“Voglio solo l’amichetta del cuore”

Martina

Buongiorno, la famiglia per cui lavoro mi ha riferito che il piccolo di quasi 5 anni ha avuto difficoltà ad andare a scuola, piangendo e dimenandosi, mai successo. Premetto che ha cambiato le maestre e anche la maggior parte dei compagni, sono rimasti in pochi del gruppo dell’anno scorso mentre i nuovi arrivati sono più piccoli. Aggiungo che il bambino comunque non è un bambino che si isola o che ha difficoltà a socializzare, ma approccia spesso ( se non sempre) bambini più grandi con cui giocare, anche al parco. Ha riferito che le maestre sono cattive perché vogliono allontanarlo dalla sua amichetta del cuore (con lui in classe) per farlo sedere accanto ai bambini nuovi ma lui rifiuta categoricamente ( definito quindi permaloso dalle stesse maestre). Personalmente credo che l’anno scolastico sia appena iniziato, e sarebbe opportuno dare tempo e modo ai bambini di conoscersi, calcolando che è cambiato sia il gruppo classe che le insegnanti di riferimento ed è quindi necessario un momento di riassestamento. Magari piuttosto che puntare a far sedere il bambino in altro posto le maestre potrebbero svolgere attività ludiche o didattiche in gruppo così da farli conoscere meglio e stimolare la loro curiosità a passare più tempo insieme. Da quanto so li fanno stare molto seduti e non li portano neanche in giardino durante la ricreazione, dove magari potrebbero avere più margine di gioco libero ed esplorazione altrui.Mi affido però ai vostro pareri. Grazie!

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gent.le,

come Psicoterapeuta Psicologa conosco il contesto scolastico, molto complesso purtroppo, poiché le maestre non sono tutte formate per uno sguardo realmente professionale e rispettoso della diversità dei bambini. I bambini dovrebbero essere ascoltati, compresi, accolti ed educati verso una crescita. Le consiglio di parlare con i genitori di cio' che il bambino le ha raccontato e loro stessi cercheranno di affrontare questo con il figlio e le maestre.

Cordiali saluti 

Dr ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Roma

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Buongiorno,

La sua analisi è corretta trattandosi dell'inizio dell' anno scolastico, io credo che parlare con l' insegnante sarebbe opportuno, visto che il bambino incomincia ad avere i disagi che ha raccontato, non credo si tratti di capricci, penso al contrario che in un ambiente nuovo, desideri avere il conforto  della vicinanza con l' amichetta del cuore. 

Buona giornata 

Dott.ssa Loredana Massaro

Dott.ssa Loredana Massaro

Roma

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Buongiorno 

intanto mi sento di dirle che è incomiabile il suo interesse per questa famiglia che mi sembra anche andare oltre l'orario di lavoro. 
SÌ ha ben intuito che è molto presto per fare valutazioni sull'andamento dell'inserimento, il bambino può essere rifiutante verso queste novità (amici nuovi e maestre) e al momento potrebbe reagire in vario modo a queste frustrazioni (anche esagerando o dicendo cose non vere). Per cui è giusto monitorare e stare vicino a lui emotivamente nei momenti di frustrazione, avendo la pazienza di aspettare che la situazione faccia il proprio corso. Se tra un paio di mesi dovesse esserci ancora un disagio, allora sarà meglio che i genitori abbiano un colloquio con le maestre per concordare insieme la strategia di inserimento.

Dott.ssa Antonella Russo

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Roma

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Salve Martina, è sempre complicato entrare nella modalità di gestione di una classe poichè spesso il corpo docenti, conoscendo i bambini, non è avvezzo a consigli e pareri. Sicuramente è necessario parlare con le maestre di questa situazione che pare essere presente esclusivamente quando il bambino è a scuola. Spesso non è il COSA ma è il COME che fa la differenza: il bambino, magari senza spiegazione alcuna, si è ritrovato da un giorno all'altro in un classe che non è più quella che conosceva viste le dovute modifiche; bisognerebbe cercare di avere un pò di pazienza e magari anche spostarli di banco con vari bambini purchè però, se deve essere fatto subito ossia all'inizio dell'anno, in un modo giocoso che rispetti la sensibilità di ciascuno.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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