Bambina che non riesce ad integrarsi

Virginia

Buongiorno, ho una preoccupazione che non mi abbandona dall'inizio della scuola. Mia figlia di 6 anni ha iniziato la scuola primaria, va volentieri, svolge i compiti in maniera impeccabile ma quando vanno in giardino resta da sola perché dice che nessuno gioca con lei perché nessuno gli chiede di giocare e sembra che in piccola parte ne soffra. Ho provato ad insistere dicendogli che anche lei deve chiedere di giocare ma niente, mi dice che si dimentica di chiedere e resta da sola. Alla scuola dell'infanzia giocava tranquillamente. La bambina è molto timida, con chi non conosce fa molta fatica a parlare e sfortuna vuole che è capitata in una classe in cui non conosce nessuno. Chiedo un gentile consiglio. Grazie

7 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Virginia, 

complimenti per i consigli che ha già dato a sua figlia. Provi anche a chiedere un colloquio con le insegnanti e magari far presente la sua difficoltà. 

Alla sera quando torna a casa chieda dei compagni, si faccia raccontare a cosa giocano o se riesce vada lei fuori da scuola a prenderla e inizi a parlare con qualche mamma e magari proporre di fare qualcosa insieme (andare al parco, mangiare un gelato, ecc. )

Se la difficoltà dovesse persistere le consiglio di valutare un breve percorso di supporto psicologico per sua figlia dove indagare quali siano le sue paure, trovare insieme ad un esperto maggiori strategie e pian piano aumentare la propria autostima.

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive e/o eventuale consulenza online.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Virginia, sicuramente il fatto che sua figlia sia una bambina timida che si è trovata in una classe dove non conosce nessuno, potrebbe rallentare la sua capacità di fare conoscenza con gli altri bambini, ma questo non significa non farà amicizia con nessuno. Quello che potrebbe fare è innanzi tutto cercare di capire con sua figlia se nella sua classe c’è una bambina/o che le ispira simpatia (magari per somiglianza con qualche sua/o amico della Materna, o per modo di fare…); una volta identificato il compagno/a si può aiutarla a preparare una frase che la possa aiutare ad avvicinarsi a quella bambina/o, banalmente “Vuoi giocare con me ?” “Posso giocare con te?”. Si può provare a far finta di essere quella bambina ed organizzare una specie di scenetta. In questa modo, una volta arrivata a scuola, l’ansia che prova nell’avvicinarsi agli altri sarà più gestibile. Se non dovesse funzionare, un’altra soluzione potrebbe essere quella di chiedere aiuto all’insegnante per coinvolgere tutti i bambini, ad esempio, in un gioco a coppie in modo che sua figlia possa vivere un rapporto uno a uno con un altro compagno/a con cui potrà fare amicizia.

Spero di essere stata di aiuto

Cordiali saluti

Gillone Erika

Dott.ssa Erika Gillone

Dott.ssa Erika Gillone

Alessandria

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Buongiorno, se è una bimba timida sarebbe stato di aiuto organizzarsi per stare in classe con qualcuno che era con lei alla materna

Provi a interagire lei con qualche mamma di classe facendo da tramite, per organizzare un pomeriggio al parco o una merenda per rompere il ghiaccio

A disposizione per qualsiasi necessità

Saluti

Dottssa Belinda Doria 

Buongiorno

mille passaggio dalla scuola materna alle elementari è un primo passaggio importante nella crescita e per molti non è facile, poiché richiede capacità sia cognitive che relazionali diverse. Io le consiglio se non lo ha già fatto di parlarne con la maestra per capire come si relaziona con i suoi compagni. Le conceda innanzitutto tempo per ambientarsi e fare amicizia. Se le difficoltà permangono o vede difficoltà anche in altre aree le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo infantile per una consulenza.

Resto a disposizione 

Saluti

Dr.ssa Parolini

 

Dott.ssa Maria Enrica Parolini

Dott.ssa Maria Enrica Parolini

Verona

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Buongiorno Virginia. In un periodo come l’ingresso a scuola possono esserci dei primi periodi in cui i bambini faticano a relazionarsi con i pari, che generalmente sono rivolti più a loro stessi e ai compagni che già conoscono. Potrebbe essere utile in prima istanza anche rivolgersi alle insegnanti, che vedono in prima persona le dinamiche della classe per avere un primo supporto e capire come sua figlia si pone nei confronti delle situazioni e dei compagni. In seconda battuta, se la situazione dovesse persistere, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo per valutare la situazione ed eventualmente aiutare vostra figlia ad adottare tecniche utili per l’inserimento in un nuovo gruppo.
Se lo ritiene necessario mi rendo disponibile anche online per un confronto più approfondito.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

Buongiorno Virginia, la scuola è iniziata da pochissimo tempo e, se la bambina è timida e non conosce nessuno, è possibile che tenda ad isolarsi. Forse desidera fare amicizia e non sa come fare. Anche gli altri bambini sono impegnati ad adattarsi ad una nuova situazione, il passaggio in prima è sempre un momento delicato.

Probabilmente, dopo questa prima fase di "riscaldamento", i bambini cominceranno a conoscersi meglio e a cercarsi reciprocamente.... non si sentono ancora un gruppo...

Nel frattempo cosa si potrebbe fare?

- Lavorare sull'educazione emotiva a scuola e a casa;

- parlare con le insegnanti;

- farla incontrare con qualche compagna al di fuori della scuola;

- approfondire il motivo della timidezza (con l'aiuto di un esperto se è elevata).

Un caro saluto,

Mari

Cara Virginia,

ciò che le può essere utile è rivolgersi alle mestre e ai maestri di sua figlia, affidandosi e fidandosi di loro, rimanendo aperta alle loro osservazioni e ai loro consigli. Io lavoro spesso con gli insegnanti e li ritengo professionisti attenti e sensibili. Loro possono darle una visione, un'osservazione utile e, normalmente, gli stessi insegnanti lavorano per favorire l'integrazione e lo stare bene insieme di tutti gli alunni. Un'altra possibilità è cercare un dialogo con figlia, senza essere insistente ma anche accettando le sue risposte e riprendendo il discorso in più occasioni se necessario. La risposta di sua figlia quando dice che si dimentica di chiedere è "sospettosa" perchè significa che non le viene spontaneo andare verso le compagne. Questo è un aspetto da approfondire...

La saluto e le auguro di risolvere la sua preoccupazione.

Elena Fioraso

Dott.ssa Elena Fioraso

Dott.ssa Elena Fioraso

Vicenza

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