Connettersi e riconnettersi con se stessi.

Viviamo in un’epoca di sovrastimolazione costante: notifiche, aspettative sociali, responsabilità lavorative e relazioni complesse si intrecciano ogni giorno, rendendo difficile mantenere un contatto autentico con se stessi. L’identità personale è spesso sommersa da strati di obblighi e condizionamenti esterni che possono disconnetterci dal nostro vero io. 

Nel tumulto della vita moderna, dominata da ritmi incessanti e richieste continue, trovare il tempo per connettersi con se stessi può sembrare un lusso. Eppure, questa connessione è una necessità fondamentale per coltivare equilibrio interiore, chiarezza e benessere. la capacità di connettersi e riconnettersi con se stessi è fondamentale per il benessere psicologico e per una vita vissuta con autenticità e consapevolezza.

La connessione con se stessi.

Connettersi con se stessi significa ascoltare la propria voce interiore, riconoscere le proprie emozioni e accettare ogni parte di sé, inclusi i propri limiti. È un atto di auto-compassione e autenticità, che permette di allineare i propri valori con le proprie azioni. Quando siamo connessi, siamo in grado di prendere decisioni più consapevoli e vivere in armonia con ciò che conta davvero.

Connettersi con se stessi significa stabilire un dialogo aperto e sincero con la propria interiorità, comprendendo e accettando emozioni, pensieri e desideri. Questo processo implica un livello profondo di auto-consapevolezza, auto-accettazione e auto-compassione (Neff, 2003).

Essere connessi con se stessi non significa vivere isolati dagli altri, ma saper distinguere la propria identità dalle influenze esterne, riuscendo così a prendere decisioni che rispecchino i propri valori autentici.

Perché ci disconnettiamo da noi stessi?

La disconnessione interiore può essere il risultato di vari fattori:

-Sovraccarico emotivo: L’eccessiva pressione psicologica può portare a ignorare i propri bisogni per concentrarsi su ciò che è urgente piuttosto che su ciò che è importante.

-Condizionamenti sociali: L’esigenza di adeguarsi alle aspettative altrui può spingere le persone a reprimere aspetti essenziali della propria identità.

-Eventi traumatici: Situazioni particolarmente dolorose o stressanti possono generare meccanismi di difesa che allontanano la persona dalla propria realtà emotiva.

-Tecnologie e distrazioni: L’iperconnessione digitale può compromettere la connessione con se stessi, sostituendo momenti di introspezione con stimoli esterni continui. 

La riconnessione con se stessi, è il processo mediante il quale si recupera l'autenticità perduta. Essa può essere ostacolata da esperienze traumatiche, stress prolungato, dipendenze, relazioni tossiche o semplicemente dallo scorrere della vita quotidiana. 

Riconnettersi con se stessi significa ristabilire un legame profondo con la propria essenza, spesso offuscata da ritmi frenetici, aspettative esterne o esperienze difficili. È un processo che richiede consapevolezza, pazienza e intenzione, ma che offre benefici straordinari per la qualità della vita.       

Riconnettersi non è un'azione unica, ma un viaggio continuo verso la scoperta e l'accettazione di sé. Questo processo include:

1) Riconoscere le proprie emozioni: Dare un nome alle emozioni e comprenderle senza giudizio.

2) Esplorare i propri valori: Identificare ciò che conta davvero nella vita e agire in coerenza con esso.

3) Accettare il proprio passato: Riconoscere che gli errori o le esperienze difficili fanno parte del proprio percorso, senza lasciare che definiscano chi siamo.

4) Coltivare la presenza: Imparare a vivere nel momento presente, lasciando andare il peso di preoccupazioni passate o future.

Strategie per connettersi e riconnettersi con se stessi

  1. Mindfulness e meditazione: La pratica della mindfulness aiuta a riconoscere e accettare ciò che si sta vivendo nel momento presente. (Kabat-Zinn, 1990).

    Esercizio:

    • Trova un luogo tranquillo e siediti comodamente.

    • Respira profondamente e focalizzati sulle sensazioni fisiche del respiro.

    • Osserva i pensieri che emergono senza giudicarli o trattenerli.

    • Dedica 10 minuti al giorno a questa pratica, aumentando progressivamente la durata.

  2. Scrittura riflessiva: Mettere per iscritto i propri pensieri ed emozioni aiuta a chiarire e dare voce a ciò che si prova realmente.

    Esercizio:

    • Ogni giorno, dedica almeno 15 minuti alla scrittura libera, senza preoccuparti della forma o della coerenza.

    • Focalizzati su come ti senti, cosa desideri e cosa temi.

  3. Dialogo interiore positivo: Spesso siamo i nostri peggiori critici. Sviluppare un dialogo interiore più compassionevole è essenziale per riconnettersi con se stessi.

    Esercizio:

    • Ogni volta che emergono pensieri negativi, prova a riformularli in chiave positiva e realistica.

    • Chiediti: "Se un amico mi parlasse di questa situazione, come lo incoraggerei?"

Impatto del riconnettersi

Riconnettersi con se stessi ha effetti trasformativi: maggiore chiarezza mentale, miglior gestione dello stress, relazioni più autentiche e, soprattutto, un senso di pace interiore. È un cammino che richiede impegno, ma ogni passo porta un senso di libertà e autenticità sempre più profondo. 

Questo viaggio verso la riconnessione con se stessi non è lineare e non ha una meta definitiva. È un continuo scoprirsi e riscoprirsi, vivendo in armonia con ciò che si è veramente. Un dono che ci accompagna per tutta la vita.

Il supporto psicologico nella riconnessione con se stessi

Un percorso psicologico rappresenta un'opportunità preziosa per esplorare, comprendere e trasformare i propri mondi interiori. Attraverso il supporto di un professionista, possiamo imparare a riconoscere i nostri schemi comportamentali e emotivi, sviluppare strategie per affrontare le sfide e, soprattutto, costruire una relazione più sana e autentica con noi stessi.

La terapia aiuta a creare uno spazio sicuro in cui possiamo esplorare senza giudizio le nostre paure, aspirazioni e blocchi. Inoltre, è uno strumento fondamentale per la crescita personale, poiché ci offre le chiavi per migliorare la nostra autostima, la resilienza e il benessere generale.

Il supporto psicologico può giocare un ruolo fondamentale nel processo di riconnessione con se stessi, soprattutto quando ci si trova di fronte a traumi o periodi di profonda confusione. La terapia psicologica offre un contesto sicuro in cui esplorare emozioni, esperienze e pensieri senza giudizio.

  • Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): Aiuta a identificare e modificare pensieri negativi e convinzioni disfunzionali che possono ostacolare la connessione autentica con se stessi (Beck, 2011).

  • Terapia Centrata sulla Persona: Basata sull’empatia e sull’accettazione incondizionata, facilita l’espressione autentica di sé e la scoperta dei propri valori (Rogers, 1961).

  • Psicoterapia Psicodinamica: Favorisce la consapevolezza dei conflitti inconsci e delle dinamiche irrisolte che possono interferire con la propria autenticità (Freud, 1917).

  • Mindfulness-Based Therapy: Promuove l’accettazione del presente, riducendo l’identificazione con pensieri negativi e migliorando la consapevolezza di sé (Kabat-Zinn, 1990).

Il sostegno di un professionista della salute mentale può guidare la persona a esplorare le proprie emozioni e a costruire un senso di identità più stabile e autentico. Le tecniche utilizzate possono variare a seconda del terapeuta e delle esigenze specifiche della persona, ma l’obiettivo resta quello di facilitare un percorso di riconnessione autentica con il proprio io.

Un viaggio continuo

Riconnettersi con se stessi non è un traguardo da raggiungere una volta per tutte, ma un cammino continuo. Le sfide della vita possono temporaneamente farci deviare, ma la bellezza di questo viaggio sta proprio nella possibilità di tornare, ogni volta, più consapevoli e radicati. In ultima analisi, connettersi con se stessi significa investire nel rapporto più importante della nostra vita: quello con noi stessi. È un dono che possiamo farci per vivere in modo più pieno, autentico e sereno.

Connettersi e riconnettersi con se stessi è un processo continuo e dinamico, che richiede consapevolezza, impegno e gentilezza verso di sé. È un percorso che non ha una fine precisa, ma che offre benefici in ogni fase, portando maggiore autenticità e benessere nella vita quotidiana.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Bibliografia

  • Kabat-Zinn, J. (1990). Full Catastrophe Living: Using the Wisdom of Your Body and Mind to Face Stress, Pain, and Illness. Delta.

  • Neff, K. D. (2003). Self-compassion: An alternative conceptualization of a healthy attitude toward oneself. Self and Identity, 2(2), 85–101.

  • Beck, A. T. (2011). Cognitive Therapy: Basics and Beyond. Guilford Press.

  • Rogers, C. R. (1961). On Becoming a Person: A Therapists View of Psychotherapy. Houghton Mifflin.

  • Freud, S. (1917). Introductory Lectures on Psycho-Analysis.

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