Mie figlia viene esclusa dai compagni di classe durante la ricreazione

claudio

Buongiorno, ho un problema a scuola di mia figlia ed un dubbio. Lei fa la terza elementare e praticamente gioca sempre da sola a ricreazione, le compagne non la fanno mai giocare con loro, delle rare volte capita che qualcuna ci giochi ma perché è lei a chiederlo e SUPPLICANDO di giocare (me lo ha riferito proprio lei). Oggi è stata male e non è andata a scuola e si è messa a disegnare 8 fogli A3 da sola, li ha spillati ed a detto che li porta a scuola e li colora la, tanto sta sempre da sola a ricreazione almeno fa qualcosa che le piace. questa cosa mi manda veramente fuori di testa. Le maestre già dalla seconda elementare avevano detto che mi a figlia aveva dei problemi (Problema dei Figli Unici lo hanno chiamato, che ancora sinceramente non so cosa sia) e che sarebbe stato opportuno farla vedere. abbiamo chiesto quale fossero questi problemi in maniera chiara, è stato riferito che la bambina si distrae spesso, mette dalle matite alle penne in bocca, ritaglia, colora, disegna e regala i fogli alle maestre, le abbraccia… insomma cose che sinceramente a mio parere non sono da psicologi. comunque ora stiamo affrontando anche questa fase facendo delle visite mirate per lei e noi genitori. Dai primi incontri che ha fatto con lo specialista, è uscito fuori che è una bambina molto intelligente, solare, iperattiva e pure loro si sono stupiti della richiesta delle insegnanti. Faccio presente che mia figlia ha un carattere molto espansivo, è una bambina che gioca con tutti, nessuno escluso. Dovunque l’abbiamo mandata, dalla piscina hai centri estivi ha sempre socializzato in maniera eccellente con le compagne, istruttori ed addirittura con i genitori delle compagnette, anche quando andiamo fuori in vacanza non abbiamo mai avuto questo problema di esclusione, solo a scuola! Visto che a scuola chi dovrebbe controllare certe cose, invece di agire e cercare di insegnare la socializzazione tra le persone non fa nulla, mi chiedo se cambiando SCUOLA potrebbe essere un trauma per mia figlia, vorrei evitare spiacevoli situazioni. grazie e buona giornata.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno, a mio parere credo che il lavoro di rete possa essere utile. Se possibile chiederei allo psicologo/a di fare un incontro con le maestre e i genitori in modo da capire davvero di cosa si tratta.

Per il cambio di scuola lo chieda a sua figlia. Stiamo parlando di lei ed è giusto che possa scegliere. Noi la possiamo aiutare facendole presente i pro e i contro e fare il passaggio con il professionista. Ricordiamole che siamo lì per lei e la accompagneremo sempre per qualunque percorso seguirà.

Rimandiamole tutte le qualità che vediamo in lei.

 Buona vita

Dott.ssa Giada Casumaro

Dott.ssa Giada Casumaro

Modena

La Dott.ssa Giada Casumaro offre supporto psicologico anche online

Gentilissima, difficile dire cosa sarebbe meglio fare per sua figlia, se cambiare scuola o meno. Sicuramente il cambiamento derivato dal trasferimento in un'altra scuola potrebbe essere fonte di ulteriore stress. Capisco la sua preoccupazione e me ne dispiaccio ma quello che mi sento di consigliarle è di attenersi a ciò che dice lo specialista che al momento ha in cura la bambina. Purtroppo problemi di esclusione a scuola sono frequenti ma questo non significa per forza che il problema risieda in sua figlia. Difficile esprimere un parere più preciso a riguardo. Le auguro comunque che questo problema possa risolversi per il meglio, per qualsiasi altro dubbio rimango se vuole a disposizione.

Saluti, Dott.Ssa Margherita Nobile 

Gentile Claudio ,

mi spiace la situazione che state vivendo, mi rendo conto che non deve essere facile. Purtroppo sono dinamiche interne ai gruppi queste. Molto spesso quando ci sono problematiche del gruppo classe chi ne fa le spese è la persona più sensibile, che diventa simbolo della questione. Effettivamente le insegnanti in questo caso possono fare molto. I bambini seguono il modello degli adulti di riferimento ed escludere qualcuno non è mai bello. Non credo che cambiare scuola debba essere per forza il passo obbligato. Anche perchè è formativo anche per i bambini il fatto di affrontare i conflitti. Proverei ad organizzare un incontro insegnanti/psicologi/genitori, al fine di sensibilizzare il gruppo di riferimento sulle problematiche che posso sorgere. Non abbia timore ,comprendo le ansie e le preoccupazioni da genitore ma le assicuro che sono dinamiche molto comuni. Solo che giustamente quando colpiscono fanno male. Nel caso in cui necessitaste di un supporto, resto a disposizione anche online.

Dott.ssa Simona Ilardo

Dott.ssa Simona Ilardo

Napoli

La Dott.ssa Simona Ilardo offre supporto psicologico anche online

Salve sig. Claudio,
Non definirei l'idea di un cambio scuola come "giusta" o "sbagliata" di per sè. È un'opzione che può essere vagliata. Il mio consiglio, però, è di porla come soluzione ultima alla fine di un processo.
Prima starei sul comprendere ed affrontare la problematica nel modo più esaustivo possibile (perché la decisione finale sia frutto di una scelta ragionata e non di un agito istintivo, che - seppur comprensibile - sarebbe più faticoso da accogliere, sia per voi che per la bambina).
Chiedere delle risposte alla scuola è più che lecito; per questo motivo esistono momenti di incontro tra genitori ed insegnanti: spazi di scambio importantissimi che vanno difesi sempre. Chiedete un ulteriore spazio in cui porre le vostre domande e in cui ricevere risposte più chiare. Bene che possa aiutarvi in questo processo anche lo specialista che sta conoscendo la vostra bambina. Per quanto possibile, è fondamentale potersi riconoscere sempre - tutti - come alleati nella crescita dei nostri bambini.
Al termine di questo, ogni scelta può essere la migliore per la vostra situazione.

Un caro saluto,
Dott.ssa Gloria Spada.

Gentile utente,

il cambio di scuola potreste valutarlo insieme alla psicologa che vi sta seguendo. Inoltre, visto che sua figlia ha già 8 anni, potrebbe parlarne direttamente con lei per capire se la situazione che sta vivendo le pesa e se questo cambiamento possa rappresentare una soluzione: di sicuro mi sento di dirle che non si crea un trauma per un cambio scuola (a meno che non ci siano fattori più complessi dietro). E' invece possibile che essere esclusa dalle compagne si riveli un problema a lungo andare poiché la socialità diventa sempre più importante man mano che i bambini si avvicinano al momento della pubertà. Se lei però ha notato che sua figlia non ha mai avuto difficoltà a socializzare in altri contesti, potrebbe essere proprio la situazione attuale a non essere favorevole, motivo per cui non escluderei di inserirla in un altro plesso. Le auguro il meglio e resto a disposizione per eventuali chiarimenti, Dott.ssa Giorgia Maimone