Salve a tutti spero potete aiutarmi,
sono una ragazza e mi sono rivolta ad una psicologa per problemi di autostima e per cercare di superare alcune delusioni della mia vita, soprattutto in ambito amoroso.
La mia e' una psicologa-terapeuta-sessuologa. Lei e' stata la mia prima e unica psicologa, purtroppo non avendo un lavoro fisso, abbiamo concordato di fare una seduta ogni 15 giorni.
Gia' dalla seconda seduta sento che provo un'attrazione fisica nei suoi confronti, ho resistito molto a dirlelo, ma alla fine mi sono fatta coraggio, mi ha visto che stavo male per questa cosa, ma lei non si e' espressa a riguardo...da quel momento ho pensato che era meglio non andarci piu', ma alla fine ho sempre preso appuntamento.
Nelle sedute successive non ne abbiamo piu' parlato di questa cosa, non so cosa pensa lei di me ora, mi trovo molto imbarazzata e mi sento 'stupida', sa che mi piacciono le donne e non vorrei che pensasse delle cose brutte su di me.
Non ho avuto molti miglioramenti da quando sono con lei, ma al momento abbandonarla non ci riesco proprio...non so nemmeno come dirlelo...non vorrei che poi mi pentissi in futuro e l'idea di iniziare un altro percorso con un altro psicologo non ne sono convinta...
Penso sempre a lei giorno e notte, e' un tormento e non so gestirlo piu' di tanto penso anche perche' nei sentimenti sono una vera e propria catastrofe, sono stata innamorata di donne che non mi hanno mai corrisposto e ho paura ancora di soffrire molto.
Temo anche di una sua reazione negativa nei miei confronti e se succedesse la cosa mi farebbe stare ancora peggio.
Ho letto su internet che questa cosa si chiama transfer ed e' piuttosto normale.
Grazie a chi mi rispondera'.
Salve Elena,
I sentimenti che si provano durante una psicoterapia nei confronti del terapeuta, di qualsiasi natura essi siano, prendono il nome di transfert come tu stesso affermi e sono il risultato della relazione terapeuta - paziente, della storia di vita di quest'ultimo e delle sue proiezioni interiori. Al di là dall'essere un intralcio alla terapia ne costituiscono un aspetto fondamentale per il suo progresso.
Ti invito a parlare perciò di nuovo liberamente, senza remore e preoccupazione, con la tua terapeuta di ciò che provi, anche dell'imbarazzo che ti porta a chiuderti e a non esprimerti Sono sicura che la mia collega saprà utilizzare tutto ciò adeguatamente all'interno del contesto professionale e per i fini terapeutici di cui hai bisogno.
In caso contrario, ciò se la tua terapeuta continua a colludere con il tuo atteggiamento di chiusura e non affronta apertamente ed adeguatamente la situazione, ti invito a cambiare terapeuta perché difficilmente una terapia così impostata porterà i benefici desiderati.
Sperando di esserti stata d'aiuto, resto a tua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Roma
La Dott.ssa Cinzia Cefalo offre supporto psicologico anche online
Buonasera Elena,
Si, è piuttosto normale che si attui un transfert verso il proprio terapeuta, poiché nella terapia individuale avviene una relazione tra due persone che entrano in una confidenza molto intima nonostante una delle due parti si esponga di meno. Il lavoro terapeutico dovrebbe essere fatto sulla relazione stessa, perciò credo che lei abbia fatto molto bene ad esprimere i propri sentimenti, in quanto sono essi stessi di aiuto per conoscersi meglio. Credo che la sua terapeuta non abbia riscontrato delle difficoltà nell'accettare questo suo sentimento perché se così fosse l'avrebbe certamente inviata ad un altro professionista. Perciò le suggerisco di esprimere ciò che riesce con onestà, così come ha fatto finora, in modo magari da comprendere anche meglio le difficoltà che dice di riscontrare nelle questioni sentimentali, direttamente nella gestione dei suoi sentimenti per la sua terapeuta.
Le auguro un buon lavoro e una vita serena.
Dott.ssa Michaela Mortera
Macerata
La Dott.ssa Michaela Mortera offre supporto psicologico anche online
Cara Elena, è giusto quello che hai letto relativamente al trasfert in psicoterapia!! Il trasfer parte dal concetto di 'spostare' perchè nel trasfert il paziente sposta/trasferisce sull'analista/psicoterapeuta i propri conflitti interni, causati dalle relazioni vissute dal paziente (soprattutto nell'infanzia).
Il tuo innamoramento verso l'analista potrebbe quindi essere dovuto al trasfert, come tu stessa hai rilevato. Tuttavia questo fa parte integrante della terapia stessa e ti consiglio di riportare tutto il tuo pensiero, tutta la sofferenza - che stai vivendo per questo tipo di 'innamoramento' - alla psicoterapeuta poichè è insieme a lei - durante la seduta - che dovete elaborare quanto sta accadendo in te, quali sentimenti, quali vissuti e quali sofferenze ti stanno attualmente coinvolgendo. Insomma devi assolutamente parlarne con l'analista. Non aver timori cerca di aprirti con lei ed insieme deciderete il da farsi. Con i miei migliori auguri ti saluto cordialmente.
Salve Elena
può accadere in una terapia di innamorarsi del terapeuta (donna o uomo non ha importanza). Si chiama transfert, è normale e la collega saprà gestire tranquillamente il momento.
Ne parli liberamente ed utilizzate il transfert come elemento di lavoro.
Ci vada tranquillamente e proponga l'argomento. Se la collega non volesse affrontare la questione, è lei che ha una difficoltà e ne può parlare col suo supervisore.
Elena comunque non se ne deve occupare lei.
Mi faccia sapere e coraggio!