Salve, mio figlio a novembre compirà 3 anni e mezzo e ha iniziato quest'anno l'asilo comunale, i primi gg di inserimento andava con piacere, la seconda settimana hanno fatto metà giornata e lui era tranquillo partecipava alle attività e quant'altro. Quando ha iniziato orario pieno , con pranzo a scuola sono cominciate le crisi di pianto e soprattutto richiesta di risposta a domande continue e dello stesso contenuto. Faccio un esempio la mattina piange o si lamenta già dal risveglio continuando a dire mamma chi mi accompagna a scuola? Poi è chi mi viene a prendere ? Ma io sono bravo o cattivo? Mamma se mi comporto bene mi compri un gioco? E se mi comporto male? Allora alle mie risposte poi sorride come se acquistassi sicurezza , se magari lo rispondo con toni più decisi mi risponde facciamo pace , e dammi un bacino , no due bacini e voglio venire in braccio. Dopo lunghi discorsi sembra che abbia capito che deve andare a scuola e deve stare sereno perché c'è sempre chi lo vada a prendere anche se io sono a lavoro ecc finché non arriva fuori scuola, pianti sfrenati, richiesta di fare passeggiate prima di entrare e quando entra a scuola la maestra mi dice che si rifiuta di partecipare alle attività e tutta la giornata no stop continua con fare lamentoso a chiedere di mamma papà, nonni ecc. E a ripeterle chi lo verrà a prendere ( ovviamente lo sa perché la sera prima continua a chiedermi e voler sapere come sarà la sua giornata il mattino seguente , chi lo accompagnerà, chi lo andrà a prendere ecc) Inoltre non mangia, neanche ci prova. Premetto che l 'anno scorso ha frequentato il nido per 3 mesi, e la situazione era quasi uguale, la frequenza è stata sospesa perché fu poi ricoverato 8gg per covid, giorni in cui io anche io ero ricoverata in procinto del parto e quindi sono stati con lui alternandosi il papà e la nonna, poi quando é nata sorellina lui l'ha vista direttamente con me a casa al rientro dall'ospedale. Inoltre io sono pendolare, quindi lavoro lontano da casa. Non riesco a capire se questo suo comportamento possa derivare dalla mia lontananza , dalla gelosia per la sorellina o dal trascorso ricovero senza di me che abbia potuto far scattare in lui qualche pensiero negativo. Lui ha propria negazione del distacco perché anche se andiamo ad una cerimonia non vuole mai stare con l'animazione chiede di noi, che dobbiamo stare anche noi lí seduti, socializza, ama colorare giocare a casa fa tutto o comunque quando ci vede presenti a me o il papà accanto a lui, ma a scuola niente neanche con i compagni si integra, la maestra dice che ha solo l'obiettivo di lamentarsi e riuscire a tornare a casa. Non so a volte se acconsentirlo e come comportarmi. Le maestre dicono che collaborando insieme passerà, ma in che modo non mi e chiaro.