Sempre più spesso è possibile constatare quanto la molteplicità e la contraddittorietà delle informazioni cui siamo sottoposti generi confusione, spaesamento; un disagio sottile ma che non per questo risulta meno pericoloso e, talvolta, distruttivo. Ed è un fatto che moltissime persone tendono sempre di più a vivere, per così dire, “ancorate” alle “verità” che vengono diffuse continuamente; la TV, i giornali, l’opinione di certi “leaders” ma anche quella degli “esperti” condiziona sempre più massicciamente le nostre scelte, le nostre abitudini quotidiane, il nostro pensiero e a volte anche il nostro modo di sentire. Che cosa dovremmo fare, pensare, provare, tutto (o, per fortuna, quasi tutto) appare già codificato, detto, stabilito e, quando non lo è, ricorriamo immediatamente a qualche tipo di risposta preconfezionata per colmare il disagio che proviene da questo “vuoto”. La sensazione di essere incapaci, inadatti a produrre da noi stessi le risposte di cui abbiamo bisogno è, oggi, uno dei problemi centrali che riguardano il disagio psicologico; la Via dell’Autostima è un primo momento attraverso il quale cercare di ridurre questo disagio, riposizionandosi al centro di se stessi, al “timone” della nostra vita, riducendo al minimo i condizionamenti e , soprattutto, il loro impatto psicologico ed emotivo sul nostro benessere.
Autostima oggi è un termine stracolmo di insidie. Il pericolo maggiore è quello di cedere all’inganno dello specchio, finendo poi come la Strega di Biancaneve che incontra la propria rovina per non sapere che fare nel giorno in cui lo Specchio non le dice e non le mostra più ciò che attendeva. Un’Autostima fatta di conferme esterne, puramente materiali, misurabili non può che essere uno “standard” che ogni volta va rivisto costringendoci a constatare via via la nostra inadeguatezza e la nostra “poca” Autostima. Esiste una Via diversa, una via che volge lo sguardo all’interno, disfandosi di immagini riflesse e illusioni. Una via non per forza breve ma, questo si, pratica, personale, verificabile. L’Autostima cresce ogni giorno attraverso gesti, parole, silenzi, comportamenti capaci, più che di “confermare” chi siamo, esplorare, scoprire cose di noi non note e, quindi, nuove. Senza “scoperte” l’Autostima diviene pian piano un museo, un mausoleo, anche ricco e pregiato ma il più delle volte morto, sepolto, triste. Non un diario ma quasi, piuttosto, un’Agenda dell’Autostima con punti chiari e precisi su cui basare osservazioni, note, come quelle di un ricercatore davanti al mistero che sta indagando e poi, al momento opportuno, indicare la strada da seguire giusta “per me”. Se vuoi puoi scoprire di più di tutto questo e trasformare la tua giornata in una avventura alla scoperta di sé.
Dott.Mario Bianchini
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