Il quadro generale in cui ci muoviamo impone a tutti noi e agli psicologi in particolare alcune riflessioni e adattamenti di metodo.
Il contatto in questo momento è importante ma è un contatto diverso da quello a cui siamo abituati a pensare. La situazione richiede la minimizzazione del contatto diretto, e la sua sostituzione con modalità alternative (a distanza, tramite l'ausilio di strumenti tecnologici).
Psicologia e tecnologia.
In generale, le nuove tecnologie hanno radicalmente modificato il nostro stile di vita, il nostro modo di relazionarci col mondo, il nostro modo di vivere le emozioni e di progettare la vita e richiedono un adeguamento anche ai professionisti che fanno della relazione con l’altro la base di ogni intervento.
L'uso della tecnologia rappresenta per chiunque, specialmente in questo periodo caratterizzato da una restrizione del movimento, una importante risorsa non solo per alimentare costruttivamente le nostre reti di relazione o in ottica funzionale all'apprendimento o al mantenimento del lavoro, ma anche perchè rende accessibile un aiuto psicologico per poter affrontare un disagio che altrimenti rimarrebbe inascoltato.
Malgrado ciò, il ricorso alla tecnologia con questa ultima finalità è ancora relativamente poco diffuso, nonostante numerosi studi scientifici ne abbiano validato l’efficacia nei più disparati contesti clinici. Sembrerebbe infatti esserci, in questo ambito, una generale diffidenza iniziale nei confronti dei servizi psicologici online rispetto a quelli tradizionali, che coinvolge i nostri utenti ma anche noi psicologi.
In cosa consiste la consulenza psicologica online?
Si tratta di un intervento a distanza, mirato a supportare una persona nell'attraversare e superare in maniera costruttiva un momento difficile della sua vita, aiutandola a attivare le risorse necessarie per ripristinare il suo benessere, o sostenerla nella crescita personale e nel cambiamento.
Quali sono le modalità dell’intervento psicologico online?
- e-mail e messaggistica:
permettono la comunicazione in tempo reale ma solo testuale. Le chat (whatsapp, facebook o messenger) in particolare vengono normalmente utilizzate per i primi contatti tra psicologo e utente con la finalità d’inquadrare la domanda d’aiuto e talvolta anche nella prosecuzione della relazione per facilitare un supporto in momenti specifici quando non è utilizzabile altra modalità;
- colloquio telefonico e videconsulenza:
whatsapp o piattaforme quali skype o zoom permettono una comunicazione non solo in tempo reale ma integrata con audio e/o video arricchendo così la comunicazione della possibilità di trasmettere e comprendere i messaggi verbali (parole e loro significato), paraverbali (volume, timbro, ritmo, velocità della voce) senza perdere le informazioni relative alla comunicazione non verbale (la mimica facciale, i gesti, la postura).
In entrambi i casi, lo psicologo e la persona non interagiscono nello stesso spazio e non condividono lo stesso setting esterno (contesto e spazio fisico).
La figura dello psicologo è dunque chiamata a cambiare insieme a tutte le altre attività umane, a rendersi più vicina e accessibile ai bisogni dell’utenza.
Una professione moderna si evolve e si adegua alle risorse che la tecnologia fornisce, senza perdere però i riferimenti valoriali che la caratterizzano, senza sminuire i principi deontologici che l’hanno resa credibile.
In conclusione, é' possibile che in futuro molto cambierà anche da questo punto di vista, e questa modalità che sino a ieri si scontrava spesso con scetticismo e pregiudizi, diventi una risorsa cui attingere sempre, in alternativa o affiancando un percorso in presenza, cambiando così nell'immaginario comune anche la nostra professione.
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