Salve ho bisogno di aiuto 20 giorni fa è ci è stato un lutto anche se è di una persona non di famiglia ma conoscevo solo tramite social …ho 18 anni sono sempre stata una ragazza spensierata o meglio non ho mai pensato alla morte vivevo normale senza avere questi brutti pensieri ….ma ad oggi sono 20 giorni che ho paura di morire e continuo a farmi domande che senso ha la vita, fare le cose se poi so che moriremo, mi faccio 1000 domande se tutto quello che vedo è reale, mi affaccio al balcone e guardo il mondo e dico “che strano tutto ciò” non riesco più a vedere un futuro, ho paura del nuovo anno che sta x venire perché non so cosa mi riserva, se sarò viva …non riesco a progettare, vorrei avere un parere di come posso fare per smettere di pensare e vivere normale senza pensarci H24. Questo non è vivere! è depressione, è ossessione, è un segno di morte..non lo so aiuto vi prego
Cara Denise,
Mi dispiace molto per il lutto che hai vissuto. Anche se era una persona che conoscevi "solo tramite social", è pur sempre stata una persona che hai avuto modo di conoscere e vedere. Non potendo entrare nel merito di chi fosse questa persona in questa sede, vorrei intanto rassicurarti. La morte è un concetto spaventoso, e molto spesso ci paralizza, più che altro perché si tratta di qualcosa che non conosciamo. È importante capire come intendi tu la morte, come mai ti spaventa così tanto?. Il consiglio che posso darti è di cercare di continuare a fare la tua vita quotidiana, non so se frequenti la scuola, un corso, insomma, qualsiasi cosa sia, di continuare a farla. Non possiamo "smettere" di pensare a qualcosa come se la nostra mente fosse un interruttore. Devi darti il tempo di elaborare ciò che hai vissuto. Probabilmente ha "toccato" corde emotive importanti per te. Il secondo consiglio che ti do' è quello di elaborare queste emozioni/paure con uno/a psicologa/o per capire meglio cosa ti ha attivato questo lutto. Spero di esserti stata d'aiuto e resto a tua disposizione!
Dott.ssa Ilaria Sinibaldi
Psicologa Clinica
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Roma
La Dott.ssa Ilaria Sinibaldi offre supporto psicologico anche online
Entrare in contatto con la morte è entrare in contatto con la vita, perché sperimentando, direttamente o indirettamente, cosa significa morire, ci permette di vivere la nostra vita con maggiore presenza e consapevolezza, al fine di scegliere responsabilmente e da protagonisti la nostra vita e non viverla da automi o come si dice "sia giusto viverla".
Seppur giovane sei entrata in contatto con la più grande e profonda verità, che si muore. E alla domanda "perché vivere se poi si muore?" ti rispondo per evolvere, per mettere in pratica la più bella e veritiera versione di te, in questa vita. Perché non siamo solo un corpo e una mente, ma anche anima, che sceglie e sa, pur se la mente ti dirà di essere e fare sempre il contrario. Sembra complicato ma non lo è.... Esplora questo tuo malessere, magari con l'aiuto di qualcuno e impara da esso come vuoi vivere al meglio la tua di vita.
Dott.ssa Amalia Petrone
Napoli
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Buongiorno Denise
avere paura della morte è normale, ma quando questa va ad influenzare la nostra vita, la nostra quotidianità, è sicuramente un campanello di allarme.
La sua mi sembra più una forma di ansia legata alla paura dell'ignoto, o paura di perdere il controllo su una certezza, la vita.
Accettare che la morte sia un processo naturale, concentrarsi sul presente potrebbero essere un punto da cui partire per cercare di reagire.
L'aiuto di un professionista potrebbe darle gli strumenti di cui ha bisogno per prendere consapevolezza della morte e capire come vivere serenamente questa tappa della vita
Spero di averle dato degli spunti su cui riflettere
Resto a disposizione, le auguro buona vita
Dott.ssa Gaia Impastato
Psicologa - Ipnologa a Stezzano (BG)
Bergamo
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Buongiorno Denise, questo è quello che può capitare quando, per la prima volta, la morte colpisce vicino a noi. All'improvviso ci rendiamo conto di essere mortali, che in qualunque momento potremmo morire per una causa qualunque e che questo può accadere anche alle persone che amiamo. E sicuramente è un trauma; davvero è un'idea che spaventa tutti...ci vogliono anni per farsene una ragione ed anche la maggior parte degli adulti fa una gran fatica, per quello evitiamo di pensarci. Ma la vita ce lo ricorda ed allora bisogna che ci facciamo i conti con questa realtà. Lei è davvero giovane, è normale che la cosa le sembri strana e tutte le domande che si fa hanno davvero un senso. Sono le domande esistenziali a cui i filosofi di tutti i tempi hanno cercato di dare risposta...ma ovviamente la risposta giusta non la sappiamo. Un consiglio? Non allontani le domande, se le ponga e si ascolti...secondo lei che senso ha la vita? Non trova la risposta? Legga e studi le risposte che hanno dato gli altri finchè non trova quella che per lei ha più senso. E nel mentre, si ricordi di vivere più che può. Coraggio.
Bologna
La Dott.ssa Anna Carrozzi offre supporto psicologico anche online