Salve, sono una ragazza molto sensibile. Dopo ogni litigio chiedo sempre scusa e vorrei che anche mia sorella me lo chiedesse sempre per il semplice motivo che mi ha fatto male con le parole. Mia sorella è due anni più piccola di me, io le voglio bene chiaramente ed è per questo che dopo un litigio voglio subito riparare. Però lei non è sensibile affatto, non ha empatia come me e vede le cose in modo molto diverso da come le vedo io. Io non ho nessun problema ad accettare la persona che è perché ognuno di noi è diverso ma lei invece non riesce a fare lo stesso con me. Mi ha detto diverse volte durante le discussioni o litigi che io sono troppo sensibile e che non va bene, che non sopporta che devo sempre dire alla mamma quando litighiamo perché poi mia madre "le rompe le scatole con le solite prediche" (che fa per aiutarmi). Il problema è anche che io vorrei che mia madre non facesse sapere a mia sorella che le dico i miei problemi che ho con lei. (Spiego: dopo ogni litigio o discussione con mia sorella in cui io mi sento ferita, ho bisogno di raccontarlo alla mamma. Voglio che sappia le mie emozioni e che cosa mia sorella ha fatto/detto per ferirmi. Ho bisogno di confidarmi sempre con mia madre: anche nelle volte in cui faccio pace con mia sorella poi devo raccontare alla mamma di quel giorno quando abbiamo litigato e che mia sorella ha detto questo e quello.... Però non cerco assolutamente che mia madre faccia la ramanzina a mia sorella perché poi mia sorella oltre a soffrire inizia nuovamente a litigare con me e a dirmi che sono una debole che vuole sempre stare sotto la protezione di mamma e io sto male. Io vorrei soltanto che mia madre mi ascoltasse e mi rassicurasse e mi desse una sua opinione quando le racconto i fatti. Ho bisogno di essere solo ascoltata da lei e di sentire la sua opinione. Poiché per me mia madre è come un'amica.(Io amici non ne ho). Ho provato a chiedere a mia madre di non raccontarlo a mia sorella ma non funziona sempre, e anche quando funziona poi finisce che io confessi a mia sorella di aver raccontato tutto a mamma (perché mia sorella me lo chiede o perché io mi sento in colpa se non glielo dico). Mia sorella invece, ha detto più volte di essere egoista e che non cambierà mai per nessuno e che ha sempre ragione e che io, mamma e papà siamo sempre nel torto. Ho cercato tante volte di fare ragionare mia sorella, di avere un buon rapporto sempre ma alla fine i litigi sono ancora presenti ogni tanto e io non voglio. Per la maggior parte delle volte ridiamo e scherziamo insieme però siamo molto diverse e ciò accende i litigi. Mi sento in una gabbia delle mie emozioni e nel rapporto con mia sorella. Eppure avere questo senso di sentirsi in colpa se non dico la verità dovrebbe essere normale, no? Amare la propria sorella lo è anche no? anche se lei ha paura di affetto fisico.
Sara, capisco benissimo quanto sia difficile la tua situazione. Sei una persona molto sensibile e affettuosa, e questo ti porta a desiderare sempre un rapporto sereno e amorevole con tua sorella. È naturale voler riparare subito dopo un litigio e cercare la rassicurazione di tua madre, soprattutto se è la tua principale confidente. Tu senti le emozioni con grande intensità e hai bisogno di esprimere ciò che provi. Tua sorella sembra essere più distaccata emotivamente e non prova lo stesso bisogno. Vorresti che tua sorella comprendesse la tua sensibilità e la rispettasse. Lei sembra voler essere se stessa, anche a costo di sembrare egoista, e si infastidisce quando sente di essere messa sotto esame o giudicata. Sembra che tu abbia difficoltà a staccarti emotivamente da tua sorella e, in un certo senso, anche da tua madre. La tua sensibilità è un dono, ma devi anche imparare a non lasciarti ferire così facilmente. Prova a scrivere quello che provi quando litigate, senza doverlo sempre dire subito a tua madre. Potrebbe aiutarti a elaborare meglio le emozioni. Accetta le differenze tra te e tua sorella: Lei non cambierà il suo modo di vedere le cose, ma tu puoi scegliere di reagire diversamente. Inizia a pensare a cosa tu vuoi veramente da questo rapporto, e non solo a come far funzionare le cose come lei vuole. Se tua madre è come un’amica per te, va benissimo, ma prova anche ad aprirti ad altre amicizie. Potrebbe aiutarti ad avere più punti di vista e a non dipendere sempre da tua madre per il conforto. Vuoi che ti aiuti a trovare un po' più di equilibrio dentro di te?
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Massa-Carrara
La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online
Buongiorno a lei. In effetti l'impressione che trasmette è quella di un uccellino tenero e molto sensibile, che sbatte all'interno delle mura domestiche, dove mancano finestre che permettano di far entrare sufficiente aria fresca.
Dice di avere un positivo rapporto con la mamma e questo è senz'altro una buona risorsa, ma non può essere l'unica. Mi sembra troppo concentrata sugli accadimenti familiari, sul suo rapporto con la sorella, che le crea questo malanimo, tante insicurezze e sensi di colpa. Non so quanti anni lei abbia, ma immagino frequenti un ambiente scolastico o universitario, dove avrebbe l'occasione di conoscere qualcuno o di fare qualche amicizia. Scrive invece che non ha amiche/ci e questo è un peccato, perchè porterebbe il suo pensiero fuori dalla famiglia, le darebbe l'opportunità di conoscere cose nuove che magari potrebbero suscitare la sua curiosità e il suo interesse.
Sarebbe forse il momento di iniziare a parlare delle cose che la affliggono con una persona esterna e "neutrale", che non appartenga alla sua cerchia familiare, uno/a psicologo/a con cui potersi esprimere liberamente, senza sentirsi giudicata e senza paura di offendere qualcuno a cui si vuole bene. Insieme a questo/a professionista potrebbe iniziare ad osservare cosa succede anche fuori casa, a fare delle esperienze costruttive e tessere dei rapporti importanti.
Buon lungo viaggio!
Trieste
La Dott.ssa Veronica Lokar offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Sara,
dalle parole si evince tutta l'affettività che prova nei confronti della famiglia e in particolare verso sua sorella. È evidente che siete caratterialmente molto diverse ed è normale che vi siano diverse reazioni. E questo inevitabilmente porta a qualche conflittualità.
Vi è senz'altro un forte attaccamento, ma ha iniziato a percepirne l'aspetto negativo. In tutte le relazioni (familiari, sociali, sentimentali, ecc...) ognuno di noi ha bisogno di trovare la "giusta distanza": né troppo distanti/indifferenti, né troppo vicini/invischiati. Nel primo caso si perde la relazione, nel secondo si perde l'individualità.
Il giusto equilibrio lo si può trovare attraverso un percorso di consapevolezza, che ci fa vedere tratti della nostra personalità che funzionano e tratti che funzionano meno. In questo modo possiamo rinforzare ciò che funziona e ci piace di noi stessi e trasformare ciò che funziona meno e non ci piace di noi, in modo da sperimentare nuove modalità.
Nella relazione sia con sua sorella che con sua madre va probabilmente ricercata la giusta distanza relazionale e nuove modalità di interazione.
È possibile evolvere la relazione cercando di mantenere forti i legami, pur senza fusione/con-fusione? Assolutamente si. E questo consente di gestirli e viverli molto più serenamente, anche con le normali conflittualità che si possono verificare. A volte la conflittualità è funzionale, se utile non per decostruire (distruggere) ma per costruire qualcosa di nuovo.
Cordialmente,
Dott. Luca Giordani
Pescara
Il Dott. Luca Giordani offre supporto psicologico anche online