Mi chiamo Elena e ho 19 anni. Inizio col dire che non ho avuto una vita facile fin dalla nascita, ma dire tutte le cose che mi sono successe è davvero troppo lungo (ed inoltre non mi piace ricordare le cose brutte, per questo non sono una che tende a parlare dei propri problemi o delle proprie insicurezze, manco ai miei amici). Fatto sta che sono in un periodo confuso, sarà l'età o quello che ho vissuto, ma non riesco a darmi risposte ed alcune volte non voglio nemmeno pormi le domande per paura. Sono una persona abbastanza oggettiva, realista, con i piedi per terra, penso di avere una grande umanità con le persone a cui voglio bene, ma devo anche dire che se esse mi feriscono non c'è scusa o perdono che tenga per non allontanarle.
Da un po' di tempo, esattamente due anni, da quando ho avuto un grave lutto familiare mi sento cambiata. Parlo sempre meno, mi sento sempre stanca, mi succedono delle situazioni con amici, parenti, fidanzati e sento che non hanno importanza, non ho più interesse nel fare le cose che facevo prima, non ho uno scopo per alzarmi la mattina, durante la giornata sorrido faccio credere che sia tutto apposto, ma arrivata a casa da sola, mi rendo conto che non è così, perché in realtà non sento nulla. A volte mi chiedo se ancora continuo a voler bene alle persone che mi stanno accanto, la morte di una persona X non mi fa nessun effetto, ho perso il piacere delle sorprese e dell'idea che non sai mai cosa potrebbe succederti, anche ciò per cui mi arrabbiavo un tempo, adesso non è più come prima. Mi sembra di non avere mai emozioni, e per questo di non sapermi godere anche un semplice caffè con una cara amica o un abbraccio di mia madre, insomma le piccole cose che potrebbero alleviarti il cuore e la testa. Ho provato nuovi stimoli, nuove attività, ho cercato di cambiare il mio punto di vista su alcuni argomenti, ho cercato degli scopi che non mi facessero alzare la mattina con la faccia di chi c'è l'ha con il mondo intero. Ho provato davvero, ma mi sembra di essere un robot. Di essere stata "selezionata" per andare a scuola, aiutare gli amici nel bisogno e studiare. Questo è quello che faccio tutti i giorni, e sempre di più il mio interesse scompare.
Sono solo in mezzo al mare o sono affondata? Mi sento apatica o lo sono davvero? Scusate la lunghezza, ma mi sembrava giusto dire tutti i dettagli, per capire meglio la situazione. Posso riprendermi da questo periodo (ormai troppo lungo e pesante da sopportare)? Se si, come?