Non provo nessuna empatia per i miei genitori, perchè?

claudia

Salve,
Premetto che nella mia famiglia ci sono molti problemi, l'anno corso abbiamo scoperto tradimenti da parte di mia padre e una relazione con una donna della durata di un anno. Mio padre e mia madre ne hanno discusso all'infinito fino a tornare insieme, le sue giustificazione sono state quelle di non sentirsi libero a casa sua, di non avere la vita che voleva ed ha aggiunto la voglia di morire. Si è fatto seguire solo da uno psichiatra perché a suo dire è in grado di ingannare un possibile psicologo; ha parlato per molto tempo di suicidio arrivando a dire che dall'età di 10 anni che vuole morire.
La mia domanda è questa come è possibile che non provi nulla, nessuna empatia, nei confronti dei miei? Non sono stata né vicina a mia madre né a mio padre semplicemente perché non mi andava.
Circa 5 giorni fa mio padre a tentato il suicidio ed è stato ricoverato, anche in questa occasione non ho sentito nulla né senso di colpa, né vergogna, né preoccupazione o altri sentimento l'unica cosa che ho provato è il fastidio di dover stare ad aspettare l'ambulanza e di dover rimanere lì. So che non è normale non provare nulla ... ma questo è quello che "non" sento.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Claudia,

mi ha molto colpito la frase con cui hai chiuso il trsto: questo è quello che "non" sento.

E se piuttosto che soffermarsi su quello che è giusto o normale che si provi in certe circostanze, perché non si sofferma su ciò che invece sente?

Com'è stato per lei scoprire queste dinamiche di coppia fra i suoi genitori? Come ne è stata coinvolta? Che ripercussioni hanno avuto su di lei e sui rapporti che lei intrattiene con ognuno dei suoi genitori? Forse la risposta che cerca è in ciò che ha vissuto sulla propria pelle e che l'ha portata ad oggi a provare fastidio per essere costretta ad attendere l'autoambulanza per suo padre. 

Inoltre, il "non sentire" determinate emozioni può avere molteplici sensi. Ed una sua utilità. Spesso è una reazione naturale e conseguente all'aver sentito troppo in precedenza, emozioni a volte così travolgenti che l'unica soluzione per non venirne sommersi era spegnere un po' l'interruttore.

Non voglio dire che questo sia il suo caso, non lo posso sapere, perché non la conosco; ma il mio vuole essere uno spunto che le consenta di non giudicare il suo "non"sentire, ma di capirne il senso, l'utilità che può avere per lei in questo momento ed in questa determinata situazione familiare.

Un saluto a lei

Gentile Claudia,

credo che la sua fatica a "sentire" sia una buona difesa affinché lei non senta tutto ciò che potrebbe sentire. Questo potrebbe naturalmente avere anche degli agganci con la dimensione famigliare che ha vissuto, con sua madre e il tradimento di suo padre quindi il suo tentato suicidio. Sono eventi forti, importanti, che hanno sicuramente un impatto su di lei. Il consiglio che posso darle è valutare di effettuare dei colloqui con un professionista affinché possa avere spazio per approfondire questi eventi e ciò che attualmente "non prova".

Resto a disposizione,

Dr. Matteo Radavelli 

Dott. Matteo Radavelli

Dott. Matteo Radavelli

Monza e della Brianza

Il Dott. Matteo Radavelli offre supporto psicologico anche online