Cinque gravidanze x concluderne solo due. Due figli cercati e desiderati sui quali desideravano riversare tutto l'amore che mai ho avuto ne' potuto dare provenendo da una famiglia ermetica d'affetto ed avendo trovato un partner arido ed insensibile.
La secondogenita, la femmina, tanto desiderata. Cresciuti praticamente con me in quanto x ragioni di servizio il padre lavora praticamente dal tardo pomeriggio.
Quindi mattina e pomeriggio loro a scuola, io in ufficio pronta ad aspettarli all'uscita per accompagnarli alle attività pomeridiane. Poi a casa tutti e tre e cena e coccole prima di andare a letto.
Crescendo lei si stacca e comincia a rispondere male, non toccare un bicchiere, peggiorare a scuola e nell'attività sportiva.
Sono io che mantengo queste attività come anche le scuole private. Infischiandosene altamente mia figlia compie alcuni gesti eclatanti che mi mandano in completa frustrazione.
Chiedo l'intervento del padre che, immancabilmente, prende le sue parti mentre, presente lei, mi rovescia addosso improperi di ogni tipo.
Anni di sopportazione cercando di fare continuamente sorprese (viaggi, abiti, accessori che spesso rifiuta senza nemmeno guardare) dimenticano le cattiverie di entrambi ed essendo sempre la prima che umilmente tende la mano.
Poche settimane orsono trovo una chat tra padre e figlia dove alternativamente mi definiscono pazza, dove lei gli ricorda che lui ha promesso che scapperanno insieme, dove lui le giura che la salverà da questa situazione, dove mi deridono se, successivamente ad un litigio, faccio finta di nulla e trattengo le lacrime Intanto lei continua a non spostare un bicchiere e restare con il telefono in mano quelle poche volte che è in casa in attesa di sedersi a tavola con il piatto già colmo.
L'altro figlio ha la sindrome di Asperger e quindi quando questa violenza verbale si scatena non interviene. Sono sola e incapace di reazione