La resilienza è la capacità di andare avanti e di perseverare nonostante le difficoltà, gli ostacoli, i fallimenti a cui tutti noi siamo esposti durante il nostro percorso di vita.
La persona resiliente è colei che persiste nel perseguire obiettivi sfidanti, che guarda ai cambiamenti come occasione di opportunità e di crescita e non come fonte di minaccia, che sa tenere accesa la speranza e la fiducia nonostante viva momenti di frustrazione e delusione.
Il genere umano è dotato di resilienza. La storia insegna. Basti pensare alla convivenza/sopravvivenza con i predatori nei tempi più lontani, alle malattie, alle catastrofi naturali, ai terremoti. Tutti noi, dunque, nasciamo con la capacità di fronteggiare eventi stressanti e superarli. Si può, poi, essere più o meno resilienti e si può imparare a potenziare tale capacità.
Essere resilienti vuol dire, pertanto, essere in grado di gestire lo stress in maniera efficace e funzionale. Un peso fondamentale nella gestione dello stress, lo riveste la cosiddetta “valutazione cognitiva”, ossia il modo in cui siamo soliti interpretare fatti ed eventi che ci accadono. Ciò non significa che non esistano eventi oggettivamente stressanti ma il nostro modo di guardare al problema e di interpretare i fatti, in generale , può aumentare il livello di sofferenza.
Vi siete mai chiesti quanto un problema o un impedimento rappresenti per voi una fonte di stress? Perché di fronte ad uno stesso evento due individui reagiscono in maniera opposta sebbene lo stimolo stressogeno sia il medesimo? La risposta sta nel modo in cui interpretiamo, “leggiamo” la realtà che ci circonda e nella fiducia che riponiamo nelle risorse a nostra disposizione. Pensiamo di essere in grado di gestire e di controllare la situazione oppure proviamo smarrimento, perdita di qualsiasi controllo e capacità di azione di fronte alla stessa?
Tutto questo ha, conseguentemente, delle ricadute sui processi emotivi, fisiologici e comportamentali dell’individuo.
Imparare a interpretare gli eventi, considerando punti di vista alternativi e al tempo stesso più aderenti alla realtà, ci aiuta a divenire più consapevoli di come reagiamo alle situazioni e ad avviarci verso una maggiore resilienza.
Quali sono i fattori in grado di renderci più resilienti?
Eccone alcuni:
- Capacità di ristrutturazione cognitiva : essere in grado di trovare elementi positivi negli eventi che ci accadono. Questo non significa essere ingenuamente ottimisti ma imparare a trarre insegnamenti dagli accadimenti in modo tale da essere meno vulnerabili la volta successiva nelle stesse situazioni.
- Essere in grado di tollerare e gestire la frustrazione, rimodulando il nostro sistema di attese e aspettative in modo più realistico.
- Impegnarsi fino in fondo e credere sinceramente nelle proprie capacità. La convinzione di riuscire attiva un circolo virtuoso di comportamenti finalizzati al raggiungimento dei nostri obiettivi.
- Definizione più precisa e puntuale dei nostri obiettivi.
In conclusione, facciamo sì che i cambiamenti non ci destabilizzino ma rappresentino uno sprone in più per migliorare e crescere.
Alleniamo la nostra resilienza!
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