Buongiorno,
Sono una donna di 30 anni, da qualche anno mi occupo di mio nonno di 85 anni diabetico e con problemi causati da ictus (fisicamente è autonomo). Premetto che ha 3 figli ma ce ne occupiamo solo io e mia madre perchè gli altri non hanno interesse. Abitiamo tutti nella stessa casa familiare ma ognuno ha il proprio appartamento. In pausa pranzo esco dal lavoro e vado da lui per cucinare/pulire e la sera e nei week end è con noi a pranzo o cena. I miei zii si fanno vivi solo per chiedere soldi o favori, sono egoisti, ed estremamente maleducati(la sera tengono la TV talmente alta da sentirla anche noi al piano di sopra o giocano alla playstation urlando fino anche alle 2 del mattino nonostante la richiesta di fare meno baccano). La situazione per me è diventata insostenibile a tal punto da voler andare via e acquistare quindi casa nel più breve tempo possibile. Prendo gocce e pastiglie contro l'ansia e la notte non dormo, questo da settimane. Mio nonno non vuole un aiuto in casa perché pensa di essere autonomo ma non lo è. Non so più come andare avanti, ho un forte disagio anche in casa mia. In questo periodo di covid non ho modo di sfogarmi in nessun modo, non vedo più gli amici e non posso andare in palestra, cosa che mi permetteva di scaricare tutta la rabbia. Vivo per lavorare e accudire mio nonno perchè gli altri fanno finta che non esista. Sono arrivata al limite e nonostante tutto me la prendo con me stessa perché permetto alle persone di fare come vogliono e non riesco a godermi la vita per colpa degli impegni che ho e che non è giusto che abbia. Mio nonno da solo non lo posso lasciare e non me la sentirei per come sono stata educata. Mi fa tanta tristezza vedere i miei parenti vivere tranquillamente la loro vita mentre io faccio sacrifici che potrebbero benissimo evitarmi se ci fosse collaborazione.
Ho provato a parlare con loro più volte ma la soluzione per loro è lasciarlo da solo e si sa che con l'ignoranza c'è poco da fare...
Grazie per l'attenzione e i consigli