Sesso nello studio del terapeuta

Francesca

Salve, mi chiamo Francesco e da circa 1 anno sto vedendo un terapeuta e mi trovo benissimo, abbiamo creato un “legame” molto profondo e mi sto aprendo completamente, mi sembra di aver fatto dei grandi passi avanti. È successa una cosa: un mio caro amico, con la ragazza che frequenta, è finito a fare sesso nello studio del mio terapeuta (che non lo sa). Non ci sono andati di nascosto, la ragazza è molto amica del terapeuta ma ovviamente lui non sa che sono andati a fare sesso nel suo studio. Da quando l’ho saputo non riesco a vedere lo studio nella stessa maniera, mi sento quasi violato nel senso che mi sembra un posto vero mentre prima per me era quasi lontano dalla realtà, un posto in cui mi aprivo del tutto. È normale che mi senta così? Vorrei delle spiegazioni. Allo stesso tempo ovviamente non riesco a parlarne con il terapeuta ma non riesco nemmeno ad aprirmi come prima.
Vi ringrazio…

1 risposta degli esperti per questa domanda

Buongiorno. Percepire lo studio del terapeuta come qualcosa di staccato dalla realtà è normale e, anzi, è ciò che effettivamente ci permette di lavorare serenamente su temi che la realtà invece la influenzano e spesso la guidano. Comprendo pienamente dunque il suo disorientamento quando dice di non riuscire più a intraprendere le sedute con la stessa serenità di prima: è come se il velo che permetteva la terapia fosse stato tolto e quella stanza sia tornata ad essere realmente una stanza qualunque. Il consiglio è quello di parlarne con il suo terapeuta, spiegargli perchè sia cambiato qualcosa nel suo approccio alle sedute e chiedere cosa possiate fare per mantenere una relazione terapeutica come quella che avevate, che a quanto dice funzionava benissimo.
Se in futuro avesse bisogno di ulteriore supporto, mi rendo disponibile anche online. Nel mentre, le auguro di riuscire a mantenere il percorso fruttuoso che stava conducendo.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.