LE CAUSE DEI FALLIMENTI DELLA NOSTRA MEMORIA
Queste frequenti sviste che vi preoccupano possono avere diverse cause. La più diretta è la mancanza di attenzione nel momento in cui si sta acquisendo l’informazione. Le difficoltà a mantenere l’attenzione possono derivare dalla stanchezza. Esse sono aggravate dalla mancanza di sonno, che gioca un ruolo determinante per la memorizzazione: ce ne accorgiamo tutti che siamo davvero poco efficaci al lavoro o a scuola, quando abbiamo dormito poco la notte precedente!
Altri fattori che possono causare dèfaillance nell’assimilazione di informazioni e hanno effetti nocivi sul cervello sono l’ansia e lo stress.
SCOMMETTI SULLA CONCENTRAZIONE!
Se fate una domanda ma non ponete attenzione alla risposta che vi viene data, avete un’alta probabilità di non ricordarla! Quando ricordi male, spesso la causa è una mancata concentrazione o attenzione e di conseguenza memorizzi male.
Secondo il neurobiologo Isnard “la memoria affonda le sue radici nel presente attraverso l’ascolto di noi stessi e degli altri e ancora attraverso l’osservazione del mondo che ci circonda”. Se voi appoggiate i vostri occhiali su un tavolo mentre state parlando con i vostri figli, o li lasciate in bagno mentre aprite l’acqua della vasca, avete grandi probabilità di non sapere più dove gli avete messi quando li cercherete.
La questione quindi è di ri-imparare a concentrarsi. Le attività come lo joga o la meditazione possono aiutare molto in questo senso. Ma ci sono anche delle precauzioni pratiche che si possono adottare nella quotidianità: ad esempio evitare di fare più cose alla volta (quando ci è possibile!) e fare le cose con più calma. L’attenzione e la concentrazione si sviluppano inoltre attraverso degli esercizi molto semplici: i giochi dei 7 errori o delle sessioni di osservazione intensa di un tavolo con oggetti o di un paesaggio in cui ci si sforza di ricordare più dettagli possibili.
SOSTIENI LA TUA MEMORIA!
Per sviluppare le vostre capacità di memorizzazione e rafforzare la memoria niente è meglio dell’apprendimento. Ci sono tantissimi modi di tenere allenata la memoria nella vita quotidiana: imparare una canzone, dei proverbi o delle liste di parole, provate a memorizzare la lista della spesa invece che scriverla. Allenando la memorizzazione con semplici esercizi ogni giorno favorite l’ancoraggio di nuove informazione alla vostra mente. Per esempio ripetete più volte mentalmente il nome della persona che vi hanno appena presentato, avrete più possibilità di ricordarlo. Se siete studenti, leggete con la massima attenzione l’argomento di studio prima di addormentarvi, una buona notte di sonno consoliderà i contenuti.
Non dimenticate inoltre che la memoria è anche sensoriale: niente di meglio dei vostri sensi, il gusto, il tatto, l’odorato… per aiutarvi a rievocare i ricordi. La maddalena di Proust, vi dice qualcosa?
LA NECESSITA’ DI DIMENTICARE
Solitamente l’oblio viene visto in modo negativo. Tuttavia, dimenticare è essenziale quanto memorizzare. L’oblio fa parte dei processi della memorizzazione dal momento che agisce da filtro alle informazioni in entrata. Questo fa in modo che vengano codificate solo le informazioni realmente essenziali, a scapito di altre che invece vengono soppresse. Perché ad esempio mantenere in memoria un numero di telefono che utilizzerete una sola volta (e che se necessario lo ritroverete in rubrica o in internet?)
Il Dimenticare diviene un problema quando invece riguarda informazioni importanti.
… e se ci ricordassimo cosa abbiamo mangiato due mesi fa? A 14 anni? Il 10 marzo di un dato anno a mezzogiorno? Ci ritroveremmo rapidamente sommersi dai ricordi! Questo è quello che succede agli “ipermnestici”: queste persone hanno una memoria eccezionale, ma né soffrono più che beneficiare di tali superpoteri. Inoltre, ricordare un informazione precisa richiede molto più tempo per una mente sommersa dai ricordi. Infine, il sonno ha un ruolo chiave nel processo di memorizzazione.
DORMIRE BENE PER MEGLIO RICORDARE
Quando si dorme poco accade che la concentrazione e l’attenzione sono meno efficaci: integriamo meno facilmente le nuove informazioni. Così la mancanza di sonno nuoce alla memorizzazione durante il periodo di veglia. Ma non è la sola conseguenza: tutte le interruzioni del sonno profondo vanno a corrodere il consolidarsi delle informazioni acquisite in memoria durante la giornata. Nel cervello, l’ippocampo è essenziale per la prima tappa del processo di memorizzazione. Ma le informazioni memorizzate dovranno essere trasferite verso la corteccia prefrontale, qui si depositeranno nel lungo termine. E’ proprio durante il sonno che avviene quest’ultima e fondamentale tappa che viene di conseguenza compromessa se non si dorme abbastanza.
Inoltre durante il sonno, avviene un’ulteriore importante processo: il cervello si “auto-pulisce” nell’eliminare le tossine accumulate durante la giornata.
Se volete, dunque, conservare nel tempo una buona memoria, la qualità e la durata del sonno non sono da trascurare ma attenzione: meglio evitare i sonniferi, poiché hanno anch’essi un effetto assai deleterio per la memoria!
Dott.ssa Nadia Calderaro
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