In Psicoterapia della Gestalt il terapeuta non si occupa dell’interpretazione del sogno, lo utilizza come strumento utile per facilitare il processo terapeutico. Il sogno è la via regia per l’integrazione, in genere contiene materiale che la persona non è riuscita ad “assimilare”.
Il lavoro con i sogni in Psicoterapia della Gestalt inizia con il racconto al tempo presente del sogno, la persona descrive rivivendolo; in genere il sogno contiene un messaggio esistenziale che il paziente è invitato a individuare.
Una delle tecniche per lavorare con il sogno è l’immersione; il terapeuta fa domande descrittive per ampliare lo scenario, chiede alla persona cosa prova, come sente il corpo di fronte alle immagini del sogno.
Nel sogno si possono ritrovare sia tracce di residui del giorno precedente che contenuti metaforici relativi alla propria vita; questi ultimi possono rappresentare stimoli simbolici come emozioni e sensazioni oppure gli oggetti del sogno possono simboleggiare l’organizzazione dell’Io, messaggi indiretti del corpo, fasi del processo esistenziale che la persona sta vivendo oppure tematiche legate al piacere e all’eccitazione.
Tutte le figure, gli oggetti e i simboli presenti nel sogno sono aspetti o parti del sognatore che hanno bisogno di essere integrati.
In genere il primo sogno che il paziente fa all'inizio della terapia è molto significativo in quanto in esso sono espresse tutte le aspettative e le paure che la persona vive nell'iniziare il suo percorso terapeutico.
Una domanda utile nel lavoro sui sogni è “Cosa manca in questa immagine?”; questo ci permette di portare l’attenzione sulla mancanza e dunque sul bisogno della persona.
Il terapeuta presta attenzione al modo in cui la persona racconta il sogno, al processo che si sta disvelando, alle difficoltà che il paziente sta portando.
Esistono diverse tipologie di sogni; ad esempio i sogni che si ripetono più volte nell’esperienza del paziente rappresentano delle gestalt inconcluse. Ci sono poi i sogni della “chiarezza” in cui la persona sogna un progetto di trasformazione per la propria esistenza. Infine ci sono sogni legati ai residui del giorno prima.
Nella fase iniziale della terapia può essere utile invitare il paziente a tenere una sorta di diario dei sogni che fa, prestando particolare attenzione ai sogni ricorrenti.
Il sogno permette alla persona di fare delle libere associazioni e facilita il contatto con se stessi e l’accesso alle proprie emozioni.
Nella Psicoterapia della Gestalt si utilizzano anche i sogni o fantasie guidate; il terapeuta aiuta la persona a raggiungere uno stato di rilassamento e attraverso l’uso della voce la conduce in un “viaggio” immaginario e simbolico in cui entrare in contatto con ambientazioni, simboli e personaggi che possano facilitare l’esplorazione del proprio mondo interno.
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