Salve,
volevo parlare di questo problema che mi porto da due anni non riesco a provare felicità o qualcosa quando provo a intraprendere una relazione e non riesco a spiegarmelo.
Ho avuto una relazione a distanza con una ragazza per due anni, lei era il mio punto fermo provavo vero amore per lei quando ci siamo lasciati lo abbiamo fatto per telefono e non ci siamo visti più. Successivamente ci siamo sentiti ogni tanto per un altro anno mentre lei cambiava strada, io sono rimasto indietro ho continuato a pensare a lei fino a pochi mesi fa, quando ho capito quale era il mio vero problema: la continua ricerca di una ragazza, di una persona da avere accanto, era questa la cosa che mi premeva.
In questo periodo ho trovato finalmente una ragazza che apprezzo in tutto e per tutto, ma allo stesso tempo non riesco a essere finalmente felice, ma continuo ad avere pensieri, una sorta di blocco a questa felicità e sono sicuro che chiunque trovi, mi si ripresenta sempre lo stesso blocco, non so piu con chi confidarmi di questo problema.
Accetto qualsiasi tipo di consiglio o pensiero grazie.
Gentile ragazzo,
sembra di capire che questa impossibilità ad essere pienamente felice si trascini all'incirca da quando si è lasciato con la prima ragazza. Se pertanto questo evento e tutto il periodo conseguente collegato a questa prima ragazza sono stati determinanti, andrebbero meglio indagati e risolti.
Potrebbe essere incappato in una storia sentimentale mal chiusa, ma è solo un'ipotesi che andrebbe vagliata da un colloquio clinico e, se così fosse, sarebbero assolutamente indicati dei colloqui terapeutici.
Le segnalo nel frattempo un articolo sulle storie sentimentali non chiuse che può trovare sul mio sito professionale.
Cordiali saluti
Roma
La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online
Caro Jacopo,
hai fatto bene a chiedere consiglio, ma ci sono pochi dettagli per potersi esprimere in merito.
Da ciò che scrivi posso solo ipotizzare che tu abbia "subito" la scelta della tua ex di chiudere la storia, quindi è probabile che tu debba ancora elaborare tale chiusura e trovare un senso.
Ma le mie sono solo ipotesi, sarebbe auspicabile analizzare, in un percorso individuale, il rapporto passato, quello presente, le modalità con cui tutto è avvenuto, insomma lo stile affettivo.
Ti consiglio di richiedere una consulenza psicologica per capire meglio di cosa necessiti per superare questo tuo "blocco", come lo chiami tu.
Per tutto il mese di ottobre ci sono tanti specialisti, me compresa, che offrono la prima consulenza gratuita, potrebbe essere l' occasione giusta.
Saluti
Salve Jacopo, dalle sue parole mi sembra di leggere una “ dipendenza affettiva” dal partner. La sua sofferenza nasce proprio dal concentrarsi e donarsi completamente all’altro ( come ha fatto nella sua storia passata ) dimenticandosi di se’, dei propri bisogni e desideri fino al punto di perdersi, di non sapere cosa si desidera e di cosa si ha realmente bisogno.
Il terrore dell’abbandono e della solitudine spesso ci portano a rinunciare a noi stessi, per questo il consiglio che mi sento di darle e’ di iniziare a dedicare del tempo a se stesso, ascoltandosi e osservando le sue emozioni. Deve ricominciare a conoscersi, chiedersi:” di cosa ho realmente bisogno?; cosa desidero?; cosa non voglio più nella mia vita?”. La ricerca di queste risposte le permetterà di tornare a volersi bene e affermare i propri bisogni con l’altro.
Non e’un percorso facile, sopratutto perché adesso si sente senza punti di riferimento, per questo e’ consigliabile, se da solo non riesce, una terapia che la guida lungo questo percorso di conoscenza che vada a reintegrare gli aspetti sani e modificare le convinzioni responsabili degli aspetti patologici della stima che ha di se stesso.
Si ricordi che la stima di se’ nasce proprio dalla capacità di dare valore alle proprie necessità, ai propri gusti e valori, senza rinunciarvi solo per garantirsi la presenza dell’altro. E’ la capacità di fare concretamente ciò che ci piace e ci gratifica.
Spero di esserle stata d’aiuto, per qualsiasi chiarimento può contattarmi ai miei recapiti.
Roma
La Dott.ssa Giulia Marzolo offre supporto psicologico anche online