Salve, è da qualche mese che sto vivendo una situazione particolare: sto frequentando un ragazzo e siamo amici “intimi“. Non ho mai avuto un rapporto del genere con nessun altro, sono sempre stata molto seria nelle relazioni precedenti e anche molto ferita. Lui è piu grande di me io ho 21 anni lui 29,la cosa peggiore è che circa un anno fa, io e questo ragazzo ci siamo frequentati in modo normale per circa due mesi ed ero cotta di lui ma lui scelse di tornare dalla sua ex con cui ha convissuto e sognava una famiglia. Poi lei lo ha scaricato, per vari motivi anche lavorativi ci siamo ravvicinati ed è più o meno 2/3 mesi che ci frequentiamo ma restando solo amici, alla fine sembriamo una coppia, non è solo sesso, parliamo di tante cose e anche fuori da casa le dimostrazioni di affetto non mancano, passiamo dei pomeriggi abbracciati a guardare film e a coccolarci, la sera tra amici e non ci nascondiamo più.. sto bene con lui davvero e ho paura di amarlo, sento che voglio proteggerlo e sono anche un po gelosa.. la cosa è evidentemente reciproca, lui mi sta dimostrando tanto. Non so perché mi sono messa in questa situazione, ho sempre preteso una certa serietà nei rapporti, per me è come essere caduta in basso, ma quando sto con lui non ha importanza. Allo stesso tempo non so se potrei fidarmi anche perché so che lui sente ancora la sua ex, si è trasferita non si vedranno mai più ma non riesce a staccarsi. Non voglio essere un rimpiazzo, non riesco a parlargli di quello che provo perché in fondo sono convinta che non mi ama e per me sarebbe umiliante e sta volta per colpa mia. Prima non potevo saperlo ma ora so com'è, anche se ci troviamo in un modo unico e c'è tanta sintonia, non ci credo. Ma alla fine è sempre la stessa storia perché mi attacco a uomini sbagliati che puntualmente mi fanno soffrire.. Forse bisogna soffrire per amare, forse non deve essere tutto rosa e fiori, forse dovrei dirgli ciò che provo e crederci se dovesse ricambiare.. O sono solo mie illusioni? Questo è ciò che penso ogni giorno e che non mi fa dormire. Consigli? Grazie in anticipo e scusate per il papiro.
Buongiorno Monica,
non credo che siano tutte illusioni. Lo sarebbero se da parte di lui non ci fosse completamente interesse ma, così non sembra da ciò che racconta. L'illusione sta nell'aspettativa che si ha nell'altro, in quello che si cerca e in ciò che l'altro può darci. Su tutto questo è importante parlare in maniera concreta e chiara per evitare di crearsi illusioni legate ad aspettative non corrisposte. Nel caso in cui lui fosse interessato solo ad un rapporto "intimo" e lei no, allora si, rischia di crearsi illusioni.
E' naturale faticare a fidarsi quando si è stati lasciati improvvisamente dopo aver costruito comunque un legame. Essere amici "intimi" e una scelta che state facendo entrambi ma sembra che però non provenga da una parte adulta ma da un lato bambino che vuole "divertirsi" con l'altro senza l'impegno nella costruzione di qualcosa.
Amore non è sofferenza e che invece non sia tutto rosa e fiori è possibile. Amore è impegno, rispetto ma sopratutto sincerità, legata ad un rapporto chiaro per entrambi. Non posso dirle che lui cambierà, anche perchè bisogna capire se l'altro è interessato ad investire una relazione con lei. La fatica che sembra essere di lui è quella del lasciare andare le persone e le relazioni, ma questo è un pezzo suo.
Se vuole un consiglio parli in maniera chiara con lui su quelle che sono le sue aspettative ma sopratutto i suoi sentimenti. Dal momento in cui lui le dirà i suoi, scelga ciò che è opportuno per lei.
In bocca al lupo
Resto a disposizione
Cara Monica,
No, Monica non è assolutamente vero che bisogna soffrire per amare e se questo ci accade spesso, probabilmente in noi ci sono delle insicurezze che andrebbero superate, per evitare di seguitare ad essere succubi di situazioni relazionali non equilibrate.
Capisco, inoltre che nella tua situazione sentimentale vi sono delle zone d'ombra, delle cose che non hai chiare ed è come se fosse meglio lasciare lì dove sono, nascoste, perchè hai paura che scoprendole, staresti ancora peggio...è come tentare di nascondersi dietro un dito. Devi andare a fondo, da sola o aiutata da qualcuno in grado di supportarti, e fare luce su questi "buchi neri" che rischiano di risucchiarti in un gorgo di dubbi e paure!
Credimi, è l'unico modo per liberarsi dai lati "sbagliati" delle nostre storie, e sentirsi finalmente liberi di essere veramente ciò che si è -e non quello che si vorrebbe o dovrebbe essere - con il proprio partner.
Restando a disposizione,
Cordialmente
Cara Monica,
nel tuo racconto noto tanta sofferenza ma anche tanta confusione.
Innanzitutto, una certa dose di sofferenza in amore c’è, come in tutte le esperienze umane direi, ma non è vero che non vi è amore senza sofferenza.
Mi dici ce state bene insieme, parlate moto e siete intimi, eppure pensi che lui non ti ami. Credo sarebbe importante poter parlare con lui di questa situazione, di come la vivi tu e di come la vive lui. Parte della sofferenza nasce anche dal fatto che non condividi con lui le tue sensazioni ed emozioni. In fondo anche questo fa parte dell’amore. Qualsiasi tipo di sentimento cresce se viene coltivato, tra di voi vi è un sentimento, ma come diventerà dipenderà da quanto tu e lui lo coltiverete.
Potrebbe esserti utile uno spazio di consulenza in cui meglio approfondire i tanti aspetti che hai portato nella tua domanda.
Cara Monica,
sarò diretto. Lei cosa vuol far da grande? Cerca un rapporto cosidetto "serio" e finalizzato? Beh si dia da fare e combatta per questo, proclami il suo amore e inviti il suo ragazzo a decidere da che parte sta. Oppure, come pare, ama esplorare un rapporto disimpegnato, senza certezze, vista anche la sua giovane età, e non ha il coraggio di ammetterlo? se sente che è così, se lo goda, metta a tacere i sensi di colpa e i condizionamenti culturali, che vedo molto presenti, e ....se son rose fioriranno. Se lei, invece, vuol rimanere a metà del guado, nè di quà nè di là finirà col solito vittimismo : " mi attacco a uomini sbagliati che mi fanno soffrire". Non vorrei, però, che la "sofferenza" fosse una costruzione atta a compensare il senso di colpa che sta dietro al desiderio di esplorare la vita. Ovviamente prenda questa mia analisi con tutti i benefici d'inventario e come spunto di riflessione, non avendo elementi appena sufficienti per darle un parere significativo. Mi faccia sapere se e quanto si ritrova, grazie.