Pre-adolescenti e attività extrascolastiche: un’analisi delle performance cognitive, sociali e scolastiche

La pre-adolescenza rappresenta una fase cruciale nello sviluppo, caratterizzata da profondi cambiamenti biologici, cognitivi e sociali. In questo contesto, le attività extrascolastiche, come sport, musica, teatro o volontariato, possono svolgere un ruolo significativo nel plasmare il benessere e le capacità dei ragazzi. Tuttavia, non mancano i dibattiti sui benefici e i rischi associati a una vita altamente strutturata rispetto a una più libera e meno programmata.

Pre-adolescenti molto impegnati: vantaggi e rischi

I ragazzi che partecipano regolarmente a molte attività extrascolastiche tendono a mostrare diversi vantaggi, ma anche alcune criticità:

  1. Benefici cognitivi e accademici
    Studi dimostrano che le attività strutturate possono migliorare le capacità cognitive, come memoria, concentrazione e risoluzione dei problemi. Ad esempio, la pratica musicale è stata associata a un incremento delle abilità matematiche, mentre gli sport di squadra favoriscono il pensiero strategico. Tuttavia, un’agenda eccessivamente piena può portare a stanchezza mentale, riducendo l’efficacia dello studio e abbassando i risultati accademici.

  2. Competenze sociali
    Le attività di gruppo favoriscono l’empatia, la cooperazione e le abilità di comunicazione. I ragazzi impegnati in sport o progetti collettivi sviluppano spesso una maggiore resilienza e capacità di gestione dei conflitti. Al contrario, l’eccesso di impegni può limitare il tempo per relazioni spontanee, fondamentali per lo sviluppo di legami emotivi profondi.

  3. Benessere emotivo
    Partecipare ad attività extracurricolari offre un senso di appartenenza e realizzazione, riducendo il rischio di isolamento e bassa autostima. Tuttavia, un carico eccessivo di impegni, spesso imposto dai genitori, può generare stress, ansia da prestazione e ridurre il tempo dedicato al riposo e al gioco libero.

Pre-adolescenti con meno attività strutturate

I ragazzi meno coinvolti in attività programmate hanno spesso più tempo libero per il gioco spontaneo, la creatività e la riflessione personale. Questo approccio, però, presenta anche dei rischi:

  1. Creatività e autonomia
    La mancanza di impegni strutturati consente ai pre-adolescenti di esplorare passioni personali e sviluppare un senso di indipendenza. Tuttavia, l’assenza di una guida o di stimoli esterni potrebbe limitare l’esposizione a nuove esperienze e competenze.

  2. Socializzazione
    La riduzione di interazioni strutturate può limitare l’apprendimento di dinamiche sociali, come la collaborazione e la competizione sana, ma offre più opportunità per relazioni intime e significative nel contesto familiare o tra amici stretti.

  3. Prestazioni accademiche
    I ragazzi meno coinvolti in attività extrascolastiche hanno più tempo per lo studio e il riposo, ma potrebbero mancare di alcune competenze trasversali, come la gestione del tempo e la disciplina, tipiche di chi segue routine più impegnative.

Confronto delle performance: uno sguardo equilibrato

La ricerca evidenzia che il beneficio delle attività extrascolastiche dipende in gran parte dalla qualità e dalla quantità degli impegni. I pre-adolescenti più impegnati tendono a eccellere in contesti strutturati e a sviluppare competenze specifiche, mentre quelli con meno impegni mostrano maggior flessibilità e capacità di adattamento creativo. Tuttavia, entrambi i gruppi possono soffrire di squilibri: l’eccesso di attività può compromettere il benessere psicofisico, mentre la mancanza di stimoli strutturati può limitare la crescita sociale e cognitiva.

Il ruolo dei genitori e degli educatori

Spetta agli adulti il compito di bilanciare gli impegni dei ragazzi, considerando le loro inclinazioni personali, i livelli di energia e il bisogno di tempo libero. È essenziale:

  • Promuovere un dialogo aperto con i ragazzi per comprendere le loro preferenze e i loro limiti.
  • Evitare pressioni eccessive, garantendo momenti di riposo e gioco libero.
  • Valutare la qualità delle attività: non tutte le esperienze sono uguali; è fondamentale scegliere quelle che offrono opportunità di crescita autentiche.

Conclusione

Il confronto tra pre-adolescenti molto impegnati e quelli meno coinvolti in attività strutturate evidenzia come entrambi i modelli abbiano punti di forza e criticità. Un equilibrio tra attività organizzate e tempo libero non strutturato sembra essere la chiave per favorire uno sviluppo armonioso, in cui i ragazzi possano eccellere accademicamente, socializzare efficacemente e mantenere un benessere psicofisico duraturo.

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💎 La consapevolezza è il vero lusso che ci cambia la vita!   Dr. Elena De Franceschi 👩‍🎓Psicologa clinica 📧e.defranceschi@psicoaosta.com 📨info@psicoaosta.com

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