Da qualche tempo ho un'amicizia con un borderline le cui caratteristiche sono andate evidenziandosi con il trascorrere del tempo, nella tipica sequenza idealizzazione, svalutazione, attacchi e offese. Pur parlandone, l'altra persona non si riconosce in questa dinamica e non riesce ad uscire dalla vorticosa instabilità emozionale ed estrema difficoltà a lasciarsi amare e pensare che qualcuno possa amarla senza poi deluderla. Lo so, è lo schema più o meno tradizionale di questa situazione.
Vengo alla domanda: considerati i mie vani tentativi, devo considerare il mio allontanamento come unica azione utile per entrambi, anche come possibile via di ripensamento/revisione della vita per l'altra persona? Altri suggerimenti? Consigli sul modo meno traumatico e più positivo/propositivo per un distacco che aiuti e non peggiori il quadro psicologico dell'altro?
Grazie per la risposta.