Il venire a conoscenza di essere stati traditi provoca un terremoto delle nostre certezze di coppia (non mi ama più o forse non mi ha mai amato) con spesso riverberi e domande su noi stessi: colpevolizzarci di nostre mancanze individuali (non sono più attraente, coinvolgente, interessante) o poche attenzioni date al partner. E’ un’esperienza molto dolorosa e questo spiega il motivo per cui alcuni preferiscono non sapere e allontanano il sospetto del tradimento da parte del partner. In realtà riuscire ad affrontare il tradimento sentimentale ci aiuta a superare le nostre paure e a capire come rapportarci al legame di coppia.
Possono verificarsi diverse casistiche: il partner ci racconta il tradimento agito in passato e/o ancora in corso, che è una modalità per delegare la responsabilità, il carico emotivo del segreto e la scelta a chi ha subito il tradimento, una posizione molto scomoda in cui si chiede aiuto a chi è stato tradito (diverso se lo svelamento è il preambolo per interrompere la relazione con noi); il tradimento viene svelato da indizi dove il tradito si attiva e scopre la situazione in atto, senza che il partner lo sappia, quindi si pone la scelta di affrontare l’altro o meno, di decidere cosa fare del rapporto di coppia, scelta non facile da compiere quando si è in una tempesta emotiva; infine il tradimento viene alla luce casualmente dove entrambi i partner si ritrovano con il fatto conosciuto e la consapevolezza che l’altro è informato, qui c’è l’impatto emotivo della scoperta improvvisa.
Proprio perché il sapere di essere (stati) traditi è a livello emotivo destabilizzante, occorre evitare azioni impulsive che potrebbero danneggiare noi e/o la coppia. Il tradimento viene spesso visto come la causa di una relazione che va in sofferenza, invece è l’esito infelice di un legame in crisi. Seguendo questa premessa va deciso se seguire una via individuale o di coppia, affrontare il tradimento stando su noi stessi o sulla relazione, sia che ci rivolgiamo ad un professionista psicologo psicoterapeuta sia che utilizziamo solo le nostre risorse personali, familiari e amicali. In questi momenti il coinvolgimento della propria rete può essere di grande supporto, contenendo comunque dei rischi in quanto gli altri sono in relazione anche con il partner ed entrano nell’intimità del nostro rapporto sentimentale.
Un iniziale sostegno psicologico individuale può servire a gestire le emozioni del momento, a capire come muoverci, cosa vogliamo, ad evitare agiti impulsivi sull’onda emotiva. Successivamente se si decide di voler capire insieme al partner se ci sono i presupposti per continuare nel legame reciproco occorre affrontare, tramite una terapia di coppia o da soli in un dialogo costruttivo e non di reciproche accuse, le cause della crisi, capire le risorse attuali ed i vincoli del rapporto, cercare di migliorare la comunicazione, la condivisione e la progettualità.
Se il nostro obiettivo è continuare a stare in questa coppia, un punto di partenza imprescindibile per chi è stato tradito è accettarlo e da lì ripartire per far crescere la fiducia nell’altro e nel legame.
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