompiglio, perchè daltronde è un cambiamento che coinvolge tutto l'intero nucleo familiare.
Buongiorno,
il ragazzino prova fastidio per qualche rumore? Provi a chiedergli se prova fastidio o male per qualche rumore o quando c'è confusione.
Molti ragazzini "con la testa tra le nuvole", o che si isolano, hanno disturbi della percezione uditiva.
Sul sito https://berardaitwebsite.com/practitioners/find-a-practitioner/?practitioner_name=&country=Italy&state=&city= trova i rieducatori uditivi Berard, capaci di svolgere una valutazione della percezione uditiva.
Un saluto al ragazzo
Gentilissima Paola,
Tuo figlio non sembra avere difficoltà nell'ambito scolastico, dove gli sono richieste prestazioni cognitive alle quali a quanto pare riesce a rispondere con un buon controllo sulla realtà. Tuttavia tale controllo sembrerebbe avere un costo sul piano emozionale relazionale. Si rifugia nella fantasia e sembra evitare le le relazioni che evidentemente lo mettono in difficoltà. Parallelamente in ambito domestico esprime aggressività. Quest'aggressività che sembra far parte del suo vero sé. Rivolge la dimensione più emozionale al fratellino più piccolo e ai genitori, talvolta forse perdendo il controllo.
Probabilmente è un ragazzino che non riesce a camminare agevolmente nel processo di separazione e di individuazione che lo porta verso la crescita. Forse sente un vincolo con le figure genitoriali che non riesce a gestire. Sarebbe utile da parte vostra cercare un sostegno per comprendere più in profondità i suoi bisogni e poterlo accompagnare in questo delicato passaggio evolutivo.
Se lo vorrai sono a disposizione per un aiuto anche online attraverso il canale Skype.
Un caso saluto
Carissima Paola,
Il suo bambino ha sicuramente una vita mentale/intellettiva molto attiva e incline all'immaginazione! Io credo che questa sia una risorsa molto grande per lui e, pertanto, è un bambino fortunato!!
Nondimeno lei fa bene a chiedersi se debba preoccuparsi, poiché ci sono situazioni in cui, se la vita mentale vira in una fantasia continua e coartata, può essere necessario "radicare" il soggetto... e questo dovrebbe farlo un/a terapeuta infantile. Tuttavia non mi sembra che sia questo il caso.
Se vuole può incoraggiare il suo bambino a disegnare o a scrivere o a inscenare nel gioco libero le sue fantasie, in tal modo quelle fluttuazioni immaginative potranno essere ancorate ad azioni concrete.
Se avesse necessità di chiarimenti, mi contatti pure attraverso il modulo "scrivimi" sulla mia scheda.
La saluto cordialmente.
Gentile Paola,
Lei dice che suo figlio a volte si comporta in maniera arrogante con il fratello e voi genitori, forse si sente frustrato, oppure potrebbe essere arrabbiato perchè c'è una forma di gelosia nei confronti del fratello, sarebbe utile avere più informazioni su ciò che accade, lei intanto potrebbe cercare di capire meglio in che contesti e quali sono le emozioni e i pensieri che lo accompagnano in questi momenti.
Riguardo a ciò che chiama "isolarsi nel suo mondo", potrebbe essere un modo che ha suo figlio per sfuggire da una realtà in cui non si sente a suo agio ed ha difficoltà, per rifugiarsi in una suo mondo personale dove le cose vanno secondo le sue regole e i suoi programmi. Se gli capita di rado non dovrebbe essere un problema, ma se dovesse essere un modo per sfuggire dalla realtà che il bambino utilizza molto spesso, potrebbe diventare un problema, come una sorta di dipendenza da un mondo di fantasia.
In ogni caso, per chiarire meglio e più dettagliatamente le situazioni che la preoccupano e poter comprendere in che modo poter aiutare suo figlio per affrontare queste difficoltà, potrebbe rivolgersi ad un professionista.
Nel caso avesse domande, resto a disposizione,
saluti
Genova
La Dott.ssa Sara Vassileva offre supporto psicologico anche online
Gentile mamma, quello che sembra essere un isolamento messo in atto da suo figlio non è detto che risponda ad un problema serio di disagio. Dà l'idea di un bambino intanto ben intelligente, che utilizza evidentemente la " fantasticheria del pensiero" per evadere un pò dalla realtà. Ma quale realtà potrebbe averlo messo in difficoltà nella sua vita. Non direi quella scolastica. Ha un fratello di due anni più piccolo, verso cui si sente spesso irritato. Ci si potrebbe chiedere qualcosa sul rapporto con questo fratello. Come sono andate le cose ad es. dopo la nascita del fratellino? Ha potuto soffrirne in parte, per gelosia, per paura che le venissero meno importanti attenzioni e premure da parte della mamma. Vedere se lui ha portato dentro una qualche sofferenza dalla nascita del fratello in avanti. Se le sue fughe nel suo mondo dovessero essere molto frequenti, consiglio un consulto con una psicoterapeuta dell'eta evolutiva.
Auguri.