Salve, sono una ragazza di 28 anni, da un pò frequento un ragazzo che i miei genitori hanno scoperto muovendosi subito nel cercare informazioni in merito. Premetto che è un ragazzo tranquillo, poco piu piccolo di me, fa l'elettricista e lavora molto ma il suo lavoro gli piace e sta bene cosi. I miei non approvano assolutamente questo ragazzo, sia per il suo ruolo lavorativo (io studio, secondo loro non è alla mia altezza) e perchè la sua famiglia vive all'estero e da ciò che hanno saputo i miei hanno qualche problema economico, sono una famiglia modesta, ma che io sappia persone normali. Lui vivi nel mio paese da solo con la nonna, perchè ha voluto staccarsi dal nucleo familiare e tornare nella sua terra per lavorare e investire qui. Purtroppo ho avuto una storia in precedenza molto lunga, con un ragazzo che lavorava nella carpenteria e con delle problematiche un pò legate anche alla famiglia. I miei non approvano assolutamente che io frequenti un'altra persona a parere loro grezza, che non può starmi vicino, che non sa come sbarcare il lunario, loro esagerano molto, senza conoscere, solo perche la gente gli ha parlato in modo poco positivo di lui. Ad ogni modo lui con me è dolcissimo e si comporta bene, mi fa capire che gli interesso davvero, e vuole conoscermi. Una settimana fa avevo interrotto la comunicazione perchè tra le discussioni a casa e i vari pareri, ho ritenuto fosse giusto cosi...non rendendomi conto che per natura se allontano o mi impongo qualcosa, finisco per non seguire questa linea davvero, perchè sono molto testarda e se ad una cosa ci penso spesso e ho l obiettivo di testarla da me, non ascolto tutto il resto. In sintesi dopo una settimana che non parlavamo e non ci vedevamo più, gli ho riscritto, perche lo pensavo e in tutto ciò ne abbiamo riparlato. I miei non sanno nulla, secondo loro ho chiuso con questa persona, ma in realtà se non mi tolgo i miei dubbi, non chiuderò. Non so come devo comportarmi, ho fatto tira e molla, e lui si stava stancando, ma adesso sto semplicemente seguendo le emozioni, non so se faccio bene o male, mi sento di far cosi.