Psicoterapia Breve Corporea post reichiana - pbc

PSICOTERAPIA BREVE CORPOREA POST REICHIANA - PBC
La farfalla non conta mesi ma momenti, e ha tempo a sufficienza.
( Rabindranath  Tagore)

  1. Introduzione

La  nasce con l’esigenza di correlare l’organizzazione caratteriale umana al suo funzionamento somatico.

Già Freud stesso era inizialmente intento a colmare quello che lui definiva  Il misterioso salto dallo psichico al somatico.

Fu uno dei suoi più brillanti allievi, Wilhelm Reich, ad approfondire questa ricerca, oltre ad approfondire un altro aspetto della teoria freudiana: quello dello sviluppo psicosessuale, costantemente informato da una fonte energetica, la libido.

Fu cosi che W. Reich giunse ad un modello epistemologico basato sulla sostanziale unità funzionale psicocorporea e dalla funzione della  circolazione energetica detta pulsazione energetica,o orgonica, così Reich chiamava la particolare energia del vivente.

  1.  La psicoterapia reichiana

La prassi terapeutica reichiana prende in carico l’intera persona e non solo il suo sintomo disturbante, proponendo un attento e sistematico lavoro fatto di analisi psicologica, lanalisi del carattere, e di movimenti emozionalmente significativi, detti actings. Gli actings agiscono sulla muscolatura contratta per reprimere le emozioni sgradevoli o vissute come pericolose, ma più profondamente agiscono sul sistema neurovegetativo, ripristinando la pulsazione energetica. Di qui il nome di Vegetoterapia Carattero Analitica (VTCA) della psicoterapia reichiana - un'analisi e una terapia del carattere e del funzionamento vegetativo[1].

Dagli anni ’30 del secolo scorso, epoca in cui prese vita la prassi reichiana,  ad oggi, lo scenario socio-politico e il panorama delle psicopatologie sono notevolmente mutati.

Di certo non siamo più  di fronte alla società  patriarcale e sessuorepressiva come la intendeva W.Reich e sul piano clinico non  osserviamo più  le tipologie caratteriali, così come sono brillantemente descritte ne "L'Analisi del Carattere", testo che conserva un grande valore e ancora  fornisce il terreno per l'attuale ricerca.

Inoltre, W. Reich non ci ha lasciato una sistematizzazione del suo lavoro terapeutico; questo compito fu svolto dai post reichiani, in particolare da E. Baker, per quanto riguarda gli Stati Uniti e da F. Navarro per l’Europa.

  1. La psicoterapia breve corporea

Oggi viviamo in un epoca dai confini poco chiari e spesso confusi; la gestione del tempo è  frenetica, i valori imperanti sembrano essere il denaro, l'apparire e il possedere.

Da qui la comparsa di nuove forme di disagio e, conseguentemente,  la necessità  di nuovi approcci terapeutici.

Da circa venti anni Xavier Serrano Hortelano, Psicoterapeuta spagnolo formatosi alla scuola di Federico Navarro in VTCA, ha integrato questo modello con i modelli emergenti delle psicoterapie brevi.

Nasce così la Psicoterapia Breve Caratteroanalitica - PBC.

Pur non mirando ad una trasformazione profonda della personalità, così come avviene con la VTCA, la PBC risulta essere efficace nella risoluzione della problematica emergente, poiché orienta il suo intervento verso un preciso focus  della terapia.

Inoltre, correlando la sintomatologia attuale con la storia del paziente e con  quanto accade nella relazione terapeutica, si ottiene una maggiore consapevolezza del proprio funzionamento e , conseguentemente, una migliore gestione della propria vita.

Lavorando su specifici  actings, derivati anch’essi dalla VTCA, si ottiene anche una maggiore consapevolezza corporea.

Recentemente la PBC  è giunta in Italia.

In una collaborazione tra l’Istituto Reich  e la scuola spagnola  ESTeR  è nato  il primo gruppo di psicoterapeuti Italiani formato in interventi brevi ad orientamento psicocorporeo,  basato sul  modello della PBC di X. Serrano.

  1. Conclusioni

La psicoterapia breve si distingue per l’efficacia e la rapidità d’intervento in tutti quei casi che non necessitano di una ristrutturazione profonda della personalità.

Per queste caratteristiche ben si addice a situazioni di crisi, di alleviamento o risoluzione di sintomi invalidanti, di scarsa disponibilità, economica o caratteriale, per  affrontare i tempi ei costi di una terapia del profondo.

L’invio verso un intervento di PBC o di VTCA avviene comunque dopo alcune sessioni di valutazione da parte di uno psicoterapeuta esperto  e formato in questo ambito.

Di seguito uno schema riassuntivo sulle differenze e similitudini tra terapia reichiana  del profondo (VTCA) e breve (PBC)

 

VTCA

PBC

 Valutazione Iniziale/ diagnosi

si

si

 Durata

Non definibile a priori

Circa sei mesi

 Durata di ciascuna seduta

90 minuti

50 minuti

 Durata di ciascun acting

15-20 minuti

7-10 minuti

 Livello di attivazione degli actings

Emozionale

Sensazioni corporee

 Obiettivo

Ristrutturazione della personalità

Focalizzato

 Focus

Riattraversamento emozionale e corporeo delle fasi evolutive della propria vita

“Qui e ora” con collegamenti a “li e allora” e alla situazione terapeutica

 

BIBLIOGRAFIA

Baker, E., “L’Uomo nella Trappola”, 1973, Astrolabio, Firenze;

Carbonari F., “La psicoanalisi del corpo”, 2009, Spartacolibri; Roma

Carbonari F., “Psicoterapia corporea reichiana”, 2015, Edizioni Accademiche Italiane; Saarbrucken

Freud, S. , “Opere” 1968, Boringhieri, Torino;

Reich, W., “Analisi del Carattere”,1973,  SugarCo, Milano;

Navarro F. “ Somatopsicodinamica”, 1988,Discobolo, Pescara;

Navarro,F. “Metodologia della Vegetoterapia carattero analitica”, 1992, Busen, Napoli;

Serrano Hortelano X., “Prufundizando en el divàn reichiano”, 2011, Biblioteca Nueva, Madrid;

Serrano Hortelano X., “La Psicoterapia Breve Caracteroanalìtica (PBC)”, 2007, Biblioteca Nueva, Madrid;

Serrano Hortelano X., “La Psicoterapia Breve Caracteroanalitica PBC”, Conferenza del 21-22 febbraio 2014, Roma, video disponibile su:  fcarbonari.blogspot.it;

Serrano Hortelano X., “La psicoterapia Breve Caratteroanalitica – PBC” in “La Psicoterapia Corporea Breve” a cura di Francesca Zoppi; quaderni dell’Istituto Reich, Febbraio 2014, Roma.

 

 

[1] Per approfondimenti su W. Reich vedi: Carbonari F., “La psicoanalisi del corpo”, 2009 e Carbonari F., “Psicoterapia corporea reichiana”, 2015,

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