Ciao, ho trovato per caso questo angolino … in quanto ero in cerca magari di consigli per facilitare e aiutare la mia bimba.
Ho una bimba di 4 anni, che sta affrontando il suo primo anno di scuola materna… abbiamo fatto la prima settimana che per entrare a scuola piangeva ma poi appena mi allontanavo dopo una decina di minuti smetteva.. in accordo con la maestra, andavo a riprenderla tutti i giorni alle 11...al suo rientro a casa, risultava sempre tranquilla e raccontava qualcosa di come aveva svolto le sue 3 ore di scuola… al 6 giorno ha preso un forte raffreddore e alterazione così è stata a casa circa 5 giorni + weekend … al suo rientro a scuola con uscita sempre prevista alle 11.. vengo chiamata dalla maestra dopo un paio di ore perché non smetteva di piangere e quindi di andarla a riprendere… oggi come secondo gg dopo il rientro, alle 11 stavo fuori scuola x entrare e mi richiama di nuovo la maestra per dirmi che non aveva smesso un attimo di piangere nonostante avesse provato in vari modi a distrarla… alla sua uscita appena mi vede molto contenta, mi ha raccontato della sua giornata serena senza dirmi che era stata a piangere, e gli ho detto che sapevo fosse stata tutto il gg a piangere vicino con la maestra e lei mi ha risposto si perché voglio mamma… ma mamma torna subito gli ho risposto hai visto ti ho ripresa subito? E lei non risponde e dice di non voler andare a scuola già domani .. consigli? Grazie mille a chi mi risponderà.
L'inserimento nella scuola dell'infanzia è un passaggio molto importante per ogni bambino che si ritrova in un posto nuovo e con persone che non conosce; è quindi normale che nei primi giorni ci siano delle difficoltà. Non conosco nello specifico le vostre abitudini, ma è probabile che a causa della pandemia la bambina abbia passato molto tempo insieme e lei e che quindi questo distacco sia ancora più difficile. Consiglierei di mostrare interesse per quello che la bambina racconta all'uscita di scuola, senza rimarcare le cose spiacevoli, come il fatto che ha pianto tutto il tempo, ma chiedendo cosa ha fatto di divertente, come si chiamano i compagni...
Chi la accompagna al mattino non deve scappare via se la bambina piange, ma guardarla negli occhi e rassicurarla che tornerà a un determinato orario, quello reale (dire al bambino torno subito quando poi invece passeranno ore lo potrebbe disorientare).
Consiglierei quindi di vedere come vanno le cose per circa due settimane e se continuano ad esserci delle difficoltà potrebbe chiedere consigli ad un esperto per valutare meglio e più nello specifico la vostra situazione.
Dott..ssa Ficola
Psicologa Pediatrica
Roma
La Dott.ssa Melanie Ficola offre supporto psicologico anche online
Gentile Jessica
sua figlia sta richiedendo un tempo di inserimento all’asilo che è dato dalle esigenze personali della bambina e che non deve per forza adeguarsi ad una tabella oraria.
Certo la maggior parte dei bambini sia adatta a tale tabella oraria, ma appunto la maggior parte; c’è sempre qualcuno che esprime necessità personali, senza che questo debba essere visto come un problema.
Se sua figlia non sembra essere turbata da rientri anticipati, vedrà che in breve tempo la cosa si sistemerà.
Abbia un atteggiamento di fiducia, spiegando bene a sua figlia a che ora andrà a riprenderla, allungando lentamente la presenza a scuola e vedrà che quando la bambina apprezzerà le attività proposte sarà contenta di andarci.
Oppure ci andrà tranquillamente anche se dirà di preferire lo stare a casa.
Nel caso avesse bisogno, si affidi ad uno psicologo anche on line, per di un confronto su strategie e interventi educativi.
Un augurio
Giordana Milani
Biella
La Dott.ssa Giordana Milani offre supporto psicologico anche online
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive e comprendo le difficoltà che possa generare sia alla piccola che a voi genitori. Ciò che descrive, sembrerebbe essere ascrivibile ad un quadro di ansia da separazione: è probabile che la bambina non si senta sicura al momento della separazione associato poichè evidentemente percepisce il distacco in maniera minacciosa temendo di non ottenere un ricongiungimento sereno con la figura di riferimento. Tuttavia, questa è teoria nel senso che sarebbe opportuno un consulto psicologico al fine di conoscere nel dettaglio la storia della bambina e tutto il processo di azioni antecedenti alla separazione per entrare a scuola, oltre all'esplorazione dei pensieri e vissuti emotivi della bambina connessi a tale situazione.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott. FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online