La pre-adolescenza rappresenta una fase cruciale nello sviluppo, caratterizzata da profondi cambiamenti biologici, cognitivi e sociali. In questo contesto, le attività extrascolastiche, come sport, musica, teatro o volontariato, possono svolgere un ruolo significativo nel plasmare il benessere e le capacità dei ragazzi. Tuttavia, non mancano i dibattiti sui benefici e i rischi associati a una vita altamente strutturata rispetto a una più libera e meno programmata.
Pre-adolescenti molto impegnati: vantaggi e rischi
I ragazzi che partecipano regolarmente a molte attività extrascolastiche tendono a mostrare diversi vantaggi, ma anche alcune criticità:
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Benefici cognitivi e accademici
Studi dimostrano che le attività strutturate possono migliorare le capacità cognitive, come memoria, concentrazione e risoluzione dei problemi. Ad esempio, la pratica musicale è stata associata a un incremento delle abilità matematiche, mentre gli sport di squadra favoriscono il pensiero strategico. Tuttavia, un’agenda eccessivamente piena può portare a stanchezza mentale, riducendo l’efficacia dello studio e abbassando i risultati accademici. -
Competenze sociali
Le attività di gruppo favoriscono l’empatia, la cooperazione e le abilità di comunicazione. I ragazzi impegnati in sport o progetti collettivi sviluppano spesso una maggiore resilienza e capacità di gestione dei conflitti. Al contrario, l’eccesso di impegni può limitare il tempo per relazioni spontanee, fondamentali per lo sviluppo di legami emotivi profondi. -
Benessere emotivo
Partecipare ad attività extracurricolari offre un senso di appartenenza e realizzazione, riducendo il rischio di isolamento e bassa autostima. Tuttavia, un carico eccessivo di impegni, spesso imposto dai genitori, può generare stress, ansia da prestazione e ridurre il tempo dedicato al riposo e al gioco libero.
Pre-adolescenti con meno attività strutturate
I ragazzi meno coinvolti in attività programmate hanno spesso più tempo libero per il gioco spontaneo, la creatività e la riflessione personale. Questo approccio, però, presenta anche dei rischi:
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Creatività e autonomia
La mancanza di impegni strutturati consente ai pre-adolescenti di esplorare passioni personali e sviluppare un senso di indipendenza. Tuttavia, l’assenza di una guida o di stimoli esterni potrebbe limitare l’esposizione a nuove esperienze e competenze. -
Socializzazione
La riduzione di interazioni strutturate può limitare l’apprendimento di dinamiche sociali, come la collaborazione e la competizione sana, ma offre più opportunità per relazioni intime e significative nel contesto familiare o tra amici stretti. -
Prestazioni accademiche
I ragazzi meno coinvolti in attività extrascolastiche hanno più tempo per lo studio e il riposo, ma potrebbero mancare di alcune competenze trasversali, come la gestione del tempo e la disciplina, tipiche di chi segue routine più impegnative.
Confronto delle performance: uno sguardo equilibrato
La ricerca evidenzia che il beneficio delle attività extrascolastiche dipende in gran parte dalla qualità e dalla quantità degli impegni. I pre-adolescenti più impegnati tendono a eccellere in contesti strutturati e a sviluppare competenze specifiche, mentre quelli con meno impegni mostrano maggior flessibilità e capacità di adattamento creativo. Tuttavia, entrambi i gruppi possono soffrire di squilibri: l’eccesso di attività può compromettere il benessere psicofisico, mentre la mancanza di stimoli strutturati può limitare la crescita sociale e cognitiva.
Il ruolo dei genitori e degli educatori
Spetta agli adulti il compito di bilanciare gli impegni dei ragazzi, considerando le loro inclinazioni personali, i livelli di energia e il bisogno di tempo libero. È essenziale:
- Promuovere un dialogo aperto con i ragazzi per comprendere le loro preferenze e i loro limiti.
- Evitare pressioni eccessive, garantendo momenti di riposo e gioco libero.
- Valutare la qualità delle attività: non tutte le esperienze sono uguali; è fondamentale scegliere quelle che offrono opportunità di crescita autentiche.
Conclusione
Il confronto tra pre-adolescenti molto impegnati e quelli meno coinvolti in attività strutturate evidenzia come entrambi i modelli abbiano punti di forza e criticità. Un equilibrio tra attività organizzate e tempo libero non strutturato sembra essere la chiave per favorire uno sviluppo armonioso, in cui i ragazzi possano eccellere accademicamente, socializzare efficacemente e mantenere un benessere psicofisico duraturo.
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La consapevolezza è il vero lusso che ci cambia la vita! Dr. Elena De Franceschi Psicologa clinica e.defranceschi@psicoaosta.com info@psicoaosta.com
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