L'artista con il brano "il peso della valigia" intende narrare del percorso di vita di ognuno di noi fatto di sogni, desideri, ma anche difficoltà e disillusioni.
Il brano segue l'andamento cronoevolutivo della vita di una persona, cominciando dalla fase evolutiva: nella prima e seconda strofa narra di una bambina che comincia ad apprendere le prime regole che governano il mondo e facendo le sue prime esperienze comincia a riempire la sua valigia con ciò che per lei era importante in quel momento e che si porterà con sè per sempre.
Già queste prime esperienze hanno un "peso" nella vita di un individuo e pongono le basi per la costituzione del proprio sistema di credenze e della propria immagine di sè.
Poi si cresce, e quei desideri che sognavamo da piccoli cominciamo a sentire la necessità di vederli realizzati e nella terza strofa l'autore fa riferimento al periodo preadolescenziale in cui la ragazza comincia a sognare e desiderare tante cose che finiscono dentro la sua valigia, assieme al resto, in attesa di poter realizzare ciò che desidera.
Il ritornello di questa canzone vuole sottolineare ciò che nella vita di una persona rappresenta le sofferenze, le disillusioni, le esperienze non costruttive che potrebbero aver minato le credenze e l'immagine di sè, così come le precipitazioni ed il maltempo possono mettere a rischio la valigia ed il suo contenuto.
In questa bellissima strofa però, il cantante vuole anche evidenziare la capacità di resilienza e di fronteggiamento delle situazioni che ognuno di noi ha: l'essere umano infatti è "programmato" a resistere e continuare a lottare, nonostante le difficoltà.
Spesso in terapia dico che dobbiamo essere come il leone; egli è il re della foresta non perchè è un ottimo predatore ma perchè non si arrende. Si stima infatti che il leone perda in media 8 volte la sua preda ma è considerato il re della foresta perchè non si arrende e la nona volta è quella vincente!
Tornando al nostro brano la quinta strofa fa riferimento a tutte quelle occasioni in cui abbiamo provato a raccontare a qualcuno dei nostri malesseri ma spesso non ci siamo sentiti accolti, sostenuti e supportati.
La mancanza di supporto durante un momento di crisi genera un bisogno represso e non soddisfatto; riusciamo solo parzialmente a far qualcosa per noi stessi e ciò che non riusciamo a fare finisce nella nostra valigia costituisce un complesso esperienze negative apprese.
Da quel momento in poi abbiamo capito che gli altri non hanno modo, tempo o spazio per noi e dobbiamo farcela da soli. La conseguenza di questo schema appreso è che noi siamo totalmente responsabili della nostra vita e dunque dobbiamo prestare molta attenzione alle decisioni che prendiamo per evitare in seguito di pagarne le conseguenze.
Questo schema di rigidità determina conseguenze cognitive e comportamentali a cascata e proprio per questo motivo il cantante restituisce nel brano l'immagine di una donna molto stanca che non riesce più a sostenere il peso della valigia.
L'ultima strofa è quella che preferisco in assoluto perchè mi fa entrare idealmente nel mio studio di psicoterapia a svolgere il lavoro più bello del mondo: aprire la valigia.
Già, perchè chi viene in terapia ha idea di trasportare con sè tanti mostri nella sua valigia, talvolta crede di essere tanto diverso dagli altri proprio perchè non ha mai trovato accoglienza e accudimento, il confronto con gli altri è sempre deleterio.
Quello che si fa in terapia è proprio aprire questa valigia e osservare la bellezza delle cose che ognuno di noi ha conservato selezionando fra tanti stimoli ed esperienze: a volte in valigia finiscono anche cose che credevamo ci servissero ma poi abbiamo riscontrato il contrario, oppure oggetti o persone che pensavamo ci facessero star bene ma forse non è così... e allora più che pensare alle nostre credenze disfuzionali lavoriamo su questi oggetti in valigia e ci chiediamo se è davvero necessario conservare tutto o se di qualcosa possiamo liberarci.
Ecco, dopo aver sistemato la nostra valigia, guardandola bene cominciamo ad apprezzarla di più perchè riusciamo a vederci tutto ciò che ci rappresenta.
Ecco, molto romanticamente questo è uno dei diversi modi con cui spiegherei il mio lavoro: faccio guardare allo specchio le persone finchè non si apprezzano.
Questo magnifico e profondo brano è giunto al termine, ma noi continuiamo a riempire la nostra valigia, la tua cosa contiene?
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