Buonasera, scrivo queste righe per domandare le conseguenze di un rapporto del mio genere con una madre. Mia mamma è sempre stata una persona generosa e disponibile, soprattutto nei miei confronti, non mi ha mai fatto mancare nulla.
Ma a questo suo carattere ha sempre alternato isteria, vittimismo, depressione, e talvolta qualche alzata di mano su di me. Io oggi, più che maggiorenne mi ritrovo con una madre amorevole che non ho mai stimato e che non ammiro, odio il suo vittimismo, e odio il suo modo di pensare, completamente estraneo al mio. Non le ho mai detto inoltre in vita mia che è bella, non ce la posso fare, ma non perché sia brutta, ma proprio perché è talmente lontano questo tipo di approccio con lei, che mi provoca quasi imbarazzo.
Completamente differente è il rapporto con mio padre, lui non c'è mai stato, sempre assente, per giustificati motivi, eppure lo ammiro, è un modello per me, anche se so che ha sbagliato tanto, anche più di mia madre. Vorrei solo capire da dove derivano questi sentimenti e in cosa eventualmente si evolveranno, grazie.
Salve
il fatto che lei si ponga queste domande è già il presupposto per iniziare un percorso che la porterà a comprendere le motivazioni per cui il suo rapporto con sua madre è strutturato così.
Probabilmente ci sono dei conflitti irrisolti che col tempo hanno modificato la relazione.
La risposta non c'è se non si lavora insieme per comprendere le cause di questi meccanismi.
Se vuole può contattarmi in privato e possiamo valutare se iniziare un percorso insieme, io lavoro sul territorio di Bologna e provincia. Diversamente le suggerisco di consultare uno psicologo o psicoterapeuta nella sua zona.
Nel frattempo le faccio i miei auguri
Bologna
La Dott.ssa Veronica Cascone offre supporto psicologico anche online
Buonasera William
le emozioni che proviamo, belle o brutte che siano, sono vitali e vanno accolte ed ascoltate, proprio come sta facendo lei con queste riflessioni. Quando siamo bambini, di solito, tendiamo ad idealizzare i nostri genitori, a vederli belli e perfetti, forti ed invincibili, e questo è importante perchè ci permette di sentirci al sicuro e di avere dei modelli cui ispirarci. Crescendo però gradualmente questa illusione dovrebbe scomparire e piano piano dovremmo cominciare a guardare ed accettare i nostri genitori per quello che realmente sono, e non per quello che vorremmo che fossero o che fossero stati. Se per il bambino era inconcepibile provare sentimenti negativi verso un genitore magari per paura di perdere il suo amore, per l'adulto non è più così, non deve più proteggerlo e può essere libero di provare ciò che realmente sente. Avere emozioni "negative" verso un genitore può essere legittimo, indipendentemente dall'amore che prova nei suoi confronti.
Per poter comprendere le origini di ciò dovrebbe scavare nella sua storia e dare voce al William bambino per cercare di capire quali reali bisogni non sono stati soddisfatti inconsapevolmente da sua madre. Tuttavia per fare questo le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico con un professionista che sappia guidarla e sostenerla in questo viaggio.
Cordiali saluti