Freud affermava che il sogno é "la via maestra che conduce all'inconscio", sostenendo che tutta l'attività onirica consentisse di svelare le paure, i desideri più nascosti, i pensieri mai immaginati.
Esiste una nuova interpretazione che spiega il sogno come singola risposta alle rielaborazioni delle impressioni sensoriali di cui si é fatta esperienza nel corso della giornata. Si é rilevato dagli studi compiuti in varie Università del mondo che tutta l'attività onirica risente dei contesti culturali ed ambientali nelle loro diversità, con contenuti differenti in cui si evidenziano espressioni derivanti dalla quotidianità del sognatore ed aspetti comuni proprio relativi alla provenienza geografica.
Pertanto, i sogni nei soggetti statunitensi contengono spesso elementi come il cibo e gli animali ( non a caso, gli americani hanno la percentuale più alta del pianeta rispetto ai disturbi dell'alimentazione e possiedono, più di ogni altro popolo, un animale domestico); i brasiliani presentano sogni con contenuti relativi al sesso e con la presenza di emozioni forti ( si rifletta sul popolo brasiliano per la comprensione) e cosí via.
Quindi, i sogni oggi, nella loro interpretazione, tendono a confermare l'ipotesi di esperienze vissute nel quotidiano, piuttosto che risposte provenienti dall'inconscio.
Tuttavia, io ritengo che la validitá presentata dagli studi onirici compiuti da Freud resta una pietra miliare indelebile, fermo restando che bisogna, ai giorni nostri, prendere in considerazione anche gli studi successivi - quelli, compiuti, in particolare modo da Stanley Krippner ed i suoi allievi - che, aggiungono, un ulteriore tassello di comprensione della psiche del sognatore.
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