Ho 19 anni e ho da poco iniziato a cercare una nuova facoltà universitaria dopo un precedente tentativo andato male perché non mi piaceva il corso che stavo frequentando. Da quando ho lasciato quel corso i miei genitori continuano a farmi sentire un fallimento, sono entrambi delusi e pensano che io non abbia voglia di fare nulla nonostante abbia superato tutti gli esami con voti discreti e abbia cercato di impegnarmi al massimo pur facendo qualcosa che non mi stava piacendo.
Non penso che non abbiano il diritto di essere delusi, anzi, soltanto che la situazione continua ad aggravarsi. Mio padre è arrivato a dirmi che non vuole più mantenermi e che non dovrei studiare, che dovrei lavorare perché le persone come me non studiano per passione ma perché non hanno voglia di trovarsi un lavoro.
Mi sento solamente un peso economico per loro e in un certo senso lo sono perché la facoltà che frequentavo era costosa. Pur non lavorando ho iniziato a mettere da parte i soldi per comprarmi da mangiare da sola per proteggere quel minimo di autostima che mi è rimasta e per non sentirmi più dire che sono solo una mantenuta.
Durante tutti gli anni di liceo ho sempre preso voti alti per renderli orgogliosi, ero sempre la migliore, non sbagliavo mai ed erano contenti di me, ma da quando ho dato la maturità mi vedono come un mostro.
Ho la fortuna di avere una famiglia che ha sempre parlato apertamente di questi problemi, ma ogni volta che provo ad accennare all'argomento finiamo per urlarci contro a vicenda, litigando e accusandoci l'un l'altro.
Dopo tutti questi mesi di tentativi mi sono arresa all'idea che provare a parlarne non abbia senso perché non mi ascoltano e si arrabbiano subito.
Ho tentato anche di fargli capire che mettermi in croce per aver scelto una facoltà sbagliata può essere giusto fino a un certo punto, perché sono mesi che mi sento ripetere queste cose. Sanno bene che soffro d'ansia da quando sono nata, ho anche fatto delle sedute da uno psicologo qualche anno fa per questo problema (avevano insistito loro) e lo trovo veramente assurdo e un controsenso continuare a mortificarmi in questa maniera.
Ho talmente paura di sbagliare di nuovo adesso che non riesco a pensare o a fare le scelte che vorrei fare con tranquillità, in pratica non vivo più e non so come uscirne.