Carl Rogers fu definito un "rivoluzionario silenzioso": egli concepi, fedele alla visione bio - psico - sociale della vita umana, la persona che richiedeva aiuto, non come un paziente passivo e solo malato, da etichettare e patologizzare, bensì come un agente di scelta libero e responsabile, un individuo degno di fiducia, in quanto egli è il miglior esperto di se stesso, anche nella scelta della propria cura. Da qui, nel nostro Approccio, il termine paziente è stato sostituito con quello di cliente, sottolineandone il suo ruolo attivo all'interno del proprio percorso di cura e di processo di cambiamento.
Da qui, il terapeuta diviene un facilitatore di suddetto processo e la psicoterapia si configura come un'acquisizione progressiva, un apprendimento di nuovi e più efficaci modalità di essere con gli altri e con il mondo, contraddistinto da:
- maggiore fluidità dell'esperire: l'esperienza, ovvero la propria realtà è riconosciuta in quanto tale, consapevolizzata per quello che è e quindi più accettata e integrata;
- percezione di sè conme soggetto degno di fiducia;
- maggiore contatto con le proprie emozioni, anche quelle primariamente non accettate;
- i propri costrutti (costruzioni cognitive sul mondo e sugli altri) rigidi sono modificati e resi più flessibili;
- maggior riconoscimento della propria responsabilità (locus of control interno) nella costruzione della propria realtà e del modo di vivere l'esprienza (concetto di scelte personale), vs attribuzione esterna di responsabilità;
- maggior fiducia nella propria valutazione organsmica degli eventi;
- maggior fiducia nel seguire la propria Tendenza Attualizzante, ovvero la direzione che si vuol dare alla propria vita, secondo proprie scelte e propri valori interni e non più secondo aspettative esterne.
Secondo Rogers, infatti, la persona pian piano impara a darsi maggiore fiducia, a scegliere una vita piena e non più basata su ciò che vogliono gli altri; sceglie il coraggio e non la paura. In tal senso, la Tendenza Attualizzante non è una destinazione , ma una direzione, un modus vivendi, che nasce da dentro: la Persona è la miglior esperta di se stessa. Ma come può essere facilitato il cliente nella sua esplorazione? Rogers individuò sei condizioni, definite necessarie e sufficienti, indispensabili affinché si potesse instaurare la relazione "io - tu" terapeutica:
- due persone sono in contatto psicologico;
- la prima, il cliente, è in uno stato di incongruenza o di ansia;
- la seconda, il terapeuta, è in uno stato di congruenza, ovvero di capacità di esperire la sua esperienza così com'è, senza distorcerla o negarla e di essere pienamente autentico nella relazione;
- il terapeuta prova una profonda empatia verso il mondo emotivo dell'altro: lo vive "come se" fosse il cliente, senza dimenticare il "come se";
- il terapeuta accetta incondizionatamente l'altro nei suoi vissuti emotivi, senza giudizi;
- il cliente deve rendersi conto dell'esistenza di accettazione, empatia e congruenza.
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento