Caro Jacopo,
quando ci si relaziona con un'altra persona, nella comunicazione non interviene solo il verbale, ma anche la mimica del viso contribuisce a trasferire contenuti ed emozioni. Le espressioni del viso sono, come si sarà accorto, molto più comunicative delle parole, ed è per questo che fin da piccoli ci insegnano a controllarle, istruendoci su quali espressioni "si devono" tenere in particolari contesti, allo stesso modo in cui ci dicono cosa è giusto dire o meno perchè così richiede la nostra cultura sociale. Alcune persone possono utilizzare una "espressione pronta all'uso" come se fosse una maschera convenzionale da mettere sul viso tutte quelle volte in cui si trovano spiazzate da una comunicazione o situazione particolare e sentono istintivamente il bisogno di celare le proprie emozioni. Così, in queste circostanze, può accadere che mentre una persona utilizzerà sempre una espressione di sorpresa, un'altra magari ne assumerà una lievemente triste, un'altra ancora una sorridente, ma in questi casi l'emozione reale in quel momento non sarà quella manifestata del viso perchè, appunto, è solo una espressione di primo impatto.
Il sorriso che lei descrive mi fa pensare proprio a questo caso; potrebbe riflettere se le capita solo quando le riferiscono lutti oppure se verosimilmente le capita tutte quelle volte che rimane profondamente spiazzato, disorientato, emotivamente scosso.
In questo caso sarebbe una reazione normale, anche se comprendo il fastidio che può dare al suo interlocutore e conseguentemente a lei, che si trova in imbarazzo per una meta-comunicazione della mimica non adeguata alla situazione.
Nel caso invece le si presenti solo nella circostanza specifica del lutto, allora potrebbe essere sintomatico di una difesa che mette in atto come auto-protezione della sua psiche. In tal caso le consiglierei di richiedere una consulenza perchè le cause sarebbero sicuramente più profonde e delicate, per cui meriterebbero una analisi più attenta.
Cordialmente,