Lo Psicologo: questo sconosciuto. Tra falsi miti e realtà.

Lo Psicologo: questo sconosciuto. Tra falsi miti e realtà.

Lo psicologo sembra essere una figura professionale molto chiacchierata; è una di quelle professioni intorno alle quali girano molte credenze e falsi miti. Molti di questi falsi miti sono in parte veicolati dalla storia e da prospettive culturali fortemente radicate nel pensiero Occidentale. Di seguito, vengono riportati quelli che sono ormai riconosciuti come i falsi miti più comuni sulla professione dello psicologo.

1-      Lo psicologo cura i matti, chi va dallo psicologo è matto!

Consultare uno psicologo non vuol dire essere diversi o matti, quanto piuttosto accorgersi di eventuali stati conflittuali che possono incrinare il proprio benessere. La sofferenza mentale esiste e non va certo negata, ma i motivi per cui andare da uno psicologo sono diversi. Andare dallo psicologo è comune e normale, è un modo per prendersi cura di se stessi e del proprio benessere; uno psicologo ha spesso a che fare con persone che stanno vivendo un momento particolarmente difficile e stressante della loro vita, in seguito al quale possono scaturire problematiche di vario tipo sia individuali che relazionali.

2-     Se una persona ha bisogno di sfogarsi, non serve che va dallo psicologo e sufficiente che parli con un amico.

Lo psicologo non è semplicemente (o non soltanto) una persona estremamente dotata di buon senso e capace di ascoltare la gente. È un professionista della salute, che usa le conoscenze, gli strumenti e le tecniche di cui la scienza lo ha dotato, per guidare l'utente verso la comprensione e la modificazione attiva di quei comportamenti, atteggiamenti, credenze, affetti che possono essere causa della sofferenza. Lo psicologo, quindi, aiuterà l'utente a comprendere le radici del suo malessere e a trovare alternative più funzionali e più consone ai suoi bisogni.

3-     Nello studio dello psicologo ci deve essere un lettino.

Spesso l'aspettativa di chi si reca dallo psicologo per la prima volta è di trovarsi un lettino, sul quale può distendersi, e raccontarsi mentre lo psicologo rimane alle sue spalle, svolgendo un ruolo piuttosto passivo. In realtà, la stragrande maggioranza dei trattamenti psicologici e psicoterapeutici prevede che due interlocutori siano seduti uno di fronte all'altro. E' solo un tipo di intervento (la psicoanalisi, nello specifico) a prevedere che il paziente sia steso sul lettino e che il professionista sia  seduto alle sue spalle.

4-     Lo psicologo mi darà dei farmaci.

L'unico professionista della salute mentale che può prescrivere psicofarmaci e lo psichiatra, in quanto medico. Nessuno psicologo, a meno che non abbia anche una laurea in medicina, può prescrivere alcun tipo di medicinale, in caso contrario incorrerebbe nel reato di abuso di professione.

5-     Vado dallo psicologo, che mi dirà cosa fare!!!

Secondo tale idea una persona, una volta narrata la propria problematica, deve attendere in una sorta di stand-by che sia lo psicologo a risolverla. Lo psicologo in questo senso, può facilitare la comprensione di una problematica specifica ed aiutare a definire la propria motivazione a cambiare comportamenti, piuttosto che schemi mentali. In questo senso è un facilitatore, ma non può certo sostituirsi a colui che ha di fronte.

6-     Se c'è lo psicologo in famiglia vado da lui!!!

"Lo psicologo evita commistioni tra il ruolo professionale e vita privata che possano interferire con l'attività professionale o comunque arrecare nocumento all'immagine sociale della professione. Costituisce grave violazione deontologica effettuare interventi diagnostici, di sostegno psicologico o di psicoterapia rivolte a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni significative di natura personale, in particolare di natura affettivo-sentimentale e /o sessuale. Parimenti costituisce grave violazione deontologica instaurare le suddette relazioni nel corso del rapporto professionale [……] Articolo 28 Codice Deontologico.

7-     Non vado dallo psicologo, perché non voglio che tutti sappiano i fatti miei.

Lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale. Pertanto non rivela notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale, ne informa circa le prestazioni professionali effettuate o programmate [……] Articolo 11 Codice Deontologico.

8-     Non voglio andare dallo psicologo per anni!

Il pensiero che un percorso psicologico duri necessariamente mesi o anni può scoraggiare dal richiederlo. In realtà esistono vari tipi di intervento psicologico e non tutti gli utenti hanno bisogno di una vera e propria psicoterapia. Anche fra le terapie esistono differenze nella frequenza delle sedute e nella durata complessiva. Poiché ogni situazione è diversa dalle altre, ogni singolo caso è a sé stante e richiede un intervento "su misura", più o meno prolungato e approfondito, per ottenere risultati soddisfacenti duraturi.

In conclusione, chi è lo psicologo?

Lo psicologo è un laureato in psicologia (quinquennale), che dopo un tirocinio post-lauream secondo modalità stabilite con decreto del ministero della pubblica istruzione, e dopo il superamento dell'esame di Stato, si iscrive all'ordine degli psicologi della regione di residenza. Lo psicologo è un professionista che lavora nel campo della salute con competenze e funzioni specifiche. La sua professione "comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico, rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito" (legge 56 /89).

Il lavoro dello psicologo consiste nel favorire un cambiamento a livello psichico e comportamentale, attraverso degli strumenti specifici. Si tratta, quindi, di favorire il cambiamento, potenziare le risorse individuali o collettive, accompagnare le persone, le coppie, e famiglie e le organizzazioni nelle diverse fasi di sviluppo e di benessere.

 

Dott.ssa Teresa Furino

Psicologa

Specializzanda in psicologia della Salute

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