Salve spero possiate aiutarmi, sto facendo da 7 mesi circa delle sedute con una psicologa di orientamento cognitivo comportamentale per problemi legati all'autostima, ma anche per cercare di superare alcune delusioni amorose non corrisposte purtroppo.
Gia' dalle prime sedute mi accorgo di provare una attrazione fisica che non mi era mai capitata prima con nessuna altra persona in vita mia, lei sa che mi piacciono le donne le lo dissi gia' alla prima seduta.
Dopo tanto tormento mi feci coraggio e li dissi questa cosa cioe' che provavo attrazione fisica nei suoi confronti e che la cosa mi faceva stare male, lei mi rispose che su questa cosa non poteva aiutarmi, io ci rimasi male ma leggendo cose su internet ho letto che questa cosa si chiama transfert e che non bisogna abbandonare la terapia ma affrontarla con il professionista.
In questo periodo di tempo continuo ancora a provare questi sentimenti,ne abbiamo riparlato in altre sedute ovvero ho tirato fuori io l'argomento ma lei e' come se non li importasse piu' di tanto, indifferente.
Non ho avuto molti miglioramenti dalla prima volta che ho iniziato la terapia mi e' difficile fare un vero e proprio cambiamento anche se un po d'impegno ce lo metto ma di piu' non riesco, mi domando se sono io o ho scelto la psicologa sbagliata per me.
Ho pensato anche di provare a cambiarla, ma riniziare da capo mi secca anche perche' con l'inizio del periodo estivo poi ad agosto c'e' lo stop e non posso permettermi piu' di una seduta ogni quindici giorni visto che non ho un lavoro che me lo permette, anche con l'attuale psicologa faccio una seduta ogni quindici giorni.
Sto sempre a tormentarmi e mi sento triste perche' non so se sia giusto cambiarla o no,vorrei darle fiducia ma se continuo cosi' mi faccio male pero' al momento mi dispiace anche lasciarla, Lei non mi ha mai detto di cambiare psicologa solo quando le dissi che provavo dei sentimenti per lei di interrompere provvisoriamente la terapia e quando me la risentivo di tornarci, io ho continuato ad andarci perche' ne avevo bisogno, nell'ultima seduta le dissi che stavo pensando di cambiare psicologa ma non ero sicura, mi ha detto che se voglio posso provare con un'altra e che e' un mio diritto. Voi cosa mi consigliate?
Un grazie a chi mi rispondera'.
Salve Elena mi dispiace per la sua situazione, certo difficile e scocciante.
Sperimentare attrazione e sentimenti per il proprio terapeuta è normale e si chiama transfert. Nelle terapie di altro tipo di orinetamente si lavora in seduta sul transfert magari anche utilizzandolo a vantaggio della terapia, sapendo che quel sentimento o quell'innamoramento è nato proprio in quel setting e non sarebbe lo stesso fuori dalla terapia.
La collega forse non è preparata ad affrontare l'elaborazione del transfert oppure non se la sente.
Lei Elena può scegliere di cambiare terapeuta se non ci riesce più a stare e se non trova giovamento e con un'altra terapeuta inizierà dall'elaborazione di questa situazione visto che la sua attuale terapeuta non le da la possibilità.
L'unico modo in cui può continuare questa terapia è se la collega le permette di elaborare il suo vissuto e la sua situazione e le permette di stare meglio.
Mi faccia sapere. Sono disponibile a parlare ancora con lei di questa situazione. Buonasera
Gentile Elena, lei si è rivolta ad una psicoterapeuta per problemi legati all'autostima di sé ed anche per alcune delusioni per amore non corrisposto. Queste delusioni probabilmente hanno aumentato ancora di piu' la mancanza di fiducia in se stessa. Ecco che ora, in terapia, si ripropone lo stesso scenario: prova attrazione, interesse, amore per l'Altro, ma sente che non è corrisposta. Ancora una volta. Sì, questo è il transfert, cioè la proiezione sul terapeuta (puo' avvenire anche su persone della vita quotidiana) di moti affettivi e conflitti che appartengono al passato, cioè fanno parte della propria storia personale. E' una scoperta elaborata in ambito psicoanalitico. All'interno della terapia, di certo non si puo' "agìre", ma si possono comprendere, in modo evidente direi scientifico, i propri conflitti interiori.
Ora certo le si trova in una émpasse: se va via, avrà nuovamente la conferma di non poter essere amata, se rimane la situazione è in uno stato di stallo. Direi che l'unica soluzione potrebbe essere quella di provare ad approfondire ancora con la sua terapeuta cosa significa per lei non essere amata, ricambiata, perchè non merita l'amore? Come mai le persone "fuggono" e lei non è in grado di suscitare il loro interesse...
Roma
La Dott.ssa Mirella Caruso offre supporto psicologico anche online
Cara Elena,
lei ha bisogno di trovare un professionista che sia molto esperto nei disturbi dell'attaccamento.
La relazione poco riuscita con sua madre è probabilmente in grossa parte il motivo per cui lei non sta bene con se stessa. Deve lavorare su questo in modo approfondito ed esplorare con attenzione il suo desiderio di essere accettata e aiutata a esprimere se stessa.
Questa psicologa, come lei ben descrive, non sembra provenire da una seria scuola analitica e non è in grado di gestire il transfert. Purtroppo è ben radicata l'illusione, in tanti professionisti, che il lavoro in profondità con l'inconscio non sia necessario. Lo è, invece, altrimenti il lavoro più serio con i pazienti si arena ben presto, ammantato da un senso di fastidio per la problematica che non si è in grado di affrontare.
In bocca al lupo, non si scoraggi, a Roma ci sono parecchi professionisti veramente seri.