La psicologia transpersonale è una branca della psicologia il cui studio si estende alle esperienze e agli stati di coscienza che trascendono i limiti dell'Io personale, “allo studio delle esperienze spirituali in un contesto psicologico”.
Nata verso la fine degli anni '60, viene definita "quarta forza" della psicologia per sottolineare la sua predisposizione all'integrazione tra la psicologia occidentale e le tematiche orientali, presupposti per la costruzione di un modello di coscienza più ampio. Questo approccio trova tra i suoi precursori Roberto Assagioli, che all'inizio del XX secolo fu indicato da Freud e Jung come colui che avrebbe introdotto la psicoanalisi in Italia e così fece fino al 1914 quando si distaccò dal pensiero freudiano costruendo un suo orientamento teorico e pratico che sviluppa la dimensione spirituale, trascendente della mente umana: la psicosintesi.
Il suo pensiero parte quindi dalla psicoanalisi per muoversi nella via della psicologia umanistica: l'uomo viene visto da Assagioli come incompleto e teso alla propria realizzazione lungo un percorso esistenziale e spirituale che non ha mai fine.
Idea centrale del suo pensiero è l'unità delle componenti dell'individuo: aspetti biologici, emozionali, mentali e spirituali.
Ciò accomuna Assagioli al suo contemporaneo americano Abraham Maslow, fondatore della psicologia umanistica e che egli stesso considerò “la Terza forza della psicologia, (...) prologo ad una Quarta psicologia ancor più elevata, trans-personale, trans-umana, incentrata sul cosmo anziché sui bisogni e sull'essere umano, oltrepassante la condizione umana, l'identità, l'autorealizzazione e così via”.
La psicologia transpersonale trascende ed include gli approcci a lei precedenti. Al suo interno vi possiamo quindi trovare mantenuti taluni presupposti della psicoanalisi freudiana, come i concetti di meccanismo di difesa, altri della psicologia analitica di Jung, come l'idea di un inconscio collettivo, o ancora l'idea di ampliare i propri confini personali verso la realizzazione del Sé classica della Psicosistesi di Assagioli.
Questi concetti sono inclusi ed integrati in un contesto teorico più ampio che trascende i precedenti: l'approccio transpersonale infatti ritiene, contrariamente a molti dei principali approcci psicologici attuali, che le esperienze interiori di ordine spirituale o mistico siano un aspetto degno di oggetto di studio da parte della psicologia.
Le convergenze fra certi approcci psicoterapeutici della psicologia transpersonale e le tecniche spirituali dell'Oriente sono notevoli: la dicotomia corpo/mente e individuo/ambiente viene coniugato all’interno di un modello "olistico”; il lavoro con le energie psicofisiche volto all’armonizzazione dei diversi livelli dell’essere umano (fisico, energetico, emotivo, mentale e spirituale) e l'espansione della consapevolezza, l’uso dell'insight come mezzo di conoscenza e consapevolezza, e così via.
L’approccio transpersonale, grazie anche alle eredità psicodinamiche (Freud, ma soprattutto Jung), bioenegetiche (Reich e Lowen), umanistiche e alle conoscenze sapienziali antiche, si basa sull'idea di sviluppo dell’individuo entro dinamiche che possono essere di benessere, piuttosto che di crisi e di sofferenza, giungendo a segnalare la necessità di oltrepassare il limite della dimensione psichica per accettare la potenziale presenza di un ambito più propriamente spirituale.
Essa si prefigge quindi come obiettivo non solo la "cura" delle "malattie mentali", ma anche l'esplorazione di una nuova visione della realtà e l'indagine approfondita dei livelli più alti della coscienza personale, collettiva e transpersonale.
La psicologia transpersonale si avvicina così alla persona cosiddetta "sana" e funzionante e si occupa della sua crescita, fatta anche di quei processi di autorealizzazione, di sviluppo delle potenzialità e risorse interiori dell'essere umano .
Il suo centro di interesse è lo studio, attraverso metodi scientifici ed esperienziali, della realizzazione della coscienza dell'unità e della consapevolezza; attraverso l'utilizzo degli insegnamenti delle antiche tradizioni, inserite nel contesto della psicoterapia, la psicologia transpersonale vuole accompagnare l’individuo nello sviluppo di un'altra visione del mondo, più ampia… Questa esplorazione interiore su molteplici livelli è favorita proprio dalla possibilità di un autentico confronto tra la psicologia occidentale (in particolar modo, quella esistenziale, umanista e gestaltica) e le psicofilosofie orientali basata sulle tecniche meditative (yoga, zen, sufismo, buddhismo).
La psicologia transpersonale integra in sé la visione occidentale alle tradizioni mistiche orientali e sciamaniche, subendo infine l'influenza dalla moderna fisica, dall'antropologia e arricchendosi dei dati portati dalla scienza e dalla filosofia, tende ad avere una visione multidimensionale, olistica. Trascendendo la visione della psicologia occidentale, che è tesa verso lo studio e la realizzazione della personalità che si attua nella realtà del mondo esterno, la psicologia transpersonale riconosce la verità della contemplazione e delle vie dell’autorealizzazione interiore, riuscendo a creare un ponte tra passato e presente, tra antico e moderno.
[1]Lattuada PL. Oltre la mente, Ed. Franco Angeli, Milano.
[2]Maslow A., (1971) Verso una psicologia dell'essere, Astrolabio, Roma.
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