Gentile Rosa,
innanzitutto complimenti per l’attenzione che dimostri nei confronti dei tuoi alunni, anche perché la tempestività nel segnalare problematiche e disagi spesso è fondamentale per intervenire con successo.
Nel caso specifico, prima di parlare con i genitori, cercherei di notare altre “spie” per capire se c’è qualche effettiva difficoltà. Innanzitutto, se siete più insegnanti, parlerei con i tuoi colleghi per vedere se la distrazione è presente anche nelle loro ore di lezione. Poi verificherei il rendimento scolastico, sia nella tua materia che nelle altre, per verificare se ci sono effettive difficoltà di apprendimento. Quindi verificherei il comportamento del bambino, come si relaziona con compagni e insegnanti, se rispetta le regole e i divieti, se svolge, e come, quello che gli viene richiesto oppure è svogliato, oppositivo o particolarmente lento. Cerca di notarne l’umore: se ti sembra sereno e allegro, anche se magari introverso, piuttosto che nervoso, aggressivo, irritabile o eccessivamente ansioso. E’ possibile che il bambino, se non ci sono altri elementi sintomatici e problematici, semplicemente si annoi, (magari è un bambino particolarmente sveglio o intelligenteo creativo e bisognoso di stimoli diversi), o sia un suo modo innocuo, mentre ascolta, di sfogare un po’ di ansia, o magari è solo stanchezza di fine anno. Io ti consiglierei di “osservarlo” per un po’, magari chiedigli di mostrarti quello che scarabocchia e parlane con lui, e, se invece noti qualche altro elemento preoccupante, parlane sicuramente con i genitori confrontandoti con loro sulle difficoltà e risorse del figlio.
Nella speranza di essere stata chiara e abbastanza esaustiva, ti auguro buon lavoro. In caso ti rimangano dei dubbi, ti consiglio di chiedere consiglio ad uno psicologo specializzato nel lavoro con i bambini